Capitolo 18

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Luke

Ancora non mi capacito che la regina di ghiaccio mi ha chiesto di fare qualcosa la sera di Halloween e soprattutto sono sorpreso del fatto che non ha esitato ad accettare il mio invito.
Non nascondo che ero curioso di andare a quella festa giusto per vedere il costume che avrebbe indossato, ma sono sicuro che anche il sacco dell'immondizia sarebbe qualcosa di indecente sul suo bellissimo corpo.

Oggi sono di buon umore e soprattutto Brant sono giorni che non si fa vivo. Non so cosa aspettarmi e so benissimo di avere un debito da saldare, ma che stia aspettando e mi dia ulteriori giorni è un buon segno, no?
Purtroppo non guadagno molto con un semplice lavoro in palestra, ma almeno mi permette di pagare il mio debito poco alla volta.

Di tutto questo i miei genitori non sanno niente, lo sa solo mio fratello, ma nonostante si propone sempre di aiutarmi, io rifiuto. Mi sono messo da solo in questo casino e da solo ne devo uscire, anche perché se i miei verrebbero a sapere quello che ho alle spalle non sarebbero felici... e sicuramente la loro reazione non sarebbe solo una semplice sfuriata come quando dissi che molto probabilmente sarebbero diventati nonni.
Oddio! Io padre all'età di diciannove anni non mi vedevo, ma per fortuna è stato un falso allarme ed è per questo che ho deciso che non andrò più a nessuna festa organizzata da Logan, e poi non siamo in buoni rapporti, o almeno lui odia me e non lo posso biasimare. Sicuramente proverei anch'io gli stessi sentimenti se mi trovassi al suo posto.

Non capita tutti i giorni che la propria sorella minore dia la verginità a un perfetto Casanova come il sottoscritto.
Giuro che non lo sapevo, nessuno dei due era lucido, forse questo Logan non lo sa. Non sa che la sorella era sotto effetto di droghe come me, e sicuramente non è nemmeno a conoscenza che la sorella era innamorata di me.
Chissà dove sta adesso, se sta bene e se ha ripreso in mano la sua vita. Non so quasi nulla di lei, non ho mai ricevute sue notizie e questo un po' mi fa sentire un verme. Per colpa mia è stata costretta a lasciare il fratello a cui era tanto legata e i suoi amici, ma mi consolo pensando che è stato un falso allarme e non sono diventato padre, altrimenti quel bambino sarebbe cresciuto con un solo genitore perché Logan mi avrebbe seppellito sotto terra.

Scuoto la testa scacciando questo ricordo. Per quanto questo episodio dovrebbe far cessare il mio andazzo, non riesco. Ho tempo per mettere la testa a posto e trovare la ragazza giusta con cui fare progetti per una vita futura insieme.

"Secondo me l'hai già trovata, devi solo cambiare la tua visione ottica"
"Ma va! Lei è la prima che si diverte"

Prendo le chiavi della moto e mi avvio al college, e come immaginavo Ashley ancora non è arrivata. Quella ragazza è di un ritardo allucinante, spero solo che dopodomani non mi faccia aspettare tanto; forse sarebbe meglio se glielo fecessi notare che odio i ritardi.
Concedo i cinque minuti ma dopo inizio a perdere la pazienza. Si chiama mancanza di rispetto nei confronti dell'altro individuo, ma Ashley di questo non se ne importa. Per lei è tutto concesso perché ha un cognome prestigioso e mi sono rassegnato, perché le puoi dire in faccia le cose peggiori ma lei non cambierà, indosserà sempre la maschera da ragazza viziata ed egocentrica.

Dovrebbe togliere ogni tanto la maschera, credo che anche lei si troverebbe affascinata nel vedere gli aspetti positivi del suo carattere. In questi giorni li ho potuti scorgere, ha iniziato ad aprirsi con me, ad ammorbidirsi, sono entrato nelle sue grazie e sono sicuro che la notte di Halloween sarà una notte speciale - in tutti sensi, ma comunque sia, la posso considerare un'amica.
Purtroppo sono costretto ad ammettere che è piacevole stare in sua compagnia soprattutto quando ci troviamo da soli e no perché ogni volta ci baciamo o perché sento nell'aria una scarica di sessualità stupefacente, ma perché lei è diversa.
È una semplice ragazza che non dimostra di avere la sua età e ancora non sono riuscito a capire cosa l'ha portata a cambiare in questo modo. Anche se si è lasciata un po' andare con me, ancora non si è aperta del tutto nel confidarmi anche qualche minimo aspetto del suo passato e non sono di certo io a farle una colpa.

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