Chapter 22

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*Julia's point of view*
"...Julia?" Domandò conferma il leader avvicinandosi.
"..Taeyong.. che ci fai qui?" Chiesi, stupita quanto confusa.
"Ero a casa a guardare il tuo spettacolo e una volta finito ho deciso di farmi un giro... tu, invece?" Fece qualche passo verso di me.
"Avevo bisogno di prendere una boccata d'aria." Guardai altrove, evitando forzatamente di incontrare il suo sguardo.
Non lo vedevo... beh, dal giorno della litigata.
"Comprensibile. Beh visto che ci sono, ti faccio le congratulazioni. Davvero un'ottima performance." Sorrise lievemente, come per non farsi notare.
"Quale? Il mio debutto o la scenata con Yukhei?" Incrociai le braccia al petto, aspettando la risposta da parte del ragazzo.
Sapevo che fare quel teatrino non avrebbe giovato a nulla, ma al momento il mio umore non prometteva di meglio.
"Che intendi dire?" Si accigliò il maggiore.
"Ah non te l'ha detto ancora nessuno? Sai io e Yukhei abbiamo rotto." Alzai le spalle come se ormai fossi abituata a quel genere di drama.
"Ah... mi dispiace." Abbassò lo sguardo verso le sue scarpe invernali.
Sbuffai sorridendo amareggiata, mentre nel frattempo guardavo il panorama a noi circostante.
Lui di conseguenza alzò gli occhi verso di me e cambiò totalmente espressione.
"No, sai cosa? Non mi dispiace. Anzi, proprio per niente." Ammise, sicuro di sé.
"Ah beh... grazie mille per il supporto, Taeyong." Ammiccai, sarcastica.
"Perché dovrei? Sei stata tu a spezzarmi il cuore." Confessò.
Tornai in me e feci velocemente il punto della situazione: ora con Lucas fuori dai giochi sarebbe stato tutto come avevamo desiderato.
Io non avrei più dovuto combattere contro me stessa per scegliere a chi donare il mio cuore che a quel tempo era scolpito a metà tra i due fanciulli.
Avrei semplicemente dovuto rinunciare ad una parte, come avevo fatto già in precedenza.
"Lo sai che non era quello che volevo." Finalmente riuscii a guardarlo in viso.
Aveva il volto stanco, stressato, assonnato.
Gli occhi non avevano più quel bagliore che mi illuminava prima.
Le labbra erano secche e l'espressione apatica.
"È quello che hai fatto." Mi guardò negli occhi.
Sentii un tonfo al cuore, cosa stava succedendo?
Sapevo esattamente come doveva sentirsi il leader e per cui parlai di conseguenza.
"Vorrei poter rimediare, Taeyong." Dissi più tranquilla, cambiando totalmente atteggiamento nei suoi confronti.
Feci un passo verso la sua posizione e il ragazzo si rilassò.
"Parlo sul serio." Continuai, avanzando sempre più vicino.
"Julia-" Sospirò.
Si bloccò non appena posai affettuosamente il palmo sulla sua guancia.
Socchiuse gli occhi per un istante.
"Taeyong, apri gli occhi." Gli ordinai, dolcemente.
Sorrisi nell'appurare di aver qualche particolare effetto su di lui.
Fece quello che gli dissi e potei notare un cambiamento drastico nel suo sguardo, cosa che mi fece molto piacere.
Gli occhi di Taeyong erano tornati a guardarmi come aveva sempre fatto: affettuosamente, raffinatamente e profondamente.
Mi era mancato il suo sguardo romantico.
"Ti ringrazio." Rispose d'un tratto, facendo seguire una risatina adorabile.
Rimasi un attimo di stucco.
Mi stava ringraziando per cosa?
"Non dirmi che..-" Domandai incerta, pregando di ricevere una risposta negativa.
"Si, l'hai detto ad alta voce." Annuì il leader, sorridendo al mio complimento.
Mi coprii il volto dall'imbarazzo, come ero appunto solita fare in queste occasioni.
Dopo qualche istante sentii nuovamente la voce del ragazzo, quindi scoprii il mio viso ancora lievemente arrossato e lo guardai.
"Vuoi che ti accompagni a casa? Dopotutto è davvero tardi." Chiese, notando l'orario sul suo orologio.
"Uh? No, non devo tornare a casa mia. Ti ringrazio ugualmente." Risposi, ricordandomi di dover correre dal mio migliore amico e da mia sorella che da chissà ormai quanto tempo mi aspettavano.
"Quindi io vado per prima." Mi congedai, posizionando meglio la tracolla della borsa sulla spalla.
"Non crederai davvero che ti lascerò vagare da sola nel cuore della notte per Seul, vero?" Domandò quasi retoricamente.
Siccome l'insistenza del ragazzo sembrava abbasta tenace, accettai la sua proposta.
"Allora signorina, dove la devo accompagnare questa sera?" Iniziò, molto teatralmente.
Ridacchiai, alzando gli occhi al cielo.
"A casa di Choi Minho." Scossi la testa divertita.
Il tragitto non era esageratamente lungo, tuttavia la temperatura cominciava a calare e io a sentire un po' di freddo.
Taeyong sembrò notare il mio turbamento.
In neanche mezzo secondo si sfilò la giacca e me la posò delicatamente sulle spalle, coprendomi per bene.
Nonostante non fossimo nel migliore dei rapporti in quel periodo, Taeyong non aveva mai smesso di prendersi cura di me.
Non c'era mai stata una volta in cui non avesse dato dimostrazione di essere un galantuomo.
"Grazie... ma non dovevi." Sorrisi finemente, un poco in imbarazzo.
"Sì che dovevo. Quale ragazzo lascerebbe la ragazza al proprio fianco congelare?" Mi rassicurò.
Gli sorrisi in risposta e il maggiore continuò a parlare per non far cadere la conversazione.
"Hai già girato l'MV della canzone di stasera?"
"Sì, è stata davvero dura. Non mi aspettavo così tanti progetti e membri dello staff per un video singolo. Però devo dire che mi hanno fatto i complimenti per le mie doti attoriali." Spiegai.
"Ah, e quando uscirà?" Aggiunse.
"Domattina."
"Non vedo l'ora di guardarlo." Affermò.
Arrossii e lui si coprì il sorriso a causa della mia troppa tenerezza — a detta sua.
"Le altre canzoni sai già quando verranno rilasciate?" Proseguì con le domande.
"Ci manca un modello per il prossimo MV. Senza quella persona abbiamo la scaletta bloccata." Sospirai.
"Con tutte le persone presenti in agenzia credo che non avrete problemi a trovare qualcuno in fretta." Commentò.
"Il problema è proprio quello. Dicono che sono ^disponibili^ solo gli artisti." Feci le virgolette mentre parlai.
"Ah, in questo caso penso che tu possa decidere in base alla tua preferenza. D'altronde il video è tuo." Mi rincuorò.
Stetti per rispondergli quando notai di essere arrivati alla meta prefissata.
"Siamo arrivati, questa è casa di Minho." Mi posizionai difronte alla porta, girata verso di lui.
"Figurati, ma ora entra o prenderai freddo!" Rispose nel momento esatto in cui gli restituii la sua giacca, ringraziandolo.
"Sì, ora entro. Tu non prendere freddo. Torna a casa subito e sii prudente." Lui annuì.
Aspettò che entrassi dal portone e fece per andarsene.
Tornai sui miei passi e lo chiamai.
"Taeyong, aspetta!" Corsi dietro di lui.
Si fermò.
"Ma che stai facendo? Torna dentro o ti prenderai un malanno." Posò le mani sulle mie braccia e fece come per condurmi verso la porta.
Istintivamente mi fiondai tra le sue braccia, mi era davvero mancato.
Restò inflessibile per qualche frazione di secondo ma poi si rilassò subito e mi strinse a sé amorevolmente.
A quel punto affondai la testa nell'incavo del suo collo, inebriandomi del suo profumo delicato.
Lui mi accarezzò piano i capelli e dopo qualche minuto sciogliemmo quell'abbraccio tanto sentito e desiderato.
"Buonanotte, Taeyong." Gli sorrisi.
"Sogni d'oro." Ricambiò il gesto e una volta assicurato che fossi entrata in casa se ne andò.
Appena entrata fui come sommersa da Minho e Lottie.
"Dove sei stata fino adesso?" Chiese mia sorella, con un velo di preoccupazione.
"Facevo solo una passeggiata Eonnie." Risposi con non-chalance.
"Da sola?!" Domandò con tono più autoritario il mio migliore amico.
"No, Minho. Ero con... Taeyong." Sussurrai l'ultima parte della frase.
I due si scambiarono un'occhiata e decisero di non proseguire con l'interrogatorio, o almeno per quella sera.
Mi portarono in salotto dove potei intravedere molteplici bottiglie di Soju e diversi bicchierini disposti sul tavolino.
"Quindi a cosa si gioca?" Cercai di dedurre le loro intenzioni.
"A vero o falso." Rispose con un ghigno maligno Minho.
"Mhhhh, mi piace." Annuii, battendo le mani.
"Ricapitoliamo le regole nel caso qualcuno non se le ricordasse: a giro, ogni giocatore dice 3 frasi su se stesso di cui una sola è vera, e ognuno degli altri dovrà provare ad indovinare quale. Chi sbaglia, chiaramente, è obbligato a bere." Annunciò Lottie.
Ci sedemmo tutti sul pavimento attorno al tavolino e iniziammo a giocare subito dopo aver preso un giro di shots.
"Inizio io!" Alzò la mano Charlotte, entusiasta.
"Yuta mi ha chiesto di stare con lui.
Ho intenzione di rimanere qui a Seul.
Sono stata cacciata dall'università in Inghilterra." Sentenziò.
"La prima! La prima!" Esclamai.
"L'ultima!" Urlò Minho, per sovrastare la mia voce.
"Ti prego non l'ultima." La supplicai, sapendo che se fosse stato vero i miei l'avrebbero diseredata.
"Eeeeeeeeeeeee... avete sbagliato entrambi! Ora giù, giù!" Rise, indicandoci gli shottini.
Io e Minho bevemmo, sconsolati.
Dopo poco notai lo sguardo di Charlotte assente.
"Lottie, te lo chiederà presto, fidati." Le accarezzai il braccio, cercando di consolarla.
"E se non lo facesse..?" Domandò, rapita dalle insicurezze.
"Lo farà." Le strizzai l'occhiolino.
Lei rise, forse per via del mio wink sbilenco a causa dell'alcolico già in circolo nel mio corpo e in quello del ragazzo accanto a me.
"Aspetta, ma quindi resterai qui a Seul?" Chiesi, elettrizzata.
"Sì, spero di riuscire a trattenermi il più a lungo possibile." Mi rassicurò.
"Ora è il mio turno!" Attirai l'attenzione.
Siccome già qualche bottiglia di Soju era stata svuotata, cercai di controllare le mie azioni e le mie parole soggiogate dall'alcool.
"Vorrei passare più tempo con Taeyong.
Non avrò mai successo come Idol.
Voi non siete le mie persone preferite."
"Ayyyyyyy, troppo facile questa piccoletta." Minho mi lasciò un buffetto scherzoso sulla guancia.
"Hai bevuto già troppo Jules?" Domandò retoricamente Charlotte.
"Perché?" Chiesi.
"Sei così ubriaca da non riuscire neanche ad inventarti delle falsità, tanto che l'unica cosa vera diventa prevedibile." Proseguì mia sorella.
"Quella vera è la A." Affermò Minho, sicuro di sé.
"Minho non stai facendo un quiz! Le risposte non sono A/B/C! Poi sarei io quella ubriaca!" Risi, prendendo in giro il mio migliore amico.
Le mie risa furono seguite subitamente dalle loro.
"Caro mio, ora tocca a te!" Lo indicai, divertita nel vederlo sbronzo.
"Fatemi pensare un attimo." Si portò la mano destra sotto al mento, fingendo di concentrarsi.
"Tutto il tempo che vuole, Sir." Scherzammo io e mia sorella.
"Il mio ultimo singolo uscirà in ritardo.
Ieri ho perso 13000 ₩. (circa 10€)
C'è un membro degli SHINee nascosto in casa."
"Hai perso sicuramente i 13000 ₩." Risi.
"Anche secondo me." Annuì Lottie.
"Ragazze mie, servitevi." Ci versò il Soju rimanente nei bicchierini.
"Quindi qual è quella vera?" Domandò Charlotte.
Minho scoppiò a ridere in una maniera disumana, come faceva sempre da ubriaco.
"Che ansia Minho! Chi c'è in casa?" Risi, un po' inquietata.
"Lo scoprirete solo cercandolo." Rimase sul vago il ragazzo, continuando a ridere da solo.
Io e Lottie perlustrammo la casa finché non capitai in cucina dove udii un certo sgranocchiare.
Dopo diversi vani tentativi aprii per sbaglio un'anta vicino alla dispensa.
Tirai un urlo.
Subito Minho e Charlotte accorsero.
Vederono me per terra spiaccicata sotto al corpo del membro in questione.
"Taemin ma sei fuori di testa? Cadermi addosso in questa maniera!" Lo rimproverai, nonostante lui fosse più grande di me.
"Julia guarda che sei stata tu a trascinarmi giù mentre perdevi l'equilibrio." Mi riportò alla realtà dei fatti.
Aprii la bocca per replicare ma la richiusi subito, imbronciandomi.
"Waaaa, 귀여워! (awww, cute)" Commentò Taemin, sorridendo.
Lo ignorai per poi abbracciarlo, d'altronde era passato davvero troppo tempo dall'ultima volta che lo avevo visto.

ANNUNCIO DAVVERO IMPORTANTE
Carissimi/e lettori/lettrici,
Sono in dovere di comunicarvi che la storia è stata iscritta al concorso Wattys2019 essendo stata trovata idonea alla categoria fan fiction.
Con questo volevo ringraziarvi di cuore, perché è anche merito vostro se abbiamo raggiunto questo traguardo insieme
Vi spiegherò più avanti il metodo di votazione che penso si svolgerà verso inizio agosto e per la quale data la storia dovrà essere nel suo stato di completata.
Dall'autrice è tutto,
buona giornata raggi di sole 🌻

Faking It || Wong YukheiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora