CAPITOLO 30

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NARRA JOEL

Mi sveglio e vedo Erick che mi abbraccia, questo ragazzo è l'unico che mi fa sentire meglio anche nelle situazioni peggiori.

Mi alzo stando attento a non svegliarlo e scendo a preparare la colazione.

Sono le 9.00 dovrei lavorare ma in questo momento non riesco a concentrarmi.

ERICK: "Joel"

JOEL: "Erick, ti stavo per venire a svegliare, la colazione è pronta"

Mi sorride ma ho notato che aveva pianto, si avvicina e mi da un bacio. Ci siamo seduti ma non abbiamo detto nemmeno una parola.

ERICK: "si sa qualcosa?"

JOEL: "non molto, ora chiamo Matt per vedere cosa mi dice"

Dopo colazione Erick mi ha detto che doveva tornare a casa, i suoi genitori erano là e dovevano parlare con lui.

JOEL: "ti accompagno, ti terrò informato su qualsiasi cosa"

L'ho accompagnato a casa sua e sono tornato a casa. In quel momento è arrivato anche Chris.

CHRIS: "Joel"

JOEL: "Chris"

CHRIS: "si sa qualcosa?"

JOEL: "per ora niente di importante, devo parlare con Matt"

CHIAMATA MATT

MATT: Joel, buongiorno!

JOEL: ciao Matt, come stai?

MATT: bene, abbiamo trovato un po' più informazioni, ti ricordi Chad?

JOEL: si certo! Lui cos'ha a che vedere con tutto questo?

MATT: Dalan lavorava per lui fino a 1 settimana fa

JOEL: ora no?

MATT: no, da quello che ho trovato lo ha tradito

JOEL: mandami l'indirizzo della casa di Chadd, devo andare

MATT: vengo con te

JOEL: non preoccuparti

MATT: Joel

JOEL: va bene, domani mattina presto andiamo. Ti aspetto da me

MATT: perfetto, ci sentiamo appena avrò altre notizie

JOEL: grazie

CHRIS: "ci sono delle notizie?"

JOEL: "niente di importante, ma tranquillo domani otterremo delle informazioni che ci saranno molto utili"

Siamo in sala, in silenzio

CHRIS: "sai..."

JOEL: "cosa?"

CHRIS: "non sono arrabbiato con te"

JOEL: "se sei arrabbiato con me ti capisco"

CHRIS: "Joel, non è colpa tua, chi s'immaginava che quel maledetto sarebbe arrivato fino a questo punto"

JOEL: "Chris, ti prometto che lo salverò, anche se dovesse costarmi la vita"

Mi alzo, vado in camera mia, prendo il computer e inizio a fare delle video chiamate con le persone che mi stanno aiutando.

Sono passate ore e ancora non avevo niente in mano, nemmeno una piccola pista da seguire.

CHRIS: "Joel"

JOEL: "dimmi"

CHRIS: "ho preparato qualcosa da mangiare"

JOEL: "non voglio mangiare"

CHRIS: "Joel"

JOEL: "dimmi"

CHRIS: "ti aspetto giù per mangiare"

È sceso e ha lasciato la porta aperta per far si che anch'io scendo a mangiare. Alla fine sono sceso, mi sono seduto di fronte a lui e abbiamo mangiato. Dopo aver mangiato, per togliere dei pensieri dalla testa, mi sono messo a pulire tutto e ho preso il telefono.

CHAT ERICK

JOEL: amore, non ho ancora nessuna notizia, domani devo andare da un ragazzo, lui potrebbe aiutarmi. Di cosa volevano parlare i tuoi genitori?

ERICK: amore, sta andando tutto male per me, mi hanno detto che dobbiamo trasferirci domenica sera. Non posso andarmene con tutto quello che sta succedendo, sto troppo male, non so cosa fare. Mi ha chiamato la mamma di Zabdiel, mi ha detto che hanno fatto una denuncia e lo stanno cercando.

JOEL: piccolo, prima di domenica Zabdiel tornerà da noi sano e salvo, stanne certo. Devi stare tranquillo, tutto questo stress può farti molto male e non voglio che ti accada qualcosa. Ora vai a riposarti, domani ti scrivo appena ho notizie. Ti amo, per favore prenditi cura di te

ERICK: va bene Joey, ci sentiamo domani. Ti amo molto, anche te prenditi cura di te stesso.

Verso le 22.30, sono andato nella sala per fare un po' di esercizio e ho visto che anche Chris era là. Dopo un'ora siamo andati a farci una doccia e dormire.

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