Luke si ritrovò ad emettere un sospiro quando la porta dell'attico di Michael si aprì davanti a lui. Il rosso indossava un semplice jeans chiaro e una maglietta bianca leggera, ed era scalzo come al solito. Michael non disse una parola mentre lo osservava entrare in casa, richiuse semplicemente la porta e lasciò che lui si addentrasse nel salone, fino a raggiungere quasi la vetrata che dava su New York. Luke si voltò a guardarlo, le braccia incrociate al petto che mettevano in risalto i muscoli tesi, con quei tatuaggi che lo facevano impazzire. E ancora una volta, si rese conto che non esisteva una singola cosa di Michael Clifford che lui non amava.
"Pensavo non saresti venuto" disse Michael spezzando il silenzio che si era creato attorno a loro. Sembrava quasi che la stessa New York avesse deciso di tacere proprio in quel momento. L'orologio sulla parete segnava le dieci di sera.
"Ti ho fatto una promessa – rispose Luke pacatamente – Ti ho promesso che sarei sempre corso da te, e io le mantengo le promesse, Michael" Il rosso deglutì leggermente a quelle parole, ma distolse appena lo sguardo.
"Te l'ho detto anche stamattina, non voglio obbligarti a stare con me o a mantenere una promessa se non ci credi" rimbeccò. Luke si morse il labbro scuotendo il capo violentemente.
"Come puoi pensare che io non voglia stare con te? Ti sei rincretinito all'improvviso? Stai dicendo sul serio, Michael? Perchè se è uno scherzo non è dive. . "
"Ti sembra la faccia di uno che scherza? – Urlò quasi il rosso facendolo indietreggiare appena – Dici che vuoi me, che mi ami, ma poi. . .prendi decisioni escludendomi. Decisioni importanti sul futuro, non su qualcosa di stupido"
"Non l'ho fatto di proposito, Michael. Credevo avessi capito che voglio che tu insegua il tuo sogno, ma ho sbagliato. Hai ragione e sono uno stupido, un idiota chiamami come vuoi – gli disse il più piccolo avvicinandosi appena – Ho dimenticato un particolare importante, ho dimenticato che non sono più da solo adesso, che siamo in due e che dobbiamo decidere le cose assieme"
"Sembra che tu l'abbia scordato troppo facilmente per essere uno che non ha fatto altro che volermi per anni" commentò quasi isterico il rosso arruffandosi i capelli. Luke sentì il cuore strimpellare dolorosamente quando quello gli disse quelle parole.
"Non puoi dirmi questo – tremò appena il biondo – Lo sai quanto ti amo. Voglio solo che tu non rinunci al tuo sogno per. . ."
"Per te – finì Michael per lui – E questo non ti dice niente? Non ti dice che magari ti ritengo più importante di qualsiasi altra cosa?"
"Michael, io non. . .non sto dicendo che questo non mi fa felice, anzi, mi fa così tanto felice che quasi mi fa male perchè per me è la stessa cosa, ma . . .non è giusto rinunciare a un sogno per un'altra persona" cercò di spiegargli Luke, addolcendosi subito dopo che Michael gli aveva detto quelle parole. Lo capiva, anche lui lo amava così tanto che avrebbe rinunciato a qualsiasi cosa, ma potevano averle entrambe, perchè il rosso sembrava così ostinato?
"Non cambia il fatto che hai preferito dare per scontato ciò che pensassi – rispose amareggiato l'altro – Ti sto dando tutto di me, ogni cosa. Tutto quello che non avrei mai potuto dare a qualcuno che non sia tu"
"Anch'io ti ho dato ogni cosa di me, Mikey" sussurrò il più piccolo avvicinandosi a lui e mettendoglisi davanti. Gli occhi verdi si intrecciarono finalmente con i suoi, e lo sguardo si addolcì appena.
"Avevamo detto che ne avremmo parlato" disse il rosso.
"Lo so, e sono stupido, ma ho pensato che fosse giusto così. . E mi dispiace, ma non cambio idea, Mikey. Tu hai sempre sognato Harvard, è il tuo sogno ed è giusto che tu lo insegua" sospirò Luke portando le mani a incorniciare quel viso bellissimo che gli riempiva il cuore ogni secondo che passava a guardarlo. Michael gli afferrò i polsi, stringendo appena la presa e piantando gli occhi verdi in quelli azzurri.
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What A Time| Muke (Gossip Girl!AU) #Wattys2019
Fanfiction"Chi è il biondino?" chiese Michael senza giri di parole. "Non l'hai riconosciuto?" domandò con fare divertito. Il ragazzo al centro del gruppo si voltò di scatto appena avvertì quelle voci, inchiodando gli occhi azzurri come il ghiaccio fuso nei su...