§ 34 §

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Harry si sedette sul letto, ammirando semplicemente la bellezza di Louis mentre dormiva. Pensava a cosa gli avrebbe detto quando si sarebbe svegliato; non gli venne in mente niente che valesse l'attenzione di Louis. Presto, il più piccolo cominciò a muoversi sul letto, finché alla fine, aprì i suoi bellissimi occhi blu.

Harry sospirò, sopraffatto dai suoi zigomi pronunciati e le sue lunghe ciglia. "Lou..." disse dolcemente, come se Louis fosse una fragile bambolina.

"Ha-Harry?"

"Sì piccolo, sono io," disse Harry con un tono pieno di sensi di colpa. Il twink tirò su col naso prima di dichiarare con voce piccola "Sei stato davvero cattivo Hazza."

Lui si accigliò, prima di spostare Louis sulle sue gambe; il più piccolo non resistette al suo tocco, lasciando che il suo corpo diventasse malleabile.

"Davvero-Davvero non-non vuoi essere il mio ragazzo?" Il piccolo broncio di Louis fu abbastanza per far spezzare il cuore di Harry.

"Cazzo no piccolo. Aspetta! Cioè sì... Ahhh non riesco a dire una cosa che sia giusta. Volevo essere io quello a chiedertelo, in un appuntamento romantico e per qualche stupida ragione ho cominciato a dire di no. Non intendevo dire che non volevo essere il tuo ragazzo, intendevo 'non è possibile, perché non ho avuto le palle di chiedertelo prima io?!'"

Louis fissò Harry con costernazione. "E' la verità?"

Il riccio annuì, tirandosi vicino Louis, così che i loro nasi si toccassero. Posò le mani sulla sua vita e sorrise prima di stringerla leggermente. Louis, soffrendo il solletico, ridacchiò, un ampio sorriso sul viso mentre schiaffeggiava le mani di Harry.

"Hazzaaaa," si lamentò adorabilmente.

Harry sorrise. "Louis, questo potrebbe non essere il modo in cui avevo immaginato di chiedertelo. Ma, ho capito che non importa dove te lo chiedo, o come te lo chiedo. Che sia dopo che ci siamo pettinati i capelli o se indossiamo dei completi eleganti. Quello che è importante, è che tu sia mio. Quindi, Louis, bimbo, vorresti, per favore, farmi l'onore di accettare di essere il mio ragazzo?"

Louis sorrideva mentre Harry parlava con tono basso e lento, mordendosi il labbro inferiore aspettando che il riccio finisse il discorso. Appena Harry smise di parlare, Louis cominciò a posare baci umidi sulle sue guance.

"Sì Harry sì sì, un milione di volte sì." Il più piccolo, che era a cavalcioni su Harry, cominciò a saltellare su e giù con gioia.

Il più grande sorrise, afferrandogli i fianchi e fermandolo. "Non far eccitare Daddy piccolo; voglio coccolarti e baciarti, così mi fai venire voglia di prenderti all'istante bimbo."

Louis arrossì profusamente prima di sorridere e posare un piccolo bacio sulle labbra del suo ragazzo, per poi notare che Harry stava guardando i suoi polsi.

"Lou, cos'hai lì?" Il riccio prese uno dei polsi delicati di Louis e passò il pollice sulla pelle arrossata.

Louis si accigliò, non si era reso conto di aver ricominciato a farlo. "Sc-Scusa non mi sono reso conto di aver ricominciato a grattarli."

Harry guardò da vicino, notando le cicatrici estremamente leggere, ricordandosi di quando Louis gli aveva detto che era caduto in depressione durante il liceo quando suo padre se n'era andato. Comunque, non aveva mai realizzato che il suo bambino si facesse del male.

"Tesoro, oh piccolo. Ti prometto che sarò tutto ciò di cui hai bisogno e che insieme potremo vivere per sempre felici e contenti. Ora, andiamo a mettere delle bende su queste bruciature."

Il sorriso rassicurante che Harry rivolse a Louis fu abbastanza per far capire al giovane che aveva finalmente trovato il suo per sempre felici e contenti.

Panties & Prison » Larry Stylinson Mpreg || Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora