chapter twenty-five

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Scorpius's pov

«Rose, per favore, vattene.» dico brusco chiudendo il libro.

«Andarmene?! Ti ho appena trovato, dopo aver setacciato metà Hogwarts e dovrei andarmene?!»

«Mi stavi cercando?»

«Sai, la gente va a scuola di solito e il professor Binnis mi ha chiesto di cercarti per chiederti un favore.» si siede di fianco a me guardando il lago, con la brezza primaverile che le fa ondeggiare i capelli. La guardo scettico, non conoscendo la richiesta.

«Che cosa vuole da me?»

«Vuole che tu mi dia ripetizioni di storia della magia.»

«Cosa?!»

«Barbie, mi serve veramente il tuo aiuto!» la guardo cercando di valutare la situazione.

«Non ci penso minimamente.»

«Ti prego Scorp!»

«Cioè io dovrei passare tutti i sabati mattina con te?!» esclamo con tono finto schifato.

È un sogno per me!

«Ti preeeeeeego!» mi guarda con i suoi occhioni azzurri oceano. Ho paura che questo mi possa portare solo ulteriore male, ma nel frattempo potrei passare del tempo con lei.

«Va bene. Ti darò una mano.»

«Siiiiii.» presa da un momento di euforia, mi abbraccia allontanandosi poi immediatamente.

Si alza e inizia a saltellare allegra verso il castello.

«Ci troviamo domani mattina in biblioteca.»

«Non troppo presto!» urla mentre corre via velocemente, accompagnata dalle sue risate.

Anche quando si comporta in modo infantile è bellissima.

***

«Quindi, ripetimi che cosa scrisse la confederazione nel 1692.» le chiedo guardando il tomo che ho davanti.

«Ehm... 1692, la Confederazione scrisse lo Statuto Internazionale per la segretezza magica.»

«Brava! Stai facendo passi avanti.»

«Lo so!» inizia a ridacchiare, arricciando il naso. È adorabile.

«Credo che per oggi abbiamo finito.» abbiamo passato più di tre ore in questa biblioteca polverosa.

«Va bene, lasciami solo prendere il libro sullo scaffale...» si allunga verso la mensola e prende uno spesso libro che le scivola dalle dita, cominciando la sua gloriosa caduta sulla capoccia rossa di Rose.

«Rose!» mi paro davanti a lei afferrando il libro prima che si schianti sulla sua testa.

Ci fissiamo per un secondo alla distanza di pochi centrimetri.

Le lentiggini si stagliano sulla sua pelle chiara e lattea, gli occhi color blu spiccano come zaffiri in contrasto con i suoi capelli color carota. Non mi stancherò mai di dirlo: è stupenda.

«Ehm... grazie.» dice timida mentre le sue guance si tingono di rosso.

Scuoto la testa, ritornando alla normalità, e le porgo il tomo di "storia della magia 6/7 anno".

«Ora possiamo andare a mangiare?» chiede più rilassata... la solita vecchia Weasley.

Entrambi ci mettiamo a ridere e ci incamminiamo, fianco a fianco, verso la Sala Grande.

kiss from a rose || scoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora