ᴇ ɪ ɢ ʜ ᴛ ᴇ ᴇ ɴ ᴛ ʜ

155 31 5
                                    

❝Ti farò seriamente pentire di ciò che hai fatto❞

L'espressione di Jimin si piegò in una smorfia disperata, cercando in tutti i modi di vederlo scomparire dalla sua vista.

❝Ti prego...l-lasciami in pace, non ho fatto niente❞

❝Niente?❞

Urlò a quel punto.

❝Non hai fatto niente? Yoongi era chiuso in un cazzo di bagno a piangere, con un attacco di panico addosso, e tu questo lo chiami niente?❞

Jimin si fece piccolo piccolo, figurandosi il maggiore in quello stato, mentre il suo cuoricino cominciava a spezzarsi e le lacrime riprendevano a scendere.

❝Tu devi stargli lontano intesi? Non ti devi permettere di avvicinarti a lui nemmeno per sbaglio Park.
Lui non ti vuole, non vuole avere un problema come te in mezzo ai piedi, lo fai solo soffrire, lo metti a disagio, gli fai avere crisi, lui non ti sopporta, è chiaro questo?❞
Urlò ancora.

❝Ti è chiaro?❞
Sbraitò, non ricevendo risposta da lui.

❝C-Chiarissimo❞
Si affrettò a borbottare, con le mani davanti al viso per paura che lo picchiasse, mentre il suo corpo veniva continuamente scosso da singhiozzi e i gemiti del pianto erano inarrestabili.

❝Lui non ti vuole, ti odia per quello che gli stai facendo, ma è troppo buono per venirtelo a dire, quindi lo faccio io❞

E qui sorrise, passando oltre a lui.

❝Quindi vedi di stargli alla larga❞
E detto ciò se ne andò.

Jimin rimase ad occhi spalancati per una decina di secondi, prima di buttarsi sulla porta di casa con impeto, aprendola di scatto e gettandosi sul divano a piangere come un disperato.
Urlò, con il viso premuto nel cuscino per la paura che aveva avuto, per le parole da lui dette, per l'odio con il quale gli aveva urlato contro, per quelle frasi che, a detta sua, erano della sue ormai datata cotta.

Taehyung lo trovò così, con il viso arrossato, accaldato, le lacrime che avevano appiccicato i capelli sulla sua fronte, le labbra ridotte a un accumulo di taglietti per i morsi che aveva dato, nel tentativo vano di placarsi.

❝J-Jimin...Jimin amico mio che succede?❞

E non ci volle molto per fargli vuotare il sacco, per vederlo accasciarsi su di lui con facilità.
Jimin era fragile, sensibile e così dolce con tutti che le parole di odio lo uccidevano.
Lui, che aveva passato momenti da vittima di bullismo e che sembrava essersene liberato, ma che ora si ritrovava a pensare a quanto fosse inutile lui e quanto fosse inutile la sua esistenza, che faceva solo del male ad altri.

I ricordi lo avevano assalito, e non ci volle molto perché nella sua mente le parole di odio dei suoi bulli si fondessero con quelle maligne di Hoseok.

❝Jimin❞

Esordì, accarezzanadogli il viso.

❝Ascoltami, non credere a Jung, d'accordo?
Io non credo Yoongi abbia davvero detto quelle parole, insomma, quello svitato tra i due mi sembra il suo amico.
Si sistemerà tutto, promesso❞

Si fece abbracciare ancora e più volte fu sul punto di piangere di nuovo, e così come molte volte finì per cedere alla tentazione, altre riuscì a farsi forza e a placarsi.

Rimase così, fino a che non si addormentò sulla sua spalla

A silent noise » pjm.mygDove le storie prendono vita. Scoprilo ora