Fashion Crises

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"Vuoi smetterla di sbuffare? Questa sarà la trentesima volta!" sbottò Niall roteando gli occhi al cielo.

"E' inutile – gli disse Calum – quando è in crisi di moda non ce n'è per nessuno" Liam ridacchiò alle parole dell'amico, scuotendo il capo, prima di tornare a prestare attenzione allo schermo del suo telefono.

"Scusate il ritardo – disse Harry, arrivando in quel momento con il fiatone – cosa mi sono perso?" continuò inarcando un sopracciglio. La camera di Luke era a dir poco un disastro, vi erano vestiti sparsi ovunque. Non riusciva nemmeno a contare quante camicie ci fossero in giro.

"Luke sta avendo un attacco isterico riguardante la moda" gli rispose semplicemente Niall, stringendosi nelle spalle.

"Sei serio? – domandò allora il riccio, cercando di trovare il biondo all'interno dell'enorme cabina armadio – A che ti servono tutti questi vestiti? Non hai qualcosa di più particolare da poter indossare?"

"Chi ha detto che i soldi non fanno la felicità non sapeva dove andare a fare shopping" urlò il biondo, sbucando in quel momento dalla cabina, e sembrava avere un diavolo per capello. Gli occhi azzurri quasi spiritati.

"Ed ecco che ci risiamo" commentò Liam con un ghigno.

"Voi non capite una mazza di moda" continuò Luke, fissandoli come se fossero delle pulci. Quando si trattava di quel campo, il biondo sembrava diventare un'altra persona. Avrebbe potuto incenerire qualcuno.

"Luckey, avrai provato almeno metà cabina. Esci a comprare qualcosa se non ti convince niente" disse a quel punto Calum. Il biondo lo fissò male, come se il suo migliore amico avesse parlato arabo.

"Sei pazzo" rispose quello. Il moro alzò un sopracciglio, tentando di non dare di matto.

"Posso sapere almeno perchè tutto questo casino?" domandò Harry incrociando le braccia al petto.

"Succede che domani è il compleanno di Michael e io non so cosa indossare" sbottò Luke. Harry aprì la bocca incredulo, ma poi la richiuse, non sapendo esattamente cosa dire in merito.

"Sono sicuro che anche con una busta addosso continuerebbe a guardare a te – fece Niall scrollando le spalle – non vedo l'esigenza di questo manicomio"

"Voi non capite – sbuffò Luke lasciandosi cadere sul suo letto – domani non devo semplicemente andare alla sua festa, devo accompagnarlo. Non posso andare lì con una stupida camicia bianca e una giacca. Devo essere . . ."

"Devi essere?" lo incitò Liam.

"Non me ne frega se questa stupida scommessa finirà male – sbottò il biondo – voglio giocarmi tutte le carte che ho. E voglio che domani lui guardi me, solo me. E non voglio che veda il ragazzino che conosce da anni e di cui non gli è mai importato niente, voglio che veda il ragazzo che sono ora, quello con cui a volte sembra lasciarsi andare" concluse, lasciando una carezza sulla testa del suo cane, che era appena balzato sul letto. Quando Calum notò il cane si lanciò su di lui senza preavviso, prendendo a coccolarlo. Uno scatto così fulmineo che gli altri si voltarono a fissarlo confusi.

"Ehm, Cal, stai bene?" lo fissò Niall. Il moro rise, ma annuì.

"Scusate, solo che amo Petunia" rispose quello continuando a coccolare il cane. Luke sorrise in direzione del suo migliore amico.

"Capisco quello che dici – disse Harry a Luke, riferendosi a ciò che aveva detto poco prima – ma Niall aveva ragione prima. Non credo che Michael possa averti chiesto di accompagnarlo e poi semplicemente ignorarti"

What A Time| Muke (Gossip Girl!AU)  #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora