NARRA JOEL
Mi alzo e sono le 9.00, mi sono dimenticato di mettere la sveglia.
Mi alzo velocemente, mi vesto, mi lavo i denti, la faccia, prendo le mie cose, saluto velocemente Maria, prendo la macchina e vado all'impresa.
Arrivato vado in sala da pranzo, preparo un caffè, una brioche e vado nel mio ufficio.
Mi siedo finisco di fare un lavoro e faccio qualche chiamata.
Oggi torna mio papà per fortuna, almeno così potrò pensare alle mie cose.
Erano le 12.00alla fine ho deciso di scrivere a Erick.
CHAT ERICK:
JOEL: Ciao Erick!
ERICK: Ciao, ti conosco?
JOEL: mi sembra di no, è possibile che mi hai già visto una volta. Anche se questo non ti interessa vero?
ERICK: Non parlo con persone che non conosco.
JOEL: Immagino, però non ti preoccupare, non sono uno stupratore, anche se lo pensi. Non sono nemmeno un sequestratore né niente di queste cose.
ERICK: Oh grazie, ora sono più tranquillo, almeno ho capito che sei un uomo... come hai il mio numero?
JOEL: Hey tranquillo piccolo, tutto a suo tempo!
ERICK: Bene addio
JOEL: Te ne vai di già? È presto
ERICK: Non hai visto che ti ho scritto ADDIO, e così sarà
JOEL: Erick non arrabbiarti, parliamo dopo
ERICK: Ne dubito
JOEL: Non dubitarne molto
Erick ha un carattere difficile ma mi piace questa cosa.
Non ho più lavoro per oggi e torno a casa, quando sono arrivato vedo che papà è tornato dal viaggio.
JOEL: "Ciao papà, come stai?"
PAPA': "Ciao Joel, bene te?"
JOEL: "Bene!"
PAPA': "Vieni, andiamo a mangiare qualcosa"
Ci sediamo a mangiare qualcosa e mi parla dei suoi affari lì dov'era stato, e mi ha raccontato che è andato molto bene ed era molto contento.
Verso sera ho parlato ancora con Erick
CHAT
JOEL: Ciao Erick! Come stai?
ERICK: Bene, cosa vuoi?
JOEL: Sono contento, sto bene anch'io. Ti sembra il caso di rispondermi così? Ti ho scritto per vedere come stai, fa male Erick.
ERICK: Ok, come ti chiami?
JOEL: Non è ancora il momento di dirtelo
ERICK: Almeno una lettera o non so, qualcosa, vorrei cambiare il nome con cui ti ho salvato.
JOEL: Come mi hai salvato?
ERICK: Sconosciuto
JOEL: Ok chiamami J
ERICK: Ok J, quanti anni hai?
JOEL: Sono molto più grande di te
ERICK: PEDOFILO
JOEL: Ehi ragazzino sono solo 6 anni più grande di te
ERICK: Hai 23 anni?
JOEL: Si
ERICK: Posso chiederti una cosa?
JOEL: Si anche se so che me lo chiederai comunque
ERICK: Come hai il mio numero? Come mi conosci? Perché mi parli?
JOEL: Wow Erick, era una sola domanda. Ok non posso rispondere alla prima domanda in questo momento, ma presto lo saprai. La seconda è ti ho visto dove lavoro e all' università (è una pista)
ERICK: Oh, non so chi sei ma lo scoprirò. E perché hai iniziato a parlarmi?
JOEL: Ti rispondo sinceramente?
ERICK: Ovvio!
JOEL: Ok, mi sei sembrato molto bello la prima volta che ti ho visto e non ho più smesso di pensarti
ERICK: CHE TIPO DI PENSIERI HAI AVUTO?
JOEL: Non ti preoccupare, niente di male ragazzino
ERICK: Non so se dovrei crederti. Se mio papà se ne accorge mi ammazza
JOEL: Non ti preoccupare Erick, non sono una brutta persona, tra non molto saprai chi sono.
ERICK: Ok, devo andare
JOEL: Ciao Erick!
Erano le 23.35, sono sceso a mangiare qualcosa, sia papà che Maria stavano dormendo. Ho messo a riscaldare il piatto e torno in camera con una bottiglia d'acqua.
Dopo aver cenato, scrivo a Richard anche se era un po' tardi.
CHAT RICHARD:
JOEL: fratello! Cosa fai?
RICHARD: Bro, sono qui con Thiago!
JOEL: Dagli un bacio! È tardi starà già dormendo. Volevo dirti che domani non verrò all'impresa, ho altre cose da fare ma se c'è qualcosa che devi darmi lascialo a Melina.
RICHARD: Si, sta già dormendo. Perfetto! Devo lasciarti qualche foglio dell'impresa "Dan"
JOEL: Ok perfetto, poi lo guarderò, grazie fratello!
RICHARD: Quindi le lascio a Meli?
JOEL: Oh Meli!
RICHARD: Smettila idiota!
JOEL: Ora che ci penso viene Chris, lasciali a lui.
RICHARD: Ok! Ci sentiamo domani
JOEL: A domani!
Ho spento il telefono e sono andato a dormire.
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JOERICK
FanfictionUna storia Joerick diversa, qui i ragazzi si conoscono in un contesto diverso. Non faccio spoiler, leggete per scoprire cosa succede!