Chapter 12

2.1K 129 10
                                    

*Julia's point of view*
"Eonnie! Non ho vestiti!" Urlai in preda alla disperazione mentre ero inginocchiata davanti alle ante del mio armadio stracolmo di capi.
"Stai scherzando? Hai almeno 18 outfit già pronti davanti a te!" Mi sgridò mia sorella.
"Non vanno bene!" Continuai, frignando.
"Ci penso io, spostati."
Mi trascinai sul letto e a gambe incrociate osservai Charlotte mentre ispezionava le possibili combinazioni dei miei abiti.
La sentii sbuffare.
"Se fai così ad ogni appuntamento con Lucas, spero che non ce ne saranno molti." Ridacchiò frustrata, prendendosi gioco di me.
Dopo qualche istante però sembrò aver trovato qualcosa nei meandri di quel piccolo spazio.
Aveva tirato fuori un vestito grigio attillato e uno scialle abbinato.

In vista del nostro primo appuntamento, il quale si sarebbe tenuto in spiaggia pensai che fosse ottimo, quindi ringraziai Lottie e mi preparai

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

In vista del nostro primo appuntamento, il quale si sarebbe tenuto in spiaggia pensai che fosse ottimo, quindi ringraziai Lottie e mi preparai.
Ma perché tutta questa agitazione?
Dopotutto era solo un'uscita con Lucas, il mio collega.
Nonostante i fatti, al posto di scervellarmi e organizzarmi per il mio debutto, stavo solamente cercando un escamotage per evitare di affrontare le mie ansie.
E qual miglior modo se non incolpare Lucas delle mie preoccupazioni?

Dopo essermi vestita, truccata e messa l'anima in pace, iniziai a prendere tutto il necessario per preparare accuratamente il picnic che avrebbe avuto luogo a breve.
Cominciai a tagliare il pane a forma triangolare per trasformarlo in un sandwich in base al suo contenuto che di tanto in tanto veniva alternato, alcune bibite, dei biscotti al cioccolato e alla vaniglia e qualche altro snack.
Una volta che fu tutto pronto feci un respiro profondo e mi feci coraggio, per poi affrontare quella che sarebbe stata un'ottima serata.
Il mio problema non era l'uscita in sé e per sé, poiché sapevo che una volta sciolta la situazione mi sarei rilassata e divertita, ma tutto quello che ci stava dietro.
La preparazione, sia fisica che morale, i miei intrippi mentali che sfornavano problemi inutili e inesistenti a destra e a manca, l'impegno nel cercare di essere perfetta.
Perché la realtà era una sola ed era proprio quella: Lucas era una persona d'oro, con un cuore buono, belle maniere, adorabili modi di fare e di pensare, imprevedibili azioni e un'apparenza mozzafiato.
Mentre io cosa rappresentavo? Me stessa.
Ammetto che la mia opinione sulla mia persona non fosse delle migliori, ma oggettivamente un ragazzo di tale qualità non me lo sarei meritata neanche se mi fossi lavata i denti con l'acqua santa tutti i giorni.
Ma le vie della vita sono tante e una di queste, sebbene frastagliata, oscura, spinosa, dolorosa e dispettosa, mi aveva condotto fino a lui.
Forse era il caso, forse il destino.
Forse semplicemente doveva andare così, dovevamo incontrarci.
Dovevamo viverci.
Nonostante tutte le mie esagerate paranoie, mi diressi senza ulteriori pensieri verso la meta precedentemente stabilita.
Haeundae Beach, sebbene Busan si trovasse abbastanza lontano da Seul non feci obiezioni poiché dopotutto la spiaggia era strepitosa e se non si vivono questo genere di cose alla mia età non si avrà più la possibilità di farlo in futuro.

Haeundae Beach, sebbene Busan si trovasse abbastanza lontano da Seul non feci obiezioni poiché dopotutto la spiaggia era strepitosa e se non si vivono questo genere di cose alla mia età non si avrà più la possibilità di farlo in futuro

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Nonostante odiassi il contatto con la sabbia, a quella spiaggia non avrei mai rinunciato.
Arrivai che era appena calato il sole, il cielo blu stava prendendo dominio sopra al mio capo.
Il mare era completamente calmo, scuro, rilassante.
Era da molto tempo che non venivo in spiaggia, non avendo molto tempo libero durante i trainings non mi era concesso.
Ma ora ero qui e me la potevo godere non solo in solitudine ma anche in compagnia di una persona affine a me.
Decisi di chiamare Lucas per sapere dove fosse e dove poterlo raggiungere.
"Jagiya, sei arrivata?"
"Si, Xuxi. Dove sei?"
"Uh, aspetta ti vedo. Continua a camminare... Ecco, ora dovresti vedermi."
Notai che il ragazzo che sventolava la mano in aria verso la mia direzione era proprio lui ed era circondato da alcuni paletti che rilasciavano una luce dolce e da atmosfera.
Mi avvicinai e notai anche una grande coperta viola stesa delicatamente sulla sabbia, senza nemmeno un granello visibile sulla sua superficie.
Mentre Lucas era lì ad aspettarmi e vi giuro, era così bello.
Aveva indosso una camicia bianca un po' sbottonata e apparentemente molto comfy, dei jeans azzurri strappati e i capelli arruffati dal leggero venticello che soffiava in quel momento.
Mi venne incontro, prese dalle mie mani il cesto con il cibo che posò delicatamente sulla coperta e in un baleno mi regalò tutta la sua assoluta attenzione.
Si avvicinò pericolosamente, mi cinse la vita per portarmi ulteriormente a sé e ad un palmo dal mio viso mi guardò negli occhi.
"Ciao." Sussurrò, sfregando il suo naso contro il mio nella maniera più bambina possibile.
"Hey." Appoggiai la mia fronte sulla sua alzandomi con le punte dei piedi.
Lui mi alzò da terra e mi posizionò in piedi sul telo viola.
Si era ricordato di quanto odiassi la sabbia.
Circondai la sua nuca con le mie mani e mentre le mie dita viaggiavano perse tra i suoi morbidi capelli lui mi avvinghiò al suo corpo.
"Beh, credo sia arrivato il momento di salutarsi." Sorrise maliziosamente.
Ci scambiammo un dolce e tenero bacio pieno di sentimenti inesplicabili a parole.
Dopo alcuni secondi ci staccammo e ci accomodammo a terra.
"E queste cosa sono?" Indicai curiosa il contenuto di una piccola box posta di fianco a lui.
"Dopo lo scoprirai." Sorrise compiaciuto.
"Allora com'è andata oggi?"
"Io e i ragazzi abbiamo provato per tutta la mattina e nel pomeriggio li ho costretti a tranquillizzarmi." Ammise totalmente in preda all'imbarazzo.
"Aigooo." Lo presi in giro, lasciandogli un leggero buffetto sulla guancia.
"Yah!" Alzò di poco la voce, nel vano tentativo di ritrovare un po' di mascolinità.
"Tu invece?"
"Niente di che." Risposi distratta guardando altrove, non volendo rivelare tutti i miei precedenti complessi.
"Si certo." Rise.
E che risata.
Intravidi Lucas aprire di poco la bocca, volendo dare voce ai suoi pensieri.
"Si, possiamo mangiare, Xuxi." Ridacchiai.
"Mi leggi nel pensiero." Ricambiò il sorriso.
Lucas aprì il cestino che avevo affettuosamente preparato e quando sistemò tutte le pietanze davanti a noi rimase colpito.
"Che succede? Qualcosa non va?" Domandai con tono preoccupato.
"Hai fatto tutto questo per me..." Rispose con una voce talmente adorabile da spedirmi direttamente all'ultimo stadio di imbarazzo.
Arrossii.
"Waaaaa Jagiya~" Si protese verso la mia direzione e mi lasciò un bacio delicato sulla fronte.
"Xuxi, io devo parlarti di una cosa."
"Dimmi tutto tesoro." Sorrise, rincuorante.
"È contro le leggi dell'agenzia tutto... questo. E io~"
Mi interruppe.
"Hai paura che se ci scoprissero cancellerebbero il tuo debutto?"
"No! Sono preoccupata per te. E se ti cacciassero dall'agenzia? So che la possibilità di licenziarci entrambi è alta, ma la tua carriera è il tuo sogno..."
"Julia- fermati."
Sul mio volto prese forma un'espressione accigliata e confusa.
"Lo sai che sei incredibile? Nonostante tu rischi molto più di me, ti preoccupi della mia posizione?" Mi accarezzò la guancia.
"Xuxi, io non voglio che tu rinunci a tutto quello per cui hai lottato solo per me." Mi appoggiai alla sua mano.
"Non succederà. Io vi avrò entrambe, chiaro? Non ti devi preoccupare di questo Julia."
Annuii fievolmente.
"Comunque credo sia meglio non dirlo neanche ai ragazzi."
Non si fida di loro?
"Sai, non vorrei che per la sbadataggine di qualcuno, ci rimettessi tu."
"Come preferisci, Xuxi."
"Tu non ti angosciare, okay? Abbiamo tutto sotto controllo."
Mi regalò un bacio a fior di labbra per tranquillizzarmi.
Dopo aver mangiato, Lucas posizionò la scatola che mi aveva precedentemente incuriosita tra di noi.
La aprì e all'interno si rivelarono delle fragole ricoperte di cioccolato.
"Le mie preferite!" Esclamai come una bambina in un negozio di caramelle.
"Lo so." Sorrise porgendomene una.
Inutile dire che dopo qualche minuto erano praticamente finite.
"È l'ultima."
Lucas fece un piccolo morso e poi mi imboccò, donandomi così la parte rimanente della fragola.
Improvvisamente si alzò e mi porse la mano.
La accettai e mi alzai, seguendolo.
Iniziammo a passeggiare sul bagnasciuga ascoltando il rilassante rumore delle onde.
"Non avrai osato." Chiesi retoricamente a Lucas, che mi aveva schizzato con l'acqua.
"No, assolutamente." Sorrise sornione, con le mani per aria.
Lo schizzai a mia volta e fu così che partì una dolce e divertente battaglia.
Cominciò ad inseguirmi e io invano mi diedi alla fuga.
In pochi secondi Lucas mi abbracciò da dietro e mi alzò leggermente facendomi svolazzare a cerchio.
Dopodiché mi girò verso di lui e al chiaro di luna mi donò il bacio più importante che io avessi mai ricevuto.

Faking It || Wong YukheiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora