§ 32 §

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"Hazzy... Possiamo-Possiamo essere tipo... fidanzati?"

"No no no no no," cominciò a cantilenare Harry mentre scuoteva velocemente la testa. Louis aggrottò le sopracciglia mentre le lacrime cominciavano ad accumularsi nei suoi occhi. "Co-Cosa?" Harry si prese i ricci fra le mani, emettendo un lamento mentre continuava a dire di no.

Il più piccolo si alzò dal divano, con le lacrime che ora gli scorrevano sul viso. Prese i pochi soldi che aveva e uscì da quella casa.

Pensava di piacere ad Harry. Pensava che avessero qualcosa di speciale, di unico, abbastanza da mettersi insieme ufficialmente. Harry era stato la prima persona di cui Louis si era completamente fidato, e ora era appena stato rifiutato da lui.

Louis corse per la strada, lontano dalla casa di Gemma, più veloce di quanto avesse mai corso, magari era l'adrenalina... magari la sua mente era intrappolata in talmente tanti pensieri che non realizzò di starsi grattando i polsi, il bisogno che ritornava. Le cicatrici sbiadite stavano diventando rosse per le unghie che le grattavano ancora e ancora mentre correva.

Alla fine, si ritrovò in una stazione di servizio.

"M-Mi scusi, signora." Tirò su col naso, gli occhi gonfi e rossi per il pianto.

La signora, seduta dietro il bancone, sollevò le sopracciglia sorridendo tristemente al ragazzo. "Sì caro?"

"Posso-Posso usare il suo telefono per favore?" Una singola lacrima scese sulla sua guancia mentre parlava. "Certo tesoro, vieni." Lui sorrise debolmente; la signora lo portò in un piccolo ufficio dove gli disse di fare come se fosse a casa sua.

Louis guardò il telefono; non aveva amici... Beh, aveva Niall, ma non sapeva il suo numero. Ovviamente non avrebbe chiamato Harry, quindi gli rimase un'opzione: la sua amata madre. Il pensiero lo fece sorridere, oh quanto le voleva bene.

"Pronto, parla Jay."

"M-Mami?"

"Lou piccolo? Sei tu?"

Louis chiuse gli occhi, posando la testa sul tavolo per un secondo prima di sollevarla e continuare la conversazione.

"Sì... puoi venirmi a prendere per favore?"

"Uhh, sto lavorando al momento Boo, che succede?"

"Harry mi odia, mami!" gridò. Okay forse stava leggermente esagerando, ma era quello che sentiva dopo che Harry lo aveva rifiutato.

"Tesoro, sono sicura che ti sbagli, Harry ti ama." Il tono di Jay ora era preoccupato. Louis non rispose, ma cominciò a singhiozzare, sussurrando piano l'indirizzo della stazione di servizio pregando sua madre di venirlo a prendere... Ovviamente Jay accettò.

E se corse per arrivare da lui più in fretta, e passò dei semafori rossi... nessuno deve saperlo.

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"Tesoro va tutto bene, magari non era pronto per una relazione."

Jay aveva portato Louis a casa, e lo aveva fatto sedere sul suo letto. La sua camera era piena di poster dei The Fray. Lo fece sentire meglio. "Mami potresti-potresti farmi del tè?" sussurrò Louis, non volendo più pensare all'uomo che lo aveva rifiutato.

"Certo piccolo, magari ti aiuterà a dormire... dopotutto, non riesci ad andare a letto senza una tazza di tè."

Louis sorrise dolcemente, posando la testa sul cuscino e fissando il vuoto.

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Intanto, in cucina, Jay era al telefono con un confuso Harry.

"Harry Styles fai meglio a spiegarmi cosa sta succedendo, Louis è distrutto! Pensavo che lo amassi! Avresti potuto almeno rifiutarlo gentilmente; non ti merita. Forse la prima impressione che ho avuto di te era giusta."

Fece un profondo respiro prima di dire, "In realtà, non voglio nemmeno sentirti. Buona giornata."

Harry fissò il suo cellulare scioccato... non sarebbe dovuta andare così.

Panties & Prison » Larry Stylinson Mpreg || Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora