chapter thirty-three

3.2K 135 37
                                    

Rose's pov

Il sole mattiniero decide di puntare esattamente sulla mia faccia e di svegliarmi in modo poco piacevole. Se fosse una persona credo che gli avrei già lanciato una maledizione senza perdono o semplicemente un'Avada Kedavra.

Sarebbe rilassante risvegliarsi almeno per l'ultimo giorno con il cinguettio degli uccellini e il rumore delle onde del lago Nero che si infrangono sulla spiaggia.

«Come ha fatto a starmi tutto nel baule quando siamo arrivati?!» poi ricordo di far parte del clan Weasley-Potter e che tutto questo rimarrà per sempre un sogno irrealizzabile.

Roxanne prende a mazzate, intendo letteralmente a mazzate, il suo baule con credo una mazza da battitore. Non mi faccio neanche più domande rispetto a dove trova tutte queste armi contundenti.

Credo che il momento più brutto di tutto l'anno, escludendo il giorno della verifica di pozioni, sia l'ultimo giorno di scuola. Vedere i letti tutti ordinati, la camera ormai vuota, i bauli pronti per essere caricati sulle carrozze, niente più vestiti e cioccorane sotto i materassi...tutte queste cose mi mettono tristezza, o almeno lo farebbero.

Il fatto è che il mio dormitorio non è affatto così: trovo che ci siano più vestiti, persone e cibo sparso oggi rispetto a tutto il resto dell'anno.

«Rosie potresti togliere il tuo culo da balena da sopra il mio vestito?„

«Io non ho un culo da balena!» biascico con la voce ancora impastata dal sonno mentre Dom mi punta con i suoi occhi zaffiro.

Rotolo giù dal letto ritrovandomi con la faccia spiaccicata sul tappeto.

«Rosellina, potresti cortesemente toglierti dai coglioni e andare a fare colazione?!» Roxy mi rivolge un sorriso angelico e io decido, molto saggiamente, di andarmene da quella gabbia di matte.

Mi dirigo a passo spedito verso la Sala Grande con addosso le mie comodissime sneakers, shorts e maglietta. Verso l'ora di pranzo dovrebbe partire l'Hogwarts Express che ci riporterà a casa. Devo ammetterlo: questo posto mi mancherà anche se lo rivedrò già a settembre.

«Cuginetta, perché vai così tanto di fretta?» vengo avvolta dalle muscolose braccia di Fred, da una parte, e James dall'altra.

«Ho semplicemente fame.» i due si scambiano un occhiata malandrina e poi tornano a guardare la sottoscritta.

«Se lo dici tu.» dicono all'unisono.

«E voi siete contenti di lasciare questa scuola una volta per tutte?»

«Ahh, credo che non saremo mai del tutto pronti per lasciare questo posto, ma sopratutto credo che non lo sia la nostra cara e vecchia Minnie.„

«Non cambierete mai.» mi batto una mano sulla fronte sospirando.

«Spero proprio di no per te. Ora, se non ti dispiace, ti dobbiamo lasciare.» mi stampano entrambi un bacio sulla guancia e si dirigono verso la chioma bluetta che si staglia perfettamente in mezzo alla folla nel corridoio.

«Buongiorno.» la mia vita viene circondata da due braccia possenti che spingono la mia schiena contro il suo petto.

«Ciao Scorp.» gli stampo un bacio sulla guancia.

Con una mossa mi gira in modo da ritrovarci faccia a faccia.

«Ti sembra il modo di darmi il buongiorno?» mi stringe a se e io appoggio le mie labbra contro le sue in un bacio a stampo.

kiss from a rose || scoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora