ғ ᴏ ᴜ ʀ ᴛ ʜ

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Jimin tornò nel suo appartamento piuttosto stanco, era rimasto in biblioteca fino a tardi e non aveva smesso di studiare nemmeno per concedersi una breve pausa.

Girò la chiave nella serratura, mormorando un "sono tornato", prima di ritrovarsi fra le braccia la figura slanciata di un ragazzo dai capelli castani chiaro.

❝Tae scollati per piacere❞
sospirò l'altro, gettando lo zaino dall'altro lato della stanza, sdraiandosi sul divano e urlando nel cuscino.

❝Chim? Che è successo? Come mai sembri un assatanato?❞

Questa battuta procurò al minore uno sguardo di fuoco, ma subito dopo un lunghissimo sbuffo.
❝È successo un disastro. Stavo fissando Yoongi come mio solito, ma a un certo punto si è girato verso di me e ha avuto un attacco di panico. Mi stava letteralmente supplicando con lo sguardo di smetterla...poi mentre andavo in biblioteca ho incontrato il suo amichetto e mi ha seriamente proibito di smetterla di guardarlo, che avevo già combinato il finimondo oggi❞

Taehyung guardò il suo amico con un'espressione paterna, sapeva della sua grande cotta per il ragazzo, e sapeva quanti sforzi aveva provato a fare per parlargli, ma senza successo.

❝Io non credo sia colpa tua Jimin...insomma, non lo hai mica minacciato di morte❞

Il biondo annuì.
❝Lo so, però non capisco perché sia andato così tanto nel panico...sono così brutto?❞

Uno scappellotto in pieno collo lo fece sussultare.
❝Osa ridirlo e vedi come ti concio!❞ esclamò l'altro, sedendosi accanto a lui.

❝Ti aiuterò io, ormai è venuto il momento di darti una spinta.
Ci penso io, va bene Chim?❞

❝Se credi possa funzionare...❞

Nel frattempo, Yoongi e Hoseok erano appena rientrati nel loro appartamento, in silenzio.
In realtà, il rosso non aveva proferito parola, nemmeno una, perché aveva notato lo sguardo pensieroso del suo amico, e aveva preferito lasciarlo in pace.

❝Yoongi, cosa vuoi da mangiare?❞
chiese, raggiungendolo in salotto.

❝Eh? Ah sì...non lo so, scegli tu, a me va bene tutto Hobi❞
rispose, mettendo da parte il blocco per la musica.

❝Certo, va bene...posso sapere cosa ti rende così poco loquace con me oggi? A cosa stai pensando?❞

Yoongi lo guardò dal basso, scuotendo lievemente la testa.
❝Era la nuova melodia, ne avevo una in testa e volevo solo evitare di dimenticarmela, stai tranquillo Hobi❞

L'altro annuì, sussurrando un "va bene", tornando verso la cucina.

In realtà, qualcosa lo aveva davvero, c'era un motivo se non era riuscito a concentrarsi sul suo amico oggi.
Ma non era un "cosa" che aveva occupato la sua mente, bensì un "chi", e quel "chi" aveva pure un nome.

Park Jimin.

A silent noise » pjm.mygDove le storie prendono vita. Scoprilo ora