§ 54 §

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Il riccio si accigliò al vedere il nome che lampeggiava sullo schermo del suo cellulare.

Liam Payne.

"Ehi Lou, devo rispondere, è l'agenzia di moda." Harry sorrise, pulendosi frettolosamente le dita e il viso con un tovagliolo prima di affrettarsi al suo ufficio.

"Parla Styles."

"Harry sono io, Liam. Ho bisogno del tuo aiuto! Sono fottuto."

Harry sospirò.

"Liam pensavo che avessimo buttato tutti i cellulari in prigione!" ringhiò Harry. L'uomo dall'altro capo del telefono sospirò, "Okay magari il mio l'ho tenuto ma adesso Harry devi aiutarmi. Ho bisogno di 250 grammi di ghiaccio (*) prima di venerdì, o sono un uomo morto."

Era mercoledì.

"Liam." Il riccio fece una pausa, alzandosi dalla sedia dietro la sua scrivania e chiudendo la porta, assicurandosi di fare un giro di chiave. "Neanche morto che ti aiuto, sei stato tu a dirmi che non posso più coinvolgermi negli affari della mafia, devo preoccuparmi di Louis adesso. La mia piccola principessa." L'ultima parte la sussurrò a se stesso.

"Beh Haz, sai meglio di chiunque che la mafia trova sempre il modo di ritornare da te, quindi cazzo aiutami stronzo! Ho rischiato la mia vita per te un sacco di volte, me lo devi. Okay? Mi sono reso conto che ho fatto un grosso sbaglio ad accettare di lavorare con Shawn, ma tu sai cos'è capace di fare."

Shawn, o Shawn mendes, era un detenuto che faceva parte del gruppo mafioso. Di solito si rivolgeva ad Harry quando aveva bisogno di droga e pagava una grossa quantità di denaro. Entrambe le parti ne beneficiavano. Ma comunque, se avevi un accordo con lui e non facevi la tua parte, diciamo così, non ti avrebbe mai più rivisto nessuno.

Harry non rispose a Liam, quindi l'uomo continuò.

"Haz per favore, adesso che te ne sei andato viene da me per la droga... fino ad ora è andato tutto bene, ma il mio fornitore non può darmi la roba prima di venerdì. Harry, per favore amico."

"Dio, Liam, sei un idiota. Non puoi fartela prestare?"

Non ricevette risposta.

"Liam? Ci sei?"

Un paio di secondi dopo Liam rispose, "Sono qui, sono qui! Scusa Haz, era passata una guardia, ho dovuto fingere di dormire."

Harry scosse la testa mentre si pizzicava il ponte del naso.

"Lì... Louis non vorrebbe che lo facessi... Gli ho mentito prima quando ho visto che mi stavi chiamando. Dio, perché non gli ho semplicemente detto che eri tu..." blaterò Harry al suo amico.

"Per favore Haz, fai quello che devi fare, rischio il culo."

Harry si accigliò prima di arrendersi. "Va bene Lì. Cazzo, okay lo facciamo. Umm, vengo domani durante le ore di visita."

Harry riattaccò dopo aver ceduto alle suppliche di Liam. Si prese la testa fra le mani sussurrando una carrellata di imprecazioni. Doveva procurarsi il ghiaccio, e c'era solo un modo.

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"Ehi Lou?" chiamò Harry mentre scendeva le scale, notando che il più piccolo stava ancora guardando la televisione con Niall.

"Sì?"

"Scusa piccolo, ma l'agenzia ha avuto dei problemi con alcune foto; devo rifarle adesso." Harry mentì senza difficoltà. "Alle dieci di sera?" chiese Louis innocentemente. "Scusa Lou, dovevano consegnarle domani," rispose Harry, abbassandosi per posare le labbra sulla fronte di Louis, sussurrando un "ti amo".

Harry si controllò le tasche per assicurarsi di avere tutti i soldi necessari mentre scendeva dalla sua auto. Trecento dollari, esattamente quanto necessario per uno scambio di quel tipo. Aveva usato i soldi che aveva raccolto con il suo lavoro.

Quindi, mettendosi il cappuccio, Harry camminò attraverso il vicolo debolmente illuminato, avvistando subito l'uomo che gli era fin troppo familiare.

"Harry? Ma che sorpresa," lo salutò il gangster.

"Sì, finiamola qui Stan, 250 grammi di ghiaccio."

* metanfetamina, si presenta come i cristalli di ghiaccio ed è per questo che viene anche chiamata "ice drug"

Panties & Prison » Larry Stylinson Mpreg || Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora