ᴛ ᴡ ᴇ ɴ ᴛ ɪ ᴇ ᴛ ʜ

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Jimin era rannicchiato su una panchina nella parte più remota del parco della scuola, a fissare per terra l'erba scossa dalle piccole folate di vento che quel giorno soffiava su Seoul.
Aveva smesso di piangere qualche ora prima, dopo che Taehyung lo aveva coccolato un pochino, facendolo calmare, nonostante anche adesso fosse a pezzi.

Ad un tratto, nella sua visuale comparvero due scarpe bianche e il sole venne oscurato.
Ebbe paura ad alzare il viso, perlomeno fino a quando qualcos'altro comparì davanti ai suoi occhi.

Un fiore.

Jimin tirò su la testa e non riuscì bene a vedere in faccia chi fosse, ma prese il fiore dopo averlo fissato per un po', vedendo poi l'altro correre via, senza nemmeno salutarlo.

Il tulipano giallo che ora teneva in mano, aveva uno splendido colore acceso, mentre al suo interno era nascosto un foglietto arrotolato circolarmente, che lui subito tirò fuori, poggiando con delicatezza il fiore sul proprio grembo.

"Ho sentito solo poco fa cosa è successo ieri tra Hobi e te, e volevo dirti, cioè scriverti che mi dispiace.
Ho sentito il tuo amico dire che hai pianto tutto stanotte, che non hai dormito, e questo mi ha fatto male.
Insomma, io non so cosa sia preso a Hoseok, ma ti giuro Jimin che non ho mai detto né pensato una singola parola di quello che lui ti ha detto.
Non sei un peso, né un problema, né mi fai stare male.
Il punto di tutta la questione sono io, ma questa è un'altra faccenda.
Vedi, Jimin, non so se riuscirò a convincerti, ma la colpa è solo mia, non so se mai questo ti sarà chiaro, visto che attualmente non ti sarebbe possibile capire il perché.

Volevo scusarmi per essere scappato ieri, ma non era per te, ma per me.
Volevo scusarmi per quello che ti ha detto Hobi.
Volevo scusarmi per le lacrime che hai ingiustamente versato, spero tu possa presto smettere di sentirti così, perché non vale la pena che una persona così dolce come te soffra per un capriccio del mio amico.

Ps. La tua voce è bellissima, sono rimasto colpito da come possa essere delicata e angelica, mi piacerebbe ascoltarti di nuovo qualche volta, ma non so se sarà possibile.

Yoongi~

Finí di leggere tutta la lettera, scritta forse un po' troppo piccolo e con una calligrafia tremante ma piacevole ugualmente alla vista, e un sorriso si fece strada sul suo viso stanco.
Allora era tutta una bugia, il più grande non ce l'aveva con lui, e cosa più bella, lo aveva definito dolce e con una voce angelica.
Prese il fiore e la lettera e corse da Taehyung, doveva assolutamente sapere cosa era successo.

"Ti prometto, che farò miei i tuoi sorrisi hyung"

A silent noise » pjm.mygDove le storie prendono vita. Scoprilo ora