Capitolo 2

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Presa dallo spavento mi giro, trovando un ragazzo seduto ad un tavolo con una tazza fumante di caffè e un portatile. Lo saluto con un gesto della mano "non sei di qui vero?" "no sono arrivata oggi in effetti" si alza di scatto "mi chiamo Jughead, tu sei?" "Rosemary" mi chiede perché sono qui e molto velocemente rispondo dicendo di avere mia zia qua e che d'ora in poi vivrò con lei. 

Non abbiamo avuto una vera e propria conversazione, lui non è di molte parole, d'altronde anche io non ho parlato molto, ma sembra simpatico. Ha la mia età quindi andremo in classe insieme, per fortuna conosco qualcuno.

"Rose forza andiamo!" sento mia zia chiamarmi e mi affretto a raggiungerla, saluto poi il mio nuovo amico con un cenno impacciato della mano. Una volta a casa mangiamo i nostri deliziosi panini e stanca dal viaggio vado a dormire.

Un suono assordante mi spacca i timpani e mi fa alzare controvoglia dal letto, ho dimenticato di togliere la sveglia e ora non riesco più ad addormentarmi. Decido quindi di farmi una doccia e poi andare da mia zia per fare colazione.

Sistemo i miei jeans neri e scendo di sotto "hey buongiorno!" "giorno zia" "dormito bene?" "divinamente" ed era vero, non dormivo così bene da tanto. Il mio vecchio letto era scomodo ma mi ci ero affezionata. Zia mi guarda sorridente, deve essere una gioia per lei ritrovare sua nipote dopo anni. "senti Rose posso farti una domanda?" annuisco, lei prende un respiro e dopo aver sistemato i biscotti nello scaffale dice "come hai reagito quando hai saputo che tua madre era morta? Scusa se te lo chiedo ma non riesco a pensare che una ragazza così giovane come te possa aver subito questo shock". Non mi piace parlare di questo argomento. "beh, è stata dura. Per fortuna sono riuscita salutarla prima che se ne andasse..." continuo poi " i medici hanno provato in tutti i modi a salvarla, ma con la malattia che aveva era ormai troppo tardi e non ce l'ha fatta" zia guarda un punto fisso davanti a se "ti manca?" domanda poi "si, molto. Ma so che ora sta bene e non soffrirà più" mi guarda e sorride, un sorriso spento. Per rallegrare la situazione, provo a chiederle se può portarmi a farmi vedere Riverdale e lei accetta.

Per ben 2 ore facciamo un giro completo della città. Mi mostra i vari negozi, la scuola, Pop che già abbiamo visto. Torniamo a casa per pranzo. Domani inizio scuola quindi ho dovuto comprare tutti i libri e cavolo sono tantissimi.

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Primo giorno di scuola. Dire che sono in ansia è poco, sto per farmela sotto. Non sono timida, ma tendo spesso a isolarmi o a stare con solo altre due o tre persone. Nella mia vecchia scuola avevo fatto l'abitudine a non essere sotto gli occhi di tutti e col tempo ho imparato a conoscere bene o male i vari compagni.

Qui invece è tutto nuovo e l'unico che conosco è quel Jughead. Mia zia mi fa scendere dalla macchina e con il mio zaino in spalle mi avvio all'ingresso. Dopo aver capito qual è la mia classe, prendo posto infondo e scorro la home di instagram, non ci entravo da tanto. Molti dei miei vecchi compagni di classe hanno fatto una grigliata di fine vacanze. Loro si che sono un gruppo unito, mi piacerebbe trovare delle persone di cui fidarmi ciecamente e ora che sono qui a Riverdale potrei tentare.

Una ragazza dai capelli rossi entra nella classe e vedendomi si avvicina "tu devi essere Rosemary" "si sono io" "ciao, mi chiamo Cheryl Blossom, sono la capo cheerleader e-" "immagino la ragazza più popolare" dico sottovoce "cosa? Non importa, piacere di averti conosciuta" già non la sopporto. Altre due ragazze entrano e la rossa si dirige verso di loro"ah e ricordati di seguirmi su insta". Entra Jughead seguito da 3 ragazzi. Mi vede e mi saluta avvicinandosi. Decido di alzarmi e impacciata saluto anche io. "ciao straniera, loro sono i miei amici" si presentano uno ad uno. La ragazza bionda con la coda di cavallo si chiama Betty, quella con i capelli corvini è Veronica e il rosso è Archie. Dio questo ragazzo è reale?!

È molto bello, ma che dico un figo assurdo! Mi ricompongo e mi presento anche io. Le due ragazze si siedono accanto a me e per tutta la mattina parliamo delle nostre vite. Dopo la mia prima lezione, Betty mi fa conoscere anche Kevin, un loro amico "ciao sono Kevin e sono-" "gay, adoro!" Veronica scoppia a ridere "oddio ho detto la stessa cosa quando l'ho incontrato la prima volta"

Kevin da un colpetto in testa a tutte e due e ci mettiamo a ridere. "si sono gay, ma ammettetelo sono strafigo" noi ragazze ci guardiamo ridendo e Betty lo trascina verso la stanza del giornalino, infatti lei si occupa del Blue & Gold, il giornale della scuola.

"Oddio torna la vipera" Veronica guarda davanti a se e dopo aver notato Cheryl, si gira a guardarmi "Hai già incontrato Cheryl so tutto io Blossom?" annuisco ridendo "è davvero noiosa anche se a volte esce con il nostro gruppo, si da tante arie, ma basta lasciarla perdere" poi usciamo dall'istituto per pranzare. Al tavolo troviamo già Betty e Archie che parlano animatamente, da quello che mi ha detto Veronica, sono amici d'infanzia. Li salutiamo e ci sediamo di fronte.

Non parlo molto, decido di ascoltare le loro conversazioni. Mentre Betty rimprovera Ronnie di qualcosa a me sconosciuto, noto Archie fissarmi e infatti poco dopo prende parola "Rose come mai sei venuta in questo posto sperduto?" "oh beh, ho deciso di venire a vivere da mia zia" "e da quanto tempo sei qui?" "giusto da qualche giorno, ancora mi devo ambientare" le ragazze si girano verso di noi e Veronica dice "tranquilla, due anni fa mi sono trasferita da New York ed ero nella tua stessa situazione, ma siamo fortunate ad aver incontrato loro" e indica i ragazzi.

Suona la campanella e ci affrettiamo ad entrare "ragazzi studiamo insieme?" "mi dispiace Rose, ma io e Ronnie abbiamo le prove delle cheerleader" risponde Betty, Archie invece deve andare alle prove di football. Li saluto e mi avvio alla stanza relax. Mi metto a leggere gli appunti che ho preso in classe in modo molto disordinato "mi devi assolutamente dire dove hai preso quelle scarpe!" Kevin si è appena seduto nella poltrona vicino a me "ciao anche a te Kevin" prende un libro dal suo zaino "abbandonata per le prove cheerleader?" "già" "tranquilla a me capita spesso" mi rassicura lui.

Finiamo per abbandonare i nostri compiti per metterci a parlare e mi racconta varie esperienze di questi anni.

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"Sono tornata!" urlo per farmi sentire "ciao tesoro, andato bene il primo giorno di scuola?" "si, ho fatto già amicizia" La raggiungo in cucina e mi siedo accanto a lei "Rose tuo padre lo sa che sei partita e stai da me?" Mi irrigidisco alla sua domanda "Quando mai si è interessato a quello che facevo..." dico irritata "cosa ti fa credere che non si sia mai interessato a te, è tuo padre" "beh, non ha perso troppo tempo ad andarsene quando ha scoperto della malattia di mamma" lei sospira e torna a guardarmi. "Dai è stata una giornata lunga, vai a riposare" e vado in camera.

𝑼𝒏𝒆𝒙𝒑𝒆𝒄𝒕𝒆𝒅 || 𝑹𝒊𝒗𝒆𝒓𝒅𝒂𝒍𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora