§ 12 §

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"Ehi, amico," disse Harry ad Ash quando entrò nella mensa per fare colazione da solo; aveva deciso di lasciar dormire Louis invece di svegliarlo.

Erano passate due settimane da quando lui e Louis avevano avuto il loro appuntamento speciale e non avrebbero potuto essere più felici, prendendo in considerazione il fatto che fossero in prigione.

"Amico, brutte notizie. Hai sentito?"

"Sentito cosa?" chiese Harry mentre si sedeva di fronte ad Ash, facendo un cenno a Liam che era di fianco all'uomo tatuato.

"Non ne sarai felice. Zayn, penso sia incazzato con te per avergli rubato Louis."

"Beh che si fotta. Louis è mio; può andare a farsi fottere."

Ash e Liam si guardarono a vicenda prima che il secondo parlasse, "No Haz non hai capito. C'è un altro detenuto nel tuo blocco."

"Quindi?" Harry inarcò un sopracciglio.

"Zayn l'ha messo in cella con te," ammise infine Ash.

"Cosa? Mi stai prendendo per il culo?"

Liam ed Ash scossero le proprie teste con delle espressioni affrante. "Io lo ammazzo Malik porca troia, ma che cazzo."

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Dopodiché Harry si era preso un po' di tempo per calmarsi ed ascoltare i deboli tentativi dei suoi amici di persuaderlo a non prendere a pugni Zayn. Alla fine ritornò nella sua cella - soltanto per trovare il nuovo arrivato seduto sulla brandina attaccata alla parete destra, mentre guardava Louis che stava ancora dormendo sull'altro letto, sulla parete sinistra, che avevano condiviso.

"Fottiti amico, è mio. Regola numero uno; non toccarlo o guardarlo per troppo tempo. Regola numero due; non disturbarci quando vogliamo essere lasciati da soli. Regola numero tre; sii gentile. Ultima regola: fai quel cazzo che ti dico."

Harry osservò gli occhi del biondino spalancarsi mentre fissava il riccio sulla porta e annuiva freneticamente.

"Come ti chiami?" chiese Harry, cercando di comportarsi civilmente mentre si sedeva sul suo letto. C'era un sacco di spazio perché le gambe di Louis erano così corte che non arrivavano alla fine del letto.

"Niall Horan, tu?"

"Harry Styles, sono a capo della prigione. Perché sei qui?"

Niall si mostrò sorpreso alla domanda, "Ho letto che di solito non si chiede."

"Hai studiato la prigione?" replicò Harry con un espressione stupita, desiderando di non dover condividere la cella con chiunque altro se non Louis.

"Ah, eh, b-beh no-no cioè intendo..."

Harry scoppiò a ridere mentre il ragazzo arrossiva. Sfortunatamente, non si accorse di aver svegliato il ragazzo per cui aveva sviluppato dei sentimenti.

"Ha-Harry? Perché stai ridendo Daddy?" mormorò Louis, la voce sottile colma di sonno mentre apriva lentamente gli occhi.

"Oh- oh. Chi sei?" chiese, le guance rosse mentre si sedeva sul letto, notando ora il biondo sull'altra brandina.

"Sono Niall Horan," annunciò con un sorriso imbranato.

Louis guardò l'uomo dall'alto al basso prima di sorridere, "Niall il ragazzo di Chiesa, più che altro." Sembrava tanto innocente quanto Louis. Anche se Harry avrebbe detto che Lou fosse di sicuro più innocente.

Harry rise facendo sedere il ragazzo sulle sue gambe, baciandogli la guancia. "Ehiiii, sono grosso e forte proprio come Harry," disse il biondo cercando di apparire spaventoso. Louis ridacchiò leggermente accoccolandosi al petto di Harry.

Harry osservò Niall fissare il ragazzo. "Ehi, regola numero uno," gli ricordò con espressione severa. Non avrebbe permesso ad un qualche ragazzo di Chiesa di comparire dal nulla e guardare il suo angelo.

"Allora, perché sei qui?" chiese Louis.

"Oh umm ho solamente fatto qualcosa di terribile sapete sì. Credo che andrò a prendere da mangiare, ciao." Sia Harry che Louis lo guardarono correre fuori dalla stanza.

Harry sospirò stendendosi sul letto e portando Louis sopra di sè. "Già lo odio."

Louis gli diede un colpetto alla guancia e baciò le labbra imbronciate dell'uomo, "Sii gentile Hazzy."

"Per te ci proverò, bimbo."

Panties & Prison » Larry Stylinson Mpreg || Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora