Chapter 1

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*Julia's point of view*
"Maaaeee!" urlai il nome della mia coinquilina dalla mia camera.
Mae era la mia coinquilina dal momento in cui lasciai la casa dei miei genitori un anno prima.
Mae aveva 22 anni mentre io 19, lei faceva l'attrice da quando scoprì l'amore per il cinema 5 anni prima e fortunatamente ebbe anche successo.
Era una ragazza d'oro, mi era sempre stata accanto, specialmente durante le mie ricadute per via del periodo da trainee.
Aveva i capelli castani corti e gli occhi molto scuri, poco più alta della media e magra.
Insomma, una ragazza molto dolce e simpatica, le volevo un mondo di bene.
"Juliaaaa?" gridò in rimando lei mentre sentii il ticchettio dei suoi sandali di legno sul pavimento, segno che stava arrivando.
"Hai visto la mia camicia?" le domandai esasperata, una volta entrata nella mia stanza.
"Hai guardato tra i vestiti appena stirati?" chiese sistemandosi l'orecchino.
"Ma per chi mi hai p-..." mi interruppi.
Ci pensai su un attimo e andai a controllare, lasciandola così in piedi davanti alla porta della mia camera.
Morale?
Tornai con la camicia tra le mani.
"Ti ringrazio" ridacchiai.
"Figurati" rispose alzando gli occhi al cielo.
Fece per andarsene ma si bloccò.
"Maaaa... come mai ti vesti così elegante oggi?" domandò curiosa.
"Alle 9 devo correre in agenzia... ti ricordo che tra un mese ho il mio debutto e penso che mi debbano parlare riguardo a questo grande evento. Sai Mae, sono così emozionata!" esclamai entusiasta con le mani sulle guance.
"Si immagino! Sono così felice per te! Poi ti capisco, anche io mi sentivo così quando ho registrato il mio primo film... è stato magico" mi sorrise battendo le mani la mia amica.
Ricambiai il sorriso e lei mi abbracciò, dopodiché tornò in camera sua per completare il suo look.
Io indossai la camicia bianca finalmente recuperata e un paio di pantaloni blu eleganti con delle ballerine altrettanto blu.
Andai in bagno per finire di sistemarmi con un poco di mascara e del burro cacao rosso per dare un po' di colore alle labbra.
Riguardo ai miei lunghi capelli corvini fermai due piccole ciocche ai lati con delle forcine.
Avendo la madre inglese e il padre asiatico il mio viso non era particolarmente orientale, quindi capitava spesso che le persone mi scambiassero per occidentale.
Cosa che accadde la prima volta arrivata in agenzia, durante l'audizione.
Feci l'audizione all'incirca tre anni prima come cantante e ballerina e fortunatamente mi accettarono, evento che scaturì in me una sfrenata felicità.
Una volta pronta, misi la giacca, presi la borsa e con Mae ci dirigemmo verso la SM.
Uscite dal nostro appartamento e indossate le mascherine anti-smog, iniziammo a parlare del più e del meno facendo una tappa caffè da Starbucks.
Finito il caffè ci separammo, lei andò al lavoro mentre io continuai la mia strada verso l'agenzia.
Arrivai davanti al grande edificio dove lavoravo ed entrando incontrai il mio caro amico Minho, membro degli Shinee.
Io e Minho ci incontrammo per la prima volta tre anni prima, poco prima della mia audizione poiché per caso, entrai nella stanza sbagliata e trovai lui mentre provava una canzone.
Gli chiesi scusa e gli spiegai la situazione, dopodiché lui mi accompagnò davanti alla porta dove mi aspettavano gli esaminatori e mi fece gli auguri.
Da quel giorno fino a questa parte era sempre stato il mio migliore amico in agenzia.
Tornando a noi, io e Minho parlammo un po' riguardo al comeback degli Shinee che sarebbe avvenuto a poco ma il ragazzo purtroppo, non fece trapelare più del dovuto.
Dopo qualche minuto di conversazione Minho dovette lasciarmi per andare a provare, perciò mi incamminai verso la sala riunioni.
Park Junseo, il mio manager, appena mi vide mi accolse e portandomi da parte mi disse che qualunque cosa gli agenti e manager presenti in quella sala avessero detto io non avrei dovuto rispondere male.
Feci una faccia a dir poco confusa e quando aprii la bocca per parlare Junseo andò a sedere e con lui tutti gli altri signori che avevano organizzato l'incontro.
Di conseguenza feci lo stesso.
"Allora, Lee Julia" iniziò un signore con gli occhiali decisamente troppo piccoli per la sua faccia rotonda.
"Come ben sai, si avvicina il tuo debutto da solista, esattamente tra un mese eseguirai la tua prima esibizione e avrai la tua prima apparizione ufficiale.
Dovrai prepararti alle numerose interviste, alle domande scomode e imbarazzanti che ti porranno, ai servizi fotografici e alle riprese degli MV" mi informò controllando man mano dei fogli che aveva posto difronte a lui.
"Inoltre, devi renderti conto che non sei più una trainee, perciò ogni minimo sbaglio che farai sarà sotto l'occhio di tutti e probabilmente ripreso da qualche telecamera o scatto.
Devi essere gentile con tutti e comportarti in modo impeccabile.
In più, ti dovrai impegnare al massimo, anzi, di più, poiché niente ti è dovuto.
Le cose belle devono essere ME-RI-TA-TE.
Niente scherzi e niente giochi." concluse il suo vicino.
"Tutto chiaro?" domandò un altro.
"Si, grazie mille per tutto quello che avete fatto per me, per averci creduto e per avermi portato fino a questo momento, sono molto grata" annuii mentre mi inchinai.
Ancora non capivo perché Junseo mi avesse detto di comportarmi bene, dato che le notizie che mi avevano dato poco prima erano tutte buone.
"Ma come saprai, non ci saranno solo momenti belli.
Questa vita è molto dura e dovrai essere forte e sostenere tutte le bastonate che riceverai, poiché non si torna più indietro.
Uno dei momenti peggiori per un Idol e ahimè per la propria agenzia sono i rumor.
Per cui, dato che ogni trainee deve farsi conoscere prima di debuttare, abbiamo pensato di ritorcere la cosa peggiore a nostro favore.
Abbiamo intenzione di creare uno scoop, nel quale diremo che t-" il signore venne interrotto.
La porta si aprì e rivelò un ragazzo molto alto e molto bello seguito da un uomo che probabilmente sarà stato il suo agente.
"Finalmente siete arrivati" sbuffò il signore con gli occhiali.
I due si sedettero dopo essersi inchinati.
"Come dicevo, abbiamo intenzione di creare un rumor, il quale annuncerà pubblicamente l'uscita allo scoperto della vostra relazione" concluse soddisfatto il signore.
"COOSA?" esclamammo all'unisono io e il ragazzo squadrandoci prima a vicenda e poi guardando il signore.
"Lucas ti presento Julia, e Julia ti presento Lucas, membro degli Nct" ci presentò l'anziano che era seduto affianco a Junseo.
"La notizia uscirà tra due giorni, arrivederci" detto questo i signori si alzarono e se ne andarono.
Mi girai come una furia verso Junseo.
"Tu lo sapevi?" chiesi.
La sua espressione rispose alla mia domanda.
"Come hai potuto non dirmelo?" continuai a fare domande, ero stata colta completamente di sorpresa.
"Julia, non possiamo farci niente, la decisione è stata presa" sospirò Junseo.
Yoojin, il manager del ragazzo si girò verso di noi e iniziò a parlare con Junseo.
Invece il ragazzo si diresse verso di me.
"Sono Wong Yukhei" mi disse il moro facendomi l'occhiolino.
"Ora capisco perché ti abbiano dato un nome d'arte" ridacchiai.
"Simpatica" commentò lui.
"Come ha detto che si chiama il tuo gruppo?" chiesi allo spilungone.
"Nct" rispose fiero, gonfiandosi il petto.
Gli Nct erano un gruppo molto noto in agenzia, ma non conoscendoli personalmente non avrei saputo dire che persone fossero, anche se tempo prima ascoltai qualche canzone e dovetti ammettere che non erano male, altrettanto erano piuttosto bravi; inoltre sentii pure che il numero dei membri era illimitato.
Che assurdità.
"E tu invece solista?" domandò.
"Proprio così" risposi, pensando a tutti gli sforzi passati e ai traguardi ottenuti.
"E pensi di farcela da sola?" continuò con le domande.
"Si, tu invece hai bisogno di tutti gli hyung possibili, a quanto vedo" lo provocai.
"Sei una ragazzina, quanti anni hai?" mi mandò la frecciatina.
"Non sei grande come pensi, ho 19 anni" risposi schietta.
"Io 20, sono un uomo" commentò, rimanendo della sua idea.
"Tra la maknae line, magari" ridacchiai, cosa che lo innervosì apparentemente.
"Ragazzi smettetela di punzecchiarvi" esclamò Junseo.
"Dovrete passare molto tempo insieme, quindi vi conviene andare d'accordo. E per 'conviene' si intende 'per forza', che sia chiaro" continuò Yoojin.
"Ma-" dicemmo all'unisono io e il ragazzo accanto a me.
"Muti" ci zittirono i nostri manager.

*Quella sera, a casa*

"Mae, capisci?" esclamai poggiando la testa sul tavolo.
"Capisco... ma almeno è carino?" chiese con un sorriso stupido stampato sul volto.
"Mae! Non è quello il punto!" alzai la testa e la guardai.
Rimasi zitta per qualche secondo.
"Si" risposi alla sua domanda per poi scoppiare a ridere e lei con me.
"Sei tutta matta" commentò la mia amica.
"In più che ti capita un figo, ti lamenti" rise sempre più.
"E perché ridi?" domandai non capendo.
"Rido per non piangere" rispose seria.
Scoppiai in una fragorosa risata seguita a ruota dalla sua.
Quanto potevo adorare quella ragazza?

*Yukhei's point of view*

"Hyung cosa ne pensi?" chiesi al mio compagno di stanza, Kun.
"Credo che tu ti debba dare una calmata" rispose serio, guardandomi.
"Yah! Hyung, cerca di capire!" urlai, come ero solito fare.
D'un tratto la porta della stanza si aprì, rivelando Mark all'entrata.
"Per l'ennesima volta, smettila di urlare Yukhei!" ridacchiò il mio amico, entrando.
"Ma Fat-Kun non capisce!" alzai di nuovo la voce mentre ridevo, esasperato.
"Ma che succede? Cosa non capisce?" domandò confuso il canadese.
"Yoojin e gli altri mi hanno incastrato in un rumor con una trainee" risposi, sbuffando.
"Non è più in trainee, deve debuttare a poco" precisò, Kun.
Sbuffai.
"Da dopodomani non sarò più single" mi spiegai, ammiccando un sorrisetto malizioso, anche se dopo poco sbuffai.
Mark annuì, comprensivo.
"Ma almeno è bella?" rise poi.
Ci pensai su un attimo e per poi realizzare che alla fin fine mi sarei divertito con lei, aveva un bel caratterino.
Accennai un sorriso ambiguo.
"Ho capito, ho capito. Vi lascio alle vostre incomprensioni" si congedò, sempre senza smettere di ridere.
"Xuxi, smettila di preoccuparti tanto. Quando debutterà tutta questa storia sarà finita, devi solo essere paziente" concluse il discorso Kun, sistemandosi meglio sul suo letto.
"Ma Hyung!" esclamai.
Non ricevetti risposa.
"Hyung!" riprovai.
Niente da fare, si era addormentato.
Sbuffai.

Faking It || Wong YukheiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora