ᴛᴡᴇɴᴛʏsᴇᴠᴇɴᴛʜ

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❝Yoongi-hyung!❞
Esclamò Hoseok vedendolo tornare al dormitorio.
❝Che fine avevi fatto? Ti ho aspettato tutto il tempo!❞

Yoongi abbozzò un piccolo sorriso che scaldò il cuore dell'altro, era impressionante quanto poco ci mettesse ad emozionarsi con una sua sola insignificante espressione facciale.

❝Scusa Hobi, ero da Jin, ho...tentato di riallacciare i rapporti❞
Annuì piuttosto convinto della sua bugia, raggiungendolo sul divano.

In modo fulmineo, le braccia dell'altro catturarono il suo corpo minuto, stringendolo forte, e il mento si posò con delicatezza sulla sua spalla, rimanendo in quella comoda posizione.

❝Stasera guardiamo un film? Ne ho preso uno dalla biblioteca, niente di violento o pauroso, una commedia, giusto per rissollevarti il morale.
Mi sembri stressato negli ultimi tempi❞

❝Certo, quello che vuoi❞
Annuì, avvertendo immediatamente dopo una vibrazione nella tasca della felpa.

I suoi occhi si illuminarono e uno scintillio di trepidazione si fece spazio in lui, con mani tremanti prese il cellulare e subito lo accese, nella speranza di vedere scritto il nome "Jiminie" sullo schermo.

Ma il sorriso svanì dal suo viso, era semplicemente un annuncio di Twitter, ma nemmeno gli importava più di tanto.
Invece, e di ciò si sorprese, si accorse di come avesse cambiato umore così velocemente con il solo pensiero di poter ricevere un messaggio dal ragazzo più piccolo.

Allora si chiese se davvero, in fondo, per lui non provasse qualcosa, interesse perlomeno, visto che lui stesso si era sorpreso nel vedere come si fosse sforzato di parlare e di cercare consiglio da Seokjin per la questione dell'uscita con Jimin.

Insomma, a lui sarebbe piaciuto davvero andare al cinema con lui, o magari fare una passeggiata all'aria aperta, fermarsi in quel locale tanto carino che vendeva bubble tea, di cui lui era assolutamente innamorato.
O magari gli sarebbe piaciuto sedersi su un muretto e ascoltarlo cantare, la mano piccola e delicata di Jimin stretta nella sua, beandosi di come il suo pollice potesse avvertire la morbidezza della sua pelle perfetta.
Magari vederlo sorridere per una sua piccola gaffe, ma tanto basterebbe, perché aveva notato come gli occhi dal taglio felino del minore si riducessero a due mezzelune adorabili, con le guance piene rialzate e quelle labbra soffici (perlomeno lui così le immaginava) piegarsi in un espressione di allegria contagiosa.

Certo che quel biondino tutto contentezza lo aveva proprio rapito, mai nella sua vita si era soffermato così tanto a guardare una persona, a studiarla in ogni suo minimo movimento o ad apprezzare anche il più piccolo dettaglio di lui.

Yoongi di certo non era bravo con le parole e nemmeno si lasciava sfuggire una "A" in pubblico, ma osservare e registrare gli riusciva molto bene.

E aveva capito, che nonostante volesse un bene dell'anima ad Hoseok, non poteva rimanere a vita con lui.
E se l'idea di lasciarsi un po' andare lo spaventava, forse avrebbe fatto meglio a farlo, almeno provarci, anche poco per volta ma forse aprirsi con Jimin non sarebbe stato così tragico.

❝Vado a mettere in carica il telefono e torno❞
Annunciò, correndo in camera sua e afferrando al volo il proprio caricabatterie.

E nella penombra del tramonto lo vide, quel fiore tanto bello che il più piccolo gli aveva regalato.
Si avvicinó ad esso ed il gesto di carezzare con dolcezza i petali delicati gli venne spontaneo nel pensare a lui, a quel ragazzo che lo aveva catturato.

"Se mi sono spinto così tanto da lasciargli anche il mio numero, questo non può che essere un segno del destino.
Che io debba davvero provare a incontrarmi con lui, da soli, e senza timore?"

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Forse tra poco pubblico anche il
ventotto, credo proprio di farlo, assieme a "Capture my soul" e
forse un capitolo del libro della Yoonmin♡

A silent noise » pjm.mygDove le storie prendono vita. Scoprilo ora