Loves and Secrets

Capitolo 5

Ashley

«Perché non rimaniamo a casa?»
«Perché non ha senso considerando la probabilità di essere eletta reginetta, e non dimenticare che sei il capitano della squadra e come tale devi essere presente.»
Si alza dal divano e ci avviamo verso il liceo dove la musica è già alta. Il tempo di salutare un paio di amici e non lo vedo più al mio fianco, che fine ha fatto?
«Sei proprio sicura che ti sia andato a prendere da bere?» Odio questa voce.
«Ovvio.»
«Fatti un giro, Dallas.»
Non dovrei ascoltare la sua voce e invece sto facendo l'opposto; quando vedo la scena raccapricciante corro immediatamente lasciando quella classe e lasciando tutti, soprattutto una persona in particolare; lui se ne accorge e inizia a chiamarmi per parlare ma adesso non voglio sentire la sua voce, non voglio vederlo davanti ai miei occhi. Continuo a correre in preda alla disperazione per poi fermarmi con un forte senso di vomito alla visione del suo corpo in una pozza di sangue.

Mi alzo rapidamente dal letto per andare in bagno e vomitare, ma non espello nulla.
Se solo mi ricordassi cosa successe esattamente quella notte; anche nei miei incubi è tutto confuso. Vivo scene che sono consapevole di non aver vissuto quel giorno. Non so se è un bene aver smesso di sognare  gli insulti dei miei genitori o un male; forse era meglio continuare a sognare la delusione dei miei genitori dipinta in volto quando vennero a conoscenza della situazione, anziché sognare quella notte.

Mi allontano dal water e mi sciacquo la faccia con acqua fredda, tanto non riuscirei a chiudere occhio, soprattutto quando noto che la sveglia  sta per suonare tra meno di mezz'ora.
In tutto questo Elisabeth sta dormendo beatamente.
Ieri sera, quando mi sono calmata e chiarito alla mia mente cosa fosse successo, ho raccontato tutto ad Elisabeth e ovviamente mi ha suggerito di lasciarlo per l'ennesima volta, perché non si può piú continuare con questa storia.
Sono consapevole, ma allo stesso tempo ho paura.

In seguito allo spegnimento della sveglia, mi accingo in cucina per preparare il caffè e una spremuta d'arancia.
«Tu che mi prepari la colazione è un onore!»
Sobbalzo quando sento la voce di Elisabeth, non ho sentito i suoi passi.
«Volevo fare qualcosa per ringraziarti nell’essere rimasta qui stanotte e per aver aiutato Luke nel far andare via tutti compreso Steven»
«Non devi ringraziarmi di niente. Comunque devo dirti una cosa riguardo a Luke»
«Cosa?»

Non fa in tempo a proferire parola che appare un Luke ancora addormentato e a torso nudo. Siamo serie? Guardo Elisabeth in attesa di una spiegazione. Per quale motivo ha preso la decisione di farlo dormire a casa sapendo quanto sia geloso e irascibile Steven?

«Buongiorno» Asserisce sedendosi sulla sedia.
«Mi volete spiegare gentilmente cosa mi sono persa?» chiedo apparecchiando la tavola.
«Beh… vedi…» prende parola Elisabeth ma viene interrotta da Luke.
«Ho voluto fermarmi qui perché Steven non aveva intenzione di andarsene e sosteneva di avere tutti i diritti di stare con te.»
Annuisco.

Quando mi siedo a tavola passo le mani sulla faccia e rimango in questa posizione per un po’ di tempo.
«Cosa ti preoccupa?» domanda la mia amica.
«Avete già rimosso lo spettacolo di ieri?»
«Tutto sommato è stata una bellissima penitenza» risponde Luke.
«Figurati se a te dispiaceva. È sempre stato quello il tuo scopo, togliermi i vestiti. Vero?»
«Stava scherzando, Ash» Interviene Elisabeth.
«Non lo difendere!»
«Ho preso le tue difese tutta la sera, principessa del cavol.»
«Già… ma non ti è dispiaciuto sfilarmi il top innanzi a tutti. Credi che non me ne sia resa conto che sei rimasto a fissarmi le tette?»
«Scusami, ma sono pur sempre un ragazzo. Cosa ti aspettavi che facessi?»

«Ash, lui non era consenziente. Può darsi che  non te lo ricordi ma ti posso giurare del fatto che la sua azione è stata dettata dal semplice motivo che tu ti sei alzata e posizionata di fronte a lui affinché pagasse la penitenza.»
Incasso il colpo e non rispondo. Mi alzo e comincio a sparecchiare per mettere in lavastoviglie.
«Comunque dovresti lasciarlo» riprende Luke
«Che genio! Sai, non ci avevo pensato»
«Non è la prima volta che alza le mani su di te»
«Perché? Ieri le ha alzato le mani?» si informa Elisabeth
«Non hai visto il braccio destro?»