"Va tutto bene, Luckey?" gli chiese Harry vedendolo assorto tra i suoi pensieri. Luke annuì distrattamente, tornando a prestare attenzione alla lezione di chimica. Il moro accanto a lui sbuffò un risolino nel vederlo così distratto.
"Luke? – lo richiamò nuovamente – Lo vedo che hai la testa da un'altra parte"
"Lo so, scusa – mormorò il biondo – è che sono un po' stanco" Harry lo vide stringersi nelle spalle, ma il riccio sapeva che non era solo stanchezza quella che aveva l'amico da parecchi giorni a quella parte. Inizialmente aveva pensato fosse scocciato dalle continue frecciatine di Calum per aver beccato lui e Michael, ma poi i giorni erano passati diventando settimane, e le settimane quasi un mese, anzi, era passato più di un mese da quella situazione imbarazzante, quindi adesso Harry escludeva che il problema fosse quello a priori. Semplicemente, non riusciva a cogliere quale fosse.
"E' ok, se c'è qualche problema, sai che puoi parlare con me" gli rispose Harry. Luke annuì scribacchiando qualcosa sul quaderno, qualcosa di cui non aveva assolutamente capito niente. Anche gli altri ragazzi erano preoccupati, ormai erano quasi due settimane che Luke si ritrovava sempre più perso e assorto nei suoi pensieri, completamente schiavo della sua stessa mente, e loro non avevano idea del perchè. Il fatto che centrasse Michael però, era ovvio a tutti.
"Lo so" gli rispose ancora Luke. Harry emise un sospiro, ormai arreso al fatto che il biondino non avrebbe aperto bocca, ma l'amico notando quel gesto si morse il labbro com'era solito fare, e alla fine posò la penna sul quaderno.
"Haz – lo richiamò, e quello alzò subito gli occhi su di lui – Dico sul serio, non è niente di che, solamente Michael" ammise in un sospiro.
"Cos'ha fatto Michael?" gli chiese allora, convinto che stavolta avrebbe parlato.
"Niente. Intendo sul serio niente. Voglio dire è strano, lo vedo e lo sento strano nei miei confronti, ma non riesco a capire perchè" sbottò alla fine. Il moro alzò un sopracciglio, cercando di fare mente locale, ma non riusciva a cogliere nulla di quello che l'amico gli stava dicendo.
"Mi sembra sempre lo stesso – gli fece presente Harry – cioè, rimane a dormire da te o viceversa, ti sta sempre intorno stuzzicandoti o imbarazzandoti, continua a venirti a prendere per matematica, non capisco cosa int. . ."
"Intendo che è diverso, Haz. Lo sento, riesco a percepirlo, come se volesse essere e sembrare sempre lo stesso, ma al contempo non lo è. Facciamo quello che abbiamo fatto finora, ma a volte lo trovo a fissarmi, così intensamente da farmi sentire in soggezione, come se tentasse di capire qualcosa, o quando facciamo . . .beh, hai capito – balbettò arrossendo – anche in quei momenti è Michael, ma allo stesso tempo sembra diverso, più attento, più dolce quasi"
"Ed è un problema? Credevo che renderlo addirittura più dolce con te fosse un punto a tuo favore, no?" domandò il moro confuso.
"Sì, ma è diverso. Ti dico che è diverso" sospirò infine il biondo.
"Luke, non è che si sta rendendo conto di provare qualcosa per te e allora si comporta così?" disse poi.
"Ci avevo pensato, sperato all'inizio, ma è stato un cambiamento improvviso, troppo" disse poi, riprendendo la penna tra le dita. Harry inarcò un sopracciglio a quelle parole.
"In che senso?"
"Nel senso che un pomeriggio ci siamo addormentati, e quando mi sono svegliato ho sentito questa differenza" mormorò scuotendo il capo. Harry si bloccò all'improvviso, facendo mente locale, no. Non era possibile. E se il giorno in questione fosse lo stesso in cui Danielle aveva parlato con Michael? Magari qualcosa in quel discorso l'aveva veramente smosso.
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What A Time| Muke (Gossip Girl!AU) #Wattys2019
Fanfiction"Chi è il biondino?" chiese Michael senza giri di parole. "Non l'hai riconosciuto?" domandò con fare divertito. Il ragazzo al centro del gruppo si voltò di scatto appena avvertì quelle voci, inchiodando gli occhi azzurri come il ghiaccio fuso nei su...