❝Cosa stracazzo ci fai tu con in braccio Yoongi, eh Park?❞
Immediatamente, sia il biondo che il ragazzo più grande si voltarono di scatto verso la voce infuriata di Hoseok, in piedi davanti a loro.
Le unghie che premevano con forza nel legno della porta, la mascella serrata e gli occhi puntati contri i due giovani, lasciavano abbondantemente trasparire quanto quella scena lo avesse disgustato.
Jimin si ricordava benissimo le sue parole quel giorno, che lo avevano avvertito su cosa sarebbe capitato se li avesse visti ancora assieme, e ancora l'immagine del suo viso rigato di lacrime poteva tranquillamente apparire davanti ai suoi occhi come se fosse stato allo specchio.
Avrebbe decisamente preferito evitare una sfuriata, o peggio, una rissa con il rosso, soprattutto perché con lui in quel momento c'era Yoongi, ma se fosse stato necessario avrebbe fatto a botte.Yoongi, dal canto suo, guardava Hoseok con un misto di tristezza e paura, paura perché in quel modo non lo aveva mai visto, né tantomeno si era mai permesso di dire parole di quel genere davanti a lui.
Provò a parlare, ma fu totalmente inutile, perché la voce di Jimin, così delicata e dolce per le sue orecchie, lo precedettero.❝Non è come credi-❞
❝Non è come credo?❞
Sbraitò a quel punto il giovane.
❝Quindi non è una sorta di tresca riuscita malissimo?❞Entrambi i giovani sgranarono gli occhi e subito il minore si precipitò a spiegare.
Ora, una parte di lui avrebbe voluto tantissimo che la loro fosse stata davvero una fuga per amore, ma per forza di cose, ancora non poteva essere così e non sapeva nemmeno se lo sarebbe mai stato e, soprattutto, per il bene di Yoongi, era meglio spiegare subito tutto quanto.❝Per piacere non urlare, lo vedi che lo spaventi?❞
Alle parole dure di Jimin, Hoseok volse lo sguardo verso il suo migliore amico, rannicchiato spudoratamente contro il petto del biondo, in cerca di conforto.
Si sciolse a quella vista e si sentì profondamente in colpa, ma non per questo, meno arrabbiato.
Puntò nuovamente gli occhi in quelli eleganti di Jimin e lo lasciò andare avanti, anche se, visibilmente ancora con la voglia di prenderlo a ceffoni fino a farlo ammutolire.
E per quanto crudi fossero i suoi pensieri, sono i pensieri spontanei che balenano in testa proprio quando la persona che più amiamo, si trova più al sicuro con un altro, nonché acerrimo nemico, piuttosto che con noi.❝È stato picchiato dai ragazzi più grandi, l'ho visto e sono corso a chiamare aiuto.
L'ho portato allora in infermeria e così abbiamo ritardato...il suo telefono è scarico e non ha potuto avvisarti❞Hoseok guardò Yoongi alla disperata ricerca di una conferma che quello che il biondo avesse detto era solo la verità e non una mera invenzione della sua spiccata fantasia.
E così, gli occhietti piccini di Yoongi si alzarono per incontrare quelli del suo migliore amico; sul suo viso, ancora nettamente spaventato, si fece strada un sorriso piccolo e dolce che intenerì lo sguardo duro del rosso.❝Mi dispiace Hobi, v-volevo avvertirti❞
❝Non fa niente, ora vieni dentro...io intanto ringrazio Jimin...tu vai a sederti sul divano, la cena è pronta❞
Il maggiore venne fatto scendere dalle braccia di Jimin e subito il rosso stampò un dolce bacio tra i capelli profumati del ragazzo, che corse dentro casa, solo dopo aver lanciato una piccola occhiata al biondo accompagnata da un sorriso e da un tenero rossore sulle sue guance candide.
Ma fu quando Yoongi sparì dalla vista di Jimin, che la porta fu chiusa dietro le spalle di Hoseok, che le parole
"io intanto ringrazio Jimin" si proiettarono davanti a lui con una chiarezza spaventosa.
La figura del rosso si fece più vicina e si posizionò proprio davanti al minore.❝Ascolta Park, ti avevo già avvertito una volta. Stavolta ci passo sopra, visto che Yoon si è fatto male.
Ma sai...ho notato che non riesci a fare a meno di ficcarti sempre in mezzo in qualunque nostra interazione, e non ho potuto inoltre fare a meno di notare, che tu sei palesemente innamorato di lui.
Forse lui è troppo ingenuo per capirlo, ma io no❞Il suo tono si fece gelido e Jimin trasalì alle sue parole: quel "ma io no" detto con quello sguardo non sembrava promettere nulla di buono e lui non aveva per niente voglia di picchiarsi con lui.
❝Senti Hoseok io-❞
Ma lui rise.
❝È inutile che fai l'angioletto con me, adesso ti spiego come stanno le cose:
io e Yoongi siamo amici da anni, dormiamo insieme molte volte e siamo sempre a scambiarci coccole di vario genere, tu in tutto questo non c'entri niente, stanne alla larga, lui non è per te e basta. È destino che io sia suo e lui mio, fine della questione nanerottolo ossigenato❞Ma Jimin era un tipo orgoglioso e quelle parole lo fecero imbestialire.
Come si permetteva lui di impartire a Yoongi cosa dovesse fare e cosa no?
Per cui, mise su il suo più bel sorriso ricco di vanità e posò una mano sul fianco, assumendo una posa superba.❝Sai Hobie❞
Pronunciò con ironia e sarcasmo, ricalcando il nomignolo che spesso usava il maggiore, facendo schioccare le labbra piene in un sorrisino tutto convinto.
❝Io fossi in te comincerei ad aver paura di me...Yoongi oggi mi ha parlato.
E non una parola, frasi intere proprio.
Eppure non ci conosciamo, voi sì, non credi che forse sarebbe l'ora di preoccuparsi seriamente di venir sostituito da qualcuno in cui vede davvero qualcosa, fosse anche questo nanerottolo ossigenato a cui lui ha rivolto la parole tutto tranquillo?❞Fece un piccolo ghigno che sbalordì Hoseok, mentre girava sui tacchi e si allontanava dalla sua vista, lasciandolo senza parole.
Yoongi aveva parlato di sua spontanea volontà con qualcuno che non fossero i suoi amici?
E con una rapidità inaspettata?La paura cominciò a farsi strada in lui e le sue dita si chiusero in due pugni rigidamente tenuti lungo i fianchi.
Non avrebbe mai perso Yoongi per uno stupido ragazzo di turno, era destino il loro, non quello di Jimin.
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A silent noise » pjm.myg
Fanfic[ⁱⁿ ᶜᵒʳˢᵒ] Dove Yoongi non riesce a parlare, ma per Jimin la sua voce è la melodia più bella. Minga [pjm.myg] Boy x boy Fluff (+ little smut) Don't like? Don't read