Chapter 14

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*Julia's point of view*
Taeyong era venuto a prendermi al loft per poi portarmi alla festa che gli Nct avevano affettuosamente organizzato in occasione dei miei diciannove anni.
Nel tragitto il leader intrecciò la sua mano con la mia, gesto che mi fece trasalire dalla sorpresa.
Lui ridacchiò lievemente arrossito, dopo aver notato la mia reazione.
Io gli sorrisi timidamente.
Ci misi un po' ad abituarmi al contatto tra le sue dita affusolate e le mie.
"Ty..." Ammiccai.
"Mh?"
"Perché ti piaccio?"
Le sue labbra si aprirono in un dolce sorriso.
Ci fermammo e posizionandosi difronte a me prese entrambe le mie mani tra le sue.
"Mi piaci perché-"
"Ho bisogno di sentirmelo dire onestamente così che io non abbia paura di ripeterlo." Spiegai.
"Ecco perché. Perché effettivamente mi piace quando mi interrompi, cosa che fai abbastanza spesso. Mi piaci perché non ti scusi per essere ciò che esattamente sei: bellissima, intelligente, unica-"
"Taeyong mi stai facendo imbarazzare." Annunciai coprendomi il volto con le mani.
"Questa è un'altra ragione. Tu sei totalmente all'oscuro degli effetti che provochi in me. Tu sei anche all'insaputa di ridere come una bambina di quattro anni."
Risi lievemente.
"Esatto proprio così." Ridacchiò.
"E mi piaci perché tu puoi stare con qualcuno come me nonostante il mio passato e non farmelo pesare."
"Ty vedi io ci sto provando..."
"Lo so. Non è facile, ma tu non rinunci mai a fare quello che tu credi sia giusto. E questo dimostra quanto tu sia meravigliosa."
"Dimentica il tuo passato. Sei meraviglioso anche tu. Specialmente per essere stato in grado di dire tutte queste cose dolcissime. Tu semplicemente lo sei."
Il leader avvicinò il suo volto al mio e posizionò la sua fronte sulla mia per facilitare lo sfregamento del suo adorabile naso contro il mio.
"E mi piaci. Ma ora dobbiamo andare."
"Cosa, subito?"
"È per una delle tante ragioni per cui ti piaccio, ti sei già dimenticato?"
"Hai ragione." Lasciò che una piccola risata uscisse dalle sue labbra.
Mi porse un morbido bacio sulla fronte e riprendemmo la nostra camminata verso il dormitorio dei suoi membri.
Quando arrivammo Taeyong aprí la porta con le chiavi che aveva precedentemente tirato fuori dalla tasca del giacchino ed entrammo trovando tutti gli addobbi e i membri intenti a mangiare.
Ridacchiai.
"Scusa, abbiamo provato a trattenerci." Si scusò Johnny.
"Ma l'attesa sembrava infinita." Rise imbarazzato Haechan.
"Tranquilli."
Dopo qualche attimo di silenzio un po' imbarazzante partì un coro di "Buon Compleanno!" seguito da un boato di applausi.
"Grazie ragazzi." Li abbracciai uno per uno.
Finché non arrivai a Lucas.
"Auguri Jagi." Mi baciò sulla guancia.
"Ti ringrazio." Guardai altrove.
Non riuscivo a guardarlo negli occhi.
"Hey, tutto bene?" Si chinò leggermente verso di me e poggiò la sua mano sul mio braccio.
"Si, sono solo un po' stanca."
"Julia!" Sentii chiamarmi dall'altra parte del dormitorio.
"Scusa ora devo andare." Mi congedai e lasciai Lucas solo sul divano.
"Jaemin! Come stai?"
"Tutto bene, tu stai passando una bella serata?" Chiese con fare sospetto.
Lui era l'unico membro a cui non potevo fare a meno di dire tutta quanta la verità.
Jaemin sapeva qualsiasi cosa mi passasse per la testa e sinceramente ero sollevata di aver trovato un amico come lui.
Ovviamente aveva capito che qualcosa non andava, era un ragazzo molto empatico, una qualità che adoravo da impazzire.
"Jaemin ti prego, lo sai quanto mi stia stressando questa sera."
"Tranquilla J, lascia perdere quei due per il momento. L'importante è che tu ti goda il tuo compleanno divertendoti."
"Menomale che ci sei tu J." Ridemmo.
Già, fin da quando ci siamo conosciuti il nostro soprannome era "JJ", chiaramente per le iniziali dei nostri nomi e nonostante fosse abbastanza squallido ci piaceva.
"Dai su ora non pensarci. La vuoi una fetta di torta?" Mi sorrise rincuorante Jaemin.
"Accetto volentieri." Ricambiai e insieme ci recammo al tavolo dove avevano stabilito una sorta di buffet.
Notai con la coda dell'occhio il leader e Lucas con sguardo assente, intenti a tenermi sotto controllo.
"Certo che quei due sono assillanti." Commentò Nana dopo un po'.
"Io ci vado a parlare." Esclamai.
Non appena Na Jaemin fece un segno d'approvazione con la testa andai incontro a Lucas.
"Che hai?" Mi chiese lui, dopo aver preso un sorso dal suo bicchiere colorato.
Lo presi per mano e lo portai in cucina, dove potevamo stare soli.
"Che hai tu?" Lo guardai.
"Non capisco, sei tu quella che si sta comportando in modo strano tutto il tempo."
"Veramente stavo solo parlando con un amico e cercando di rilassarmi, ma qualcuno non me lo permette."
"Ma perché ti sei allontanata da me subito, prima?"
E ora cosa gli dico?
Non posso di certo dirgli hey scusa ma mi scoccia giusto un po' baciarti davanti all'altro ragazzo che mi piace o viceversa.
"Xuxi! Hai detto tu che i membri non dovevano sapere della nostra relazione e ti arrabbi con me perché non ti do troppe attenzioni? Ahahahaha, sei incredibile."
"Hai ragione, scusami." Stava per avvicinarsi e darmi un bacio, ma sapendo che Taeyong si trovava nell'altra stanza sentii il dovere di allontanarmi.
"Ora dobbiamo tornare di là o si chiederanno dove siamo finiti."
Odiavo questa situazione.
Volevo baciarlo, lo volevo davvero.
Ma non potevo con Taeyong presente alla festa.
Era tutto terribilmente sbagliato.
"Julia! Vieni, devi aprire il mio regalo per primo!" Ten.
E fu così che fui costretta ad aprire i regali che avevo esplicitamente e chiaramente dettato di non fare.
Ten, che decise di farmi un regalo separatamente, mi regalò una borsa fantastica, completamente nel suo stile e gli U un cofanetto della mia serie preferita.
I Dreamies mi comprarono delle nuove scarpe da ballo e i 127 un completo abbinato, mentre Jaemin individualmente mi donò una collana con il simbolo di una mezza luna al centro.
Sapeva quanto mi interessassero gli astri, e per questo fu il mio regalo preferito.
"Vi ringrazio infinitamente, ragazzi. Non so come farei senza di voi, siete davvero importanti per me. Vi voglio bene!"
A qualcuno di loro uscì un "Awwwh" e così ridacchiai.
Ero stata sincera.
"Abbraccio di gruppo!" Proclamò Mark.
"Fermi tutti- mi sono sempre chiesta... ma come fate di solito?" Domandai confusa.
I ragazzi sorrisero e iniziarono ad abbracciarsi disordinatamente trovando infine postazioni impensabili ma efficaci per realizzare l'opera.
"Mhh, interessante." Scoppiammo a ridere tutti quanti finendo per terra.
La festa stava tutto sommato procedendo bene, tuttavia la mia testa rimaneva sempre un po' in subbuglio per via di occhiate evidenti da parte dei due ragazzi.
"Ty, ti posso parlare?" Andai da lui.
"Certo Jules." Sorrise.
E che sorriso.
Scossi leggermente la testa senza che lui ci facesse caso, dovevo concentrarmi.
"Sto cercando di fare il possibile per mantenere questa serata normale, ma non mi state aiutando."
"Che intendi?" Chiese accigliato.
"Che se ogni volta che mi giro incontro o il tuo o il suo sguardo addosso vedi, mi fate sentire monitorata."
"Mi dispiace Julia, non volevo. È che mi piace guardarti, non l'ho fatto non l'intenzione di metterti a disagio-"
"Taeyong sei bellissimo." Gli sussurrai all'orecchio.
"E questo per cos'era?" Domandò divertito.
"Perché è vero e mi andava di dirtelo."
In più sentivo la verità nelle sue parole e i suoi occhi da cucciolo mi stavano sciogliendo, di conseguenza non resistetti.
Il leader stette per aprire bocca ma la suoneria del mio cellulare lo bloccò.
"Dov'è la mia migliore amica?"
"Minho!"
"Ti sei dimenticata della nostra tradizione?"
"No assolutamente! Arrivo subito."
Staccai e guardai Taeyong.
"Devo andare da Minho, sai il giorno del mio compleanno io e lui ci troviamo sempre sul tetto. È una nostra tradizione."
"Ehm, si ovvio vai pure. Buon compleanno ancora. Buonanotte Julia." Mi accarezzò i capelli senza farsi vedere.
Avvertii gli altri e dopodiché raggiunsi il mio migliore amico sul tetto dell'edificio.
"Buon compleanno piccoletta." Mi abbracciò il moro.
"Grazie Minho." Sorrisi.
Ci sedemmo sulle due sdraio che ormai avevamo portato lì da tempo e iniziammo a parlare.
"Guarda Minho, una stella cadente!" La indicai come una bambina.
"Esprimi un desiderio."
"Spero di fare la scelta giusta." Sussurrai ad occhi chiusi.
Lui mi guardò.
"La farai." Mi confortò.
Amavo essere amica di Minho, era davvero la persona più importante della mia vita.
Senza di lui non sarei dove sono ora, non avrei fatto tutto ciò che ho fatto negli ultimi anni e certamente non sarei chi sono adesso.
Lui ha scolpito la parte migliore di me e per questo gli ero riconoscente fino alla fine dei tempi.
"So che non ti piacciono i regali, specialmente le sorprese... ma ho una cosetta per te."
"Minho."
"Dai apri." Mi porse una piccola scatolina blu con un fiocco rosa pastello.
Aprii la scatola e rimasi sbalordita.
Era lo scatto originale della nostra prima foto insieme ed era stata fatta con una polaroid.
A distanza di anni tutti i ricordi passati con lui erano stati ben salvati nella mia memoria e non avevo intenzione di dimenticarne neanche un minimo dettaglio.
L'immagine era stata scattata il primo giorno che ci eravamo incontrati in agenzia dopo la mia ammissione ufficiale, lui mi riconobbe e mi fece le congratulazioni per poi chiedere ad un altro trainee di prendere la polaroid e farci una foto.
La girai e notai una frase scritta a mano con un pennarello nero, il nostro mantra.
"Magari non ci sarò stato dall'inizio, ma puoi star certa che ci sarò fino alla fine.
— Il tuo migliore amico stupendo,
(ti voglio tanto bene)
Choi Minho. ❤️"
"Minho, sei il migliore." Lo abbracciai istintivamente.
"Lo so." Ricambiò.
Mi risedetti sulla sdraio e io ed il ragazzo accanto a me restammo per ore a parlare sotto al cielo stellato finché non ci appisolammo.

Faking It || Wong YukheiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora