Loves and Secrets

Capitolo 32 parte 1

Paura. È un fuoco che brucia dalla nascita, anche nei cuori più gelidi. Motiva e paralizza il migliore di noi. Ma se persegui la via dell'inganno, la paura più grande è la verità assoluta.

Ashley

Tornata a casa, mi faccio una doccia veloce per prepararmi al seguito della giornata.
Luke vuole portarmi a cena fuori come primo appuntamento - per la nostra relazione in cui siamo ignari della sua durata. -
Quando ho avvisato Elisabeth della situazione, era felice, al settimo cielo e mi ha raccomandato di sfruttare a meglio le occasioni che mi si presentano con lui, evitando per una volta di mettere le paure in mezzo.

Uscita dal bagno, resto in accappatoio seduta sul letto pensando a cosa indossare per la serata. Cosa mi sta succedendo? Non sono mai stata in ansia per un invito a cena di un ragazzo, perché con Luke ho una strana morsa che mi attanaglia lo stomaco?
Prendo il telefono e noto che manca solo un ora prima che bussi alla porta e devo sbrigarmi. È vero che la puntualità non è il mio forte, ma almeno al primo appuntamento riuscirò ad esserlo?

“Illusa” prende in giro la mia coscienza.

Entro nella cabina e decido di indossare un vestito a bambolina rosa cipria di pizzo corto, un po’ più giù delle cosce, ma non è provocante tralasciando la scollatura a barca che parte leggermente più sopra del seno.
Comincio a prepararmi, quando bussano alla porta.
Dio! Ma perché Luke dev'essere così puntuale? Sono le 21:00 precise ed è già qui!
Apro la porta nonostante sia ancora in accappatoio.
Quando lo vedo, la mia attenzione cade sul mazzo di fiori che ha in mano.

«Ciao» dico prendendo il mazzo e lasciandogli un bacio a fior di labbra per poi poggiare le rose sul tavolo.
«Non sei ancora pronta?» domanda.
Quanto è perspicace questo ragazzo!
«Ciao, Ashley. Come mai non sei ancora pronta?» affermo ironica.
Luke sbuffa sedendosi sul divano.
«E io che ero convinto che almeno per il nostro primo appunto saresti stata puntuale»
«Non sarei io altrimenti» affermo divertita «Non ci metterò molto, devo solo indossare il vestito» continuo mentre mi dirigo verso la camera
«Fai subito!» mi grida da dietro.

Una volta indossato il vestito e messo tacchi a spillo neri, resta solo da tirar su la lampo e adesso che Luke è qui, tanto vale approfittarne.
«Luke, mi tiri su la zip?»  mi posiziono di spalle davanti a lui.
Quando mi accarezza la schiena, rabbrividisco al suo tocco delicato e sensuale. Sento la cerniera salire con estrema delicatezza.
«Fatto.» sussurra vicino al mio orecchio spostando i capelli di lato lasciando una scia di baci sul collo.

Appoggio la testa sul suo petto mentre le sue mani mi cingono la vita nella dolce tortura sul mio collo.
Solo quando percepisco la sua lingua, metto fine a questo momento idilliaco per i miei sensi, ma purtroppo devo, se non vogliamo finire in camera da letto ancora prima di tornare dal ristorante.
«Dove andiamo?» domando
«Vedrai, baby.» afferma schiacciando un occhiolino per poi sorridermi in modo sensuale.

È un invito per un viaggio senza meta, o meglio, la sappiamo, ma non siamo a conoscenza di come arriveremo a destinazione.
Sei il mio diavolo preferito, Luke Ortega. Nessuno sa tentare meglio di te e sono sicura che di questo ne sei consapevole.

Usciamo fuori e mi apre lo sportello della macchina, ma prima di salirci voglio giocare un po’ con lui sfruttando la situazione, giusto per aumentare un po’ le temperature.
Disegno il contorno dello sportello con le dita sorridendo continuando a fissare Luke  che sembra incantato dai movimenti della mano.

«Se fosse umana, sarebbe già eccitata da quel tocco» sussurra guardandomi dritto negli occhi
«Non mi farei pregare due volte»
«Vuoi sostituire il proprietario?
«Credo che sia più dotata la macchina» affermo divertita alludendo al suo amico dei paesi bassi.
«Mhm… il proprietario sa far vibrare molto di più della macchina»
«Questo è in base a quello che sostiene il padrone»
«Hai già fatto la prova»
«Non è stata molto esaustiva ora che ci penso»