CI VEDIAMO GIU' PERCHE' HO ANCHE UN REGALO PER VOI OGGI . . .
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Flashback
13 Giugno 2014, ore 22:46
Luke emise un sospiro, mentre afferrava un filo d'erba vicino alle sue gambe incrociate e lo strappava via. Prese ad attorcigliarlo attorno al dito, così per perdere tempo. Era a casa di Calum da un paio di giorni, e quel giorno con loro c'erano anche Ashton e Michael. Le vacanze estive erano iniziate da poco più di una settimana, e mancava poco più di un mese al suo quattordicesimo compleanno. Luke non vedeva l'ora. Ashton e Calum stavano assieme da quasi due anni, praticamente da quando ne avevano dodici, e a Luke sembravano decisamente troppo sdolcinati, probabilmente lui non sarebbe mai stato così; era davvero possibile sentire il bisogno di stare incollato a qualcuno così tanto? Michael invece, beh, Luke non riusciva proprio a sopportarlo, era troppo spocchioso, si credeva dio sceso in terra e soprattutto, non faceva che stuzzicarlo tutto il tempo. L'aveva conosciuto due anni prima, quando avevano iniziato le medie, e Luke mai avrebbe creduto di non sopportare così tanto qualcuno come non sopportava quel ragazzo. Ad ogni modo, Ashton e Calum erano spariti del tutto da più di un'ora, probabilmente a pomiciare come al solito, e lui si era rifugiato nel giardino del suo migliore amico, sedendosi sul prato e aspettando che il tempo passasse. Lui non aveva ancora dato il suo primo bacio, semplicemente, si era reso conto che le ragazze non gli interessavano, e per adesso almeno, non gli era mai piaciuto nessuno in generale. La luna era alta nel cielo quella sera, un chiarore decisamente forte rispetto al solito. All'improvviso sentì dei passi alle sue spalle e si voltò, cercando di non sbuffare quando riconobbe la figura di Michael. Il ragazzo più grande si lasciò cadere accanto a lui sull'erba, e gli scoccò un'occhiata curiosa.
"Che stai facendo?" gli domandò. Nella voce traspariva una tranquillità che Luke non gli aveva mai sentito. Non nei suoi confronti almeno. I capelli di Michael erano di un biondo selvaggio, con delle sfumature blu in quel momento. Il ragazzo aveva iniziato a dire di volerseli tingere.
"Niente. E tu? Perchè sei qui? Vuoi rompermi le scatole come al solito, Clifford?" rispose il più piccolo, passandosi una mano nel ciuffo alto che portava in testa. Michael lo scrutò qualche secondo, prima di sorridergli appena. Si lasciò cadere su di lui, poggiando il capo sul suo grembo e facendo sgranare gli occhi azzurri di Luke all'inverosimile.
"Che stai facendo?" sbottò il biondino. Michael continuò a fissarlo, e a Luke parve quasi stesse fissando il mistero più grande dell'universo, perchè quegli occhi verdi erano pieni di ogni cosa.
"Mi piace il tuo ciuffo – se ne uscì poi Michael, e Luke avvertì in quel momento l'odore pungente dell'alcool. Fantastico, Michael Clifford gli si era sdraiato addosso ed era pure ubriaco – E mi piace anche il tuo piercing" continuò l'altro, toccandoglielo poi con il dito. Luke si irrigidì di botto, perchè quel contatto lo aveva freddato. Michael non gli aveva mai parlato con quel tono tranquillo, quasi divertito. Era sempre burbero e scontroso con lui.
"Mikey. . ." si lasciò scappare Luke, bloccandosi da solo. Non sapeva nemmeno lui da dove gli fosse saltato fuori quel soprannome.
"Non sei il primo a chiamarmi così – sospirò all'improvviso l'altro, tristemente, e Luke fece quasi per chiedergli chi altro lo facesse, immaginando si trattasse di Ashton, quando le parole di Michael lo fecero restare di sasso – Secondo te sono rotto, Lucas?" Luke sentì il cuore fermarsi all'improvviso e iniziare a battere in maniera diversa. Un calore mai avvertito prima gli si fece largo dentro, invadendogli il cuore e lo stomaco. Si morse il labbro di riflesso, puntando gli occhi azzurri in quelli verdi, che a causa dell'ora tarda e del buio, sembravano scuri in quel momento.
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What A Time| Muke (Gossip Girl!AU) #Wattys2019
Fanfiction"Chi è il biondino?" chiese Michael senza giri di parole. "Non l'hai riconosciuto?" domandò con fare divertito. Il ragazzo al centro del gruppo si voltò di scatto appena avvertì quelle voci, inchiodando gli occhi azzurri come il ghiaccio fuso nei su...