chapter sixteen

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Mi stiracchio distendendo tutte le mie ossa che si sono compresse durante la notte. Mi accorgo di essere ancora vestita come ieri, improvvisamente le immagini della sera mi tornano in mente. Però, quando mi alzo, vedo cadere la busta delle foto fatte dal Platinato che stavo guardando prima di iniziare a seguirlo e l'album con un po' di bava della sottoscritta sopra.

Il che è molto sconcertante perché vuol dire che io non mi sono mossa da questo letto.

IO NON MI SONO MOSSA DA QUESTO FOTTUTISSIMO LETTO!

Questo vuol dire che tutto quello che è accaduto ieri sera non è realmente accaduto.

Era tutto un sogno! Oh santissimo Godric...

Corro nella camera di mio cugino in cui trovo solo Platinette che legge un libro.

Da quando sa leggere?!

«Tira fuori la tua fotocamera.» la sua faccia è leggermente sconvolta e credo che lo sarei anche io se un pazzo entrasse in camera mia urlando e minacciandomi.

«SUBITO

«Ok ok!» il biondo tinto si alza dal suo letto e arrossisco un po'.

Porta solo i pantaloni del pigiama mentre il suo busto da dio greco e modello è lasciato completamente scoperto. Non è la prima volta che lo vedo senza maglietta (preciso che io vivo praticamente nel dormitorio di mio cugino), ma mi da sempre un effetto strano.

Fa un ghigno pervertito quando mi vede dello stesso colore dei miei capelli.

«Ti piace quello che vedi?»

«Poche parole furetto.»

«Eccola.» Malfoy mi porge la macchina fotografica mentre si stropiccia i suoi meravigliosi occhi... volevo dire, mentre si stropiccia i suoi occhi perfettamente normali.

Controllo tra le foto e quella degli scoiattoli non c'è.

Come pensavo. Non c'è stato nessun bacio tra di noi.

Ho capito che faccio sogni su modelli che ballano la lap dance (è capitato solo qualche volta) ma questo è veramente troppo!

***

31 dicembre, capodanno

«Benvenute mie signore!» Lys apre la porta della sua baita facendoci entrare. Grazie la cielo, perché qui fuori stavo congelando.

«Buon Capodanno!» Lorcan prende i nostri cappotti e li porta in una stanza lì vicino.

«Benvenute alla festa!» attraversiamo l'entrata accompagnati da Lysander che tiene sottobraccio la sua Lily.

Il profumo di alcool mi arriva dritto alle narici e la musica invade le mie orecchie rendendomi parzialmente sorda. I miei amici e parenti si disperdono mentre io mi avvicino alla parte più interessante e importante della festa: il bar.

«Posso offrirti qualcosa?»

Jason Baston, settimo anno. Per dirla tutta un maniaco che cerca di uscire con me dall'inizio dell'anno.

Che ci volete fare? Sono troppo favolosa.

«Salve Jason!» il sorriso che in questo momento sto sfoggiando non deve proprio sembrare un sorriso a giudicare dalla sua faccia confusa.

«Due whisky incendiari per favore.» il bar-man ci porge i due bicchierini e io ne afferro uno.

«Alla salute!» esclamo per poi mandare giù in un sorso lo shot.

kiss from a rose || scoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora