Capitolo 38 parte 2

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Ashley

Quando Luke se ne va, incontro lo sguardo della mia amica - appena seduta sul divano - che è in attesa di sapere cosa è successo.
Decido di ignorarla e inizio a sistemare la cucina.

«Cavolo! Ci sono schizzi anche sul muro!» esclamo divertita ma allo stesso tempo in crisi per il lavoraccio che mi toccherà fare. Almeno sui muri, non posso far trovare la casa in queste condizioni alla signora che mi aiuta nelle faccende domestiche.

«Allora? Hai parlato?» Elisabeth interrompe ogni mio pensiero, avendo capito che sto cercando solo un modo per deviare l'argomento.
«No»
«Perché?»
«Non me la sono sentita. Sa cosa mi ha fatto Susan al liceo»
«La parte più importante dovevi raccontargli!»
«Non lo farò mai! Sono troppo egoista per buttare tutto quello che ho»
«Non sono d'accordo»
«La vita è la mia!»
«No mia cara. La tua vita influisce su tante persone, forse te ne sei dimenticata»

Sta cercando di mantenere il controllo, di essere tranquilla ma io la sto istigando e se Elisabeth mi scoppia, è la fine. 
«Lo so, ma no.»
«E se dovesse uscire fuori da un momento all'altro? Cosa farai?»
«Quello che feci la prima volta»
«Di nuovo? Sei seria? Dici che sei egoista perché non vuoi gettare quello che stai creando con Luke e poi non ci penseresti due volte a fare le valigie e a scappare!»
«Sì…»
Prende un respiro profondo e si alza dal divano. Sfuriata di Elisabeth tra 3,2,1…

«Okay Ashley. Adesso basta! Premetto che mi sto stancando di vedere i tuoi comportamenti infantili su una cosa seria come la tua vita. Hai due giorni di tempo. Il mese prossimo partiremo per New York per le vacanze natalizie, tu in questi due giorni chiami Luke, ci parli e racconti tutto. Gli dici che non ti ricordi niente ma tu sei certa di essere innocente però non ci sono prove e sei convinta che ci sia qualcun'altro dietro. Racconti della proposta di tuo padre, del gioco obbligo e verità, della pistola, di Nick e amen. Se ti vuole aiutare, ti aiuterà, altrimenti pazienza, ma tu hai la coscienza pulita almeno con una persona.»

«Stai scherzando vero? Non puoi obbligarmi a farlo! È questo il problema! Non voglio che Luke mi lasci!»
«No, mia cara. Tu non vuoi che la tua faccia si sporchi»
«Non è vero!»
«Per piacere Ashley, non mentirmi che ti conosco meglio dei tuoi genitori. Io lo dico per il tuo bene, ovviamente devi fare quello che vuoi»

«Lo so, ma non è questo che voglio. Ho deciso: tornerò prima a New York, anche domani se necessario, ritornerò in quel maledetto liceo, in quella maledetta classe e cercherò di ricordare cosa diamine successe quella notte. Se non dovessi ricordare, me ne andrò lontano, Luke si dimenticherà di me e Susan non mi potrà fare niente»

«Ora sono io a chiedere se sei seria»
«Sì lo sono e tu hai ragione. Dalle mie decisioni dipendono tante persone e appunto per questo voglio evitare di tirarvi tutti nella merda con me, di nuovo»
«No. Sono solo scuse quelle che stai trovando. Due giorni Ashley. Se non parli, farò in modo che la pulce arrivi all'orecchio di Luke»
«Non puoi tradirmi!» esclamo sorpresa dal suo ultimatum.

«Mi sono rotta di vedere che getti di nuovo la tua vita. E sempre per lo stesso motivo! Hai paura di affrontare i tuoi demoni. Ti è stato vicino tutto il giorno e adesso, non credo che se raccontassi tutto ti manderebbe a quel paese. Okay, forse all'inizio, ma credo che in seguito capirebbe»

«E se mi farà arrestare?»
«A quel punto distruggo la sua macchina peggio di come hai fatto e lo castro»
«Sono seria Eli! Ammettiamo che io domani lo chiami e racconti. Se in seguito mi trovassi la polizia dietro la porta?»
«Potrebbe farlo anche Susan»
«Non lo so…»
«È inutile che ti dico di pensarci perché tanto so che non lo farai»
«Mi conosci troppo bene, così come ti conosco io, e so che non saresti in grado di tradirmi»
«Non esserne sicura. Ora devo andare.»
Mi lascia un bacio sulla guancia e vedo chiudere la porta d'ingresso.

Cosa faccio? Sarebbe davvero in grado di seminare dubbi in Luke? Non credo, sono la sua migliore amica!
Accendo il computer e decido di prenotare due biglietti aerei, uno per New York e l'altro per Boston, entrambi per sabato sera. Arrivata in aeroporto sceglierò la destinazione.
È tutto perfetto: prima me ne vado, prima risolvo questa situazione o lascio tutto. 
Nuova vita, nuova città e perché no? Anche nuova identità

“Nuovi segreti, stessi segreti e nuovi amori” aggiunge la mia coscienza.

Purtroppo, potrò cambiare anche continente ma quella notte ha marchiato la mia vita e starà con me, per sempre.

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