Chapter 24

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*Julia's point of view*
Erano ormai trascorse due settimane dal giorno di Natale in cui Taeyong mi aveva rilasciato il suo regalo per me ad una condizione: è davvero molto prezioso per me e il mio desiderio di Natale è che tu lo apra nel momento in cui, per caso durante la giornata, penserai a me.
Il piccolo pacchettino era ancora rimasto candido e intatto come me lo aveva presentato, non perché non avessi pensato a lui in quattordici giorni ma semplicemente perché dalla Vigilia non facevo altro che pensare al nostro bacio e a quanto fossi spaventata ad aprire il pacchetto.
Insomma, ero più che sicura che il mio dono per lui sarebbe risultato alquanto squallido in confronto alla sontuosa premessa di quello del leader.
Tuttavia, ovunque io andassi lo tenevo ben custodito nella borsa, sperando casualmente di recuperare un po' di coraggio per scoprire la fatidica sorpresa.
E fu così che in un freddo giorno di gennaio finalmente mi sentii pronta.
Quella mattina mi ero svegliata di buon umore nonostante il brutto tempo mi avesse sempre condizionata in maniera negativa attaccandomi una pigrizia e voglia di fare niente innata.
Mi feci una doccia calda e una volta pronta mi diressi in agenzia per provare una nuova coreografia che avevo ideato.
Ad aspettarmi fuori dal loft c'era Minho con due caffè bollenti in mano, un sorrisone stampato in faccia e carico per andare a lavorare.
Durante la strada per arrivare alla SM, Minho mi svelò una novità a cui non ero affatto preparata.
"Sai, ho scoperto che Jinki e Key sono diventati i leader del loro gruppo all'addestramento." Iniziò, facendo riferimento ai suoi membri ormai arruolati nell'esercito.
"Oddio, ma è meraviglioso! Sarai fiero di loro." Gli posai una mano sulla spalla.
"Sì certo. Sono stati bravi." Ammiccò, con un'espressione indecifrabile.
"Minho... vuoi dirmi che succede?" Domandai dubbiosa e preoccupata.
"Julia devo dirti una cosa." Si bloccò e mi guardò serio.
"Minho, mi stai spaventando." Ridacchiai leggermente, molto nervosa.
"Mi è arrivato l'avviso."
In quel momento persi la capacità di controllare le espressioni del mio viso e mi concentrai solo su di lui, sulla sua voce.
Me ne resi conto solamente quando iniziai a intravedere tutto con un lieve appannaggio, causato dai miei occhi lucidi.
"La marina non mi ha ancora annunciato la data, ma credo che mi arruoleranno entro quest'anno."
Non solo gli è arrivato l'avviso, sto scemo vuole pure entrare in marina! Ah, jinjja*!
"Si ma Minho, sii più umile! Cioè non è che devi sbandierare a tutti il fatto che tu voglia essere il migliore andando in marina! Non sminuire l'esercito coreano!" Lo rimproverai spintonandolo scherzosamente mentre cercavo di rimangiarmi le lacrime.
"Scema." Commentò abbracciandomi.
"Ma scemo sarai te! La marina militare.." Piagnucolai sul suo petto.
"Ma che fai?! Non piangere ora! Voglio vedere i fiumi di lacrime sul tuo viso quando mi saluterai da lontano!" Mi prese in giro lui.
"Minho, smettila." Risi, tirando su con il naso e lasciandomi asciugare il volto bagnato.
Dopo che mi fui ripresa continuammo la nostra passeggiata fino all'agenzia dove le nostre strade si separarono.
Entrai nella sala da ballo da me prenotata e in pochi minuti iniziai un riscaldamento veloce prima di iniziare a provare.
La nuova coreografia che avevo creato per la nuova canzone era molto gioiosa e combaciava perfettamente il suo ritmo vivace, ballarla mi faceva sempre venire il buon umore.
Dopo qualche prova senza musica e poi fermandola man mano decisi di prendermi una pausa e mi sdraiai sul pavimento fresco dell'aula.
Chissà cosa starà facendo Taeyong..
A questo pensiero sorrisi.
Pensare a lui era una via d'uscita per estraniarmi dal mondo nel quale ero confinata, mi portava metaforicamente alle stelle e mi piaceva perdermi in questo universo.
D'un tratto mi venne l'istinto di alzarmi e di sbirciare dentro alla borsa, frugando alla ricerca del pacchetto del ragazzo.
Inizialmente non volli aprirlo ma a causa della mia sbadataggine, nell'azione di estrarlo dalla borsa strappai un pezzo del tessuto che lo ricopriva.
Morente dalla curiosità mi sedetti per terra a guardare il regalo che mi implorava di essere scartato fino a quando non lo aprii e si rivelò un cd con una scritta sopra.
"Questo è il mio regalo di Natale per te.
Non arrossire troppo xx"
Ridacchiai dopo aver letto la scritta e infilai il cd nello stereo per poi sdraiarmi a terra ad ascoltare.

Faking It || Wong YukheiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora