Apro lentamente gli occhi, siamo ancora in viaggio, non so esattamente quanto tempo abbia dormito.
La Mustang sfreccia veloce per le lunghe e desolate strade di una cittadina sconosciuta. La ferita pare abbia rallentato il sanguinamento, Ethan mi stringe forte a lui e sorride appena capisce che sono sveglia ma subito dopo lancia un'occhiataccia a Kit che sembra avere il piede incollato sull'accelleratore. Rido e allungo la mano verso il suo collo facendolo chinare verso di me. Lo bacio. Le nostre labbra si toccano ingenuamente mentre le nostre lingue si scambiano morbose parole d'amore.Mi stacco da lui accennando un sorriso infantile quando la macchina accosta.
"Dove siamo?" Chiedo,
"Ad un'orrendo motel." Risponde Lana scendendo dalla macchina.
Ethan prende la mia borsa dal baule e si avvia alla reception."Dobbiamo estrarre il proiettile." Dice Kit avvicinandosi a me per controllare la spalla. Sobbalzo quando mi solleva l'inutile benda dalla ferita.
"Dovremmo portarla in ospedale." Suggerisce Grace.
"No, non posso." Sbotto. Probabilmente mia nonna avrá giá avvertito la polizia della mia scomparsa.
"May, hai un proiettile nella spalla!" Insiste la donna.
"Ne sono consapevole, ma non posso proprio andare in ospedale." Concludo lasciandola a bocca aperta.Ethan si avvicina alla macchina rompendo il silenzio: "Abbiamo tre camere separate: la 2, la 3 e la 4."
Kit sorride: "é da anni che non dormo in un vero letto."
Ethan mi prende il braccio e ci avviamo tutti alle rispettive camere.
Immagino che Kit e Grace dormano insieme.Ad accoglierci nella piccola camera é un'orrendo odore di chiuso, perció mi affretto ad aprire la finestra.
"Finalmente passeremo un po' di tempo da soli." Sorride il mio 'compagno di stanza'.
Mi avvicino a lui mettendomi in punta di piedi e baciandolo.
"Prima dovremmo togliermi questo coso dalla spalla." Mi dirigo verso l'umido bagno e resto inorridita guardando allo specchio la mia spalla insanguinata."Potresti provare a guarirti con la magia." Suggerisce Ethan.
"Credo sia l'unica opzione possibile, non posso andare in ospedale e nessuno di noi é un dottore per quanto ne so." Rispondo tornando in camera e sedendomi sul letto.
"Non so nemmeno da dove iniziare." Mormoro.
"Inizia col rilassarti." Mi rasserena lui accareccazzadomi la testa e sedendosi affianco a me.
"Concentrati e non pensare a niente." Continua. Poggio delicatamente la mia mano sulla spalla e faccio come dice.
"Non sento niente." Sussurro.
"Rilassati e spegni la mente, so che puoi farcela."
Le sue parole mi tranquillizzano, chiudo gli occhi e mi lascio andare.D'improvviso accade, sento la stessa scossa elettrica dell'ultima volta.
É successo.
Apro gli occhi e guardo Ethan che ha la testa leggermente piegata di lato e mi sorride.
Corro in bagno e mi guardo allo specchio: la spalla é come nuova.
"Ce l'ho fatta!" Urlo.
Torno in camera e mi siedo sulle gambe del mio salvatore, lui mi bacia.
Mi metto a cavalcioni su di lui facendolo stendere, dopodiché mi tolgo la maglietta sporca di sangue rimanendo in reggiseno.
"Se avessi saputo che la magia ti fa questo effetto mi sarei fatto trasformare in rana molto tempo fa." Ride e io faccio lo stesso chinandomi su di lui.
Inizio a sfilargli piano la maglietta, ma qualcosa interrompe questo momento tanto ardito.
Qualcuno ha bussato alla porta.
"Merda." Sussurra Ethan alzandosi e andando ad aprire.
É Kit.
"Hey, volevo solo sapere come sta May." Chiede.
"Sta bene." Risponde Ethan, fa per chiudere la porta ma il piede di Kit lo ferma.
"Posso vederla?" Insiste.
"É occupata al momento."
"Ah okay, magari passo piú tardi."
"Certo." Conclude il biondo chiudendo la porta.
"Allora? Dov'eravamo rimasti?" Si gira lentamente verso di me togliendosi la maglia, gli faccio segno di raggiungermi sul letto e lui non ci pensa due volte.Mi bacia e sento immediatamente la sua lingua penetrare tra le mie labbra, poggia le mani sui miei fianchi stringendo sempre di piú la presa.
"Hai un preservativo?" Chiedo. Ethan si stacca da me infilandosi una mano in tasca e sfilando da essa l'oggetto desiderato, poi, con un gesto veloce, si toglie i pantaloni e i boxer lanciandoli sulla piccola poltrona all'angolo della stanza, e si infila il preservativo. Ha giá un'erezione, mi piace vederlo cosí desideroso di me, del corpo che ho sempre odiato per i tanti piccoli difetti.Si mette in ginocchio davanti a me e, prendendomi per i fianchi, mi avvicina a lui, dopodiché mi rivolge un sorriso dannatamente sensuale e si china sul mio ventre: lo bacia andando sempre piú giú, sino ad arrivare al suo obiettivo. Butto indietro la testa, chiudo gli occhi e stringo nei pugni le lenzuola bianche.
Cerco di non fare troppo rumore dato che nella camera affianco ci sono Kit e Grace ma non riesco a trattenere dei piccoli mugugni strozzati quando aumenta il ritmo della lingua.Sento che si ferma e viene verso di me, io mugugno lamentandomi.
"Arriva ora il bello, piccola." Mi sussurra all'orecchio. Lo sento entrare di colpo dentro di me e stringo ancora piú forte le coperte mentre lui si appoggia alla testiera del letto.
Il ritmo del suo bacino é costante, non troppo veloce, gli poso una mano sul petto e la faccio scorrere tra le scanalature degli addominali, mi avvicino a lui e lecco dolcemente quel petto perfetto, lui si abbassa su di me e mi bacia aumentando il ritmo del suo corpo.
Ci leghiamo, le mie braccia lo stringono e le mie unghie gli stringono le scapole.
Voglio tutto di lui, tutto quello che mi puó dare carnalmente e moralmente.Aumenta la velocitá e io stringo la presa sulla schiena, sto per venire. Ethan avvicina le labbra al mio orecchio:
"É uno spettacolo vederti cosí." Sussurra.
Non riesco a rispondere, stringo i denti, allento la presa e vengo.
Lui mi lascia un bacio sulle labbra e si stende soddisfatto di fianco a me."Vuoi una sigaretta?" Mi chiede infilandosene una tra le labbra.
"Si, grazie."
La accendo e finalmente ricomincio a ragionare.
"Ci avranno sentiti?" Chiedo, lui ride e incrocia le braccia dietro al capo: "probabilmente si, non sai contenerti quando godi." Risponde.
Che sfacciato.
"Ethan! Almeno ci provo." Dico dandogli un pugnetto sulla coscia, lui ride.Si gira verso di me e mi guarda, odio quando mi fissa.
"Mi sento osservata." Lo canzono.
"Perché ti sto guardando." Sorride.
"Smettila, sei inquietante." Rido, la mia risata risuona nella stanza."Sei un'opera d'arte." Sussurra. Il mio sorriso scompare, le mie guance si fanno rosse e il mio sguardo basso, ma Ethan mi prende il mento tra le dita costringendomi a guardarlo.
"Ti amo." Mormora scandendo bene le parole.
"Anche io, Ethan." Concludo.Poggio la testa sul suo petto caldo e pian piano mi addormento seguendo il battito del suo cuore.
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Insane || Evan Peters
Teen FictionQuello che ognuno di noi cerca é un amore folle e siamo disposti ad accettare i segreti piú oscuri dell'altra persona pur di ottenerlo. Ethan peters = Evan Peters/Tate Langdon