§ 39 §

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Gli occhi di Louis si spalancarono; il barista non aveva idea dell'enorme errore che aveva appena commesso. "Che cazzo hai appena detto," ringhiò Harry, fissando con uno sguardo che poteva uccidere l'uomo dietro al bancone.

"Mi hai sentito; il tuo ragazzino vuole un blowjob." Il testa di cazzo si appoggiò con i gomiti al bancone, facendo scoppiare una bolla di gomma da masticare. Harry guardò Louis con occhi di ghiaccio; le sue pupille erano dilatate, il verde delle iridi era ora nero.

"E' vero Lou?" Harry girò Louis perché lo guardasse. Il più piccolo sollevò lo sguardo su di lui con sguardo innocente e lui quasi si sciolse.

"Ummm, in realtà sì Harry."

"In che senso in realtà sì!" Harry ora era completamente preso dall'ira; il suo piccolo, innocente ragazzo andava in giro a chiedere pompini? Non poteva essere vero.

"Lo hai sentito, ragazzone. Vuole che gli succhi. il. cazzo." Louis si accigliò, il barista stava chiaramente facendo arrabbiare Harry facendogli credere una cosa così assurda.

Harry improvvisamente allungò le mani e afferrò il colletto della maglietta del barista, così che questi fosse in punta di piedi, appoggiato al bancone. "Fai meglio a chiudere quella bocca, o la tua faccia farà ancora più schifo di quanto non faccia ora," lo minacciò.

Louis cominciò a tirare la camicia di Harry.

"No Hazza, andiamo e basta, non è come sembra - volevo solo un Blowjob ma il drin-"

"Farsi fare un pompino da uno sconosciuto è tradire Louis! E poi come potresti anche solo volere una cosa del genere da un rifiuto del genere." Louis guardò il suo ragazzo, che era chiaramente arrabbiato, e che non lo stava ascoltando. Allora fece l'unica cosa che sapeva avrebbe attirato la sua attenzione.

Posò una mano sulla gamba di Harry, ricoperta dagli skinny jeans, e cominciò a spingere leggermente.

"Hazza." Il ragazzo non lo ascoltò; continuò a minacciare il barista, i cui occhi stavano uscendo dalle orbite. Louis era sopreso che nessuno avesse ancora notato la scena.

"Hazzaaaa," si lamentò Louis di nuovo, la mano che si spostava verso l'interno coscia, accarezzandolo.

"Non ora Louis, sono arrabbiato con te." Louis sorrise leggermente, sentendo la rottura nella voce ferma del suo ragazzo; sapeva che le sue mura stavano cadendo. Ancora seduto, Louis continuò i suoi movimenti con la mano, posando la testa sulla vita del ragazzo di fronte a lui, strofinando il naso sul suo fianco.

"Hazzyyyy, per favore lascialo andare." Poi mosse la mano e con una sola stretta al cavallo dei suoi pantaloni, ottenne che Harry rilasciasse il barista, ora alla mercé di Louis.

"Lou," sussurrò Harry, avvicinandosi a Louis, mantenendo il contatto visivo, spingendosi verso la mano del ragazzo - non curandosi del barista che stava ancora guardando.

"Non volevo un pompino Hazza - volevo il drink, quello che si chiama Blowjob." Louis trovò adorabile come con un solo tocco, Harry diventava argilla nelle sue mani.

"Davvero?"

"Sì davvero Hazza, non ti tradirei mai." Louis si alzò per posare un bacio sulle labbra del suo ragazzo. Quando rimosse la mano, il riccio si accigliò e si girò, notando solo ora che il barista si era allontanato per servire altre persone. Harry prese la mano di Louis e se la mise dov'era prima.

"Mi fai diventare così bisognoso principessa." Harry continuò ad usare la sua mano per guidare quella di Louis, così ora gli stava massaggiando l'erezione.

"Hazza è indecente, siamo in pubblico."

"Allora forse dovremmo trovare un posto più privato."


Panties & Prison » Larry Stylinson Mpreg || Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora