Capitolo 33

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Rose p.o.v.

Il mio battito cardiaco aumenta di minuto in minuto, non ho mai avuto così tanta paura nella mia vita. Mia zia preme più forte il pedale dell'accelerazione e sfreccia per le strade della città. Dopo un po' la macchina si ferma davanti a una casa, speravo di non rivederla mai più. Mi apre la portiera e mi spinge fuori dalla macchina facendomi inciampare nei miei stessi piedi. "Muoviti" dice semplicemente lei.

Raggiungo la porta principale e senza bisogno di usare la chiave la apro. Dentro è completamente distrutto: le sedie della cucina sono ribaltate e i libri posti nella libreria sono tutti a terra; il tappeto che ricopriva i gradini delle scale è rotto e alcune luci lampeggiano per segnalare che sono fulminate. "Cos'è successo?" chiedo piano per paura della sua reazione. "N-non è niente" balbetta lei. Perché sta balbettando? La vedo dirigersi in fretta in cucina dove apre uno scaffale e prende un piccolo barattolo di medicine. Ne prende una e va via in bagno.

Cosa cavolo sta succedendo qui?! Prima vengo "rapita", la casa è un disastro e per giunta mia zia balbetta e corre per la casa con delle pillole. Mi avvicino al bancone e osservo la confezione delle pillole, sono per la bipolarità, questo spiega i suoi strani atteggiamenti e l'eccessiva ira durante le nostre litigate. "Non toccare" per lo spavento lascio cadere le pillole a terra. "Stupida ragazza, guarda cosa hai fatto" si affretta a raccoglierle per poi darmi uno sguardo sporco. "Tu, seguimi" faccio come mi è stato detto senza fare domande, meglio non peggiorare la situazione. Entro in quella che era la mia vecchia camera e rimango sconvolta a ciò che si mostra davanti ai miei occhi: le pareti e alcuni mobili sono ricoperti di sangue. La porta alle mie spalle si chiude e l'oscurità inonda la stanza.

[1 ora dopo]

Avevo intenzione di chiamare qualcuno, ma ho lasciato il mio zaino con il telefono in macchina, il che mi ha fatto passare un'ora isolata da tutti. Sento delle voci all'interno della casa e poco dopo la porta si apre rivelando l'ultima persona che mi sarei mai aspettata. "Papà" riesco a dire poco più di un sussurro "ciao Rosemary". Wow non è cambiato per niente: la stessa voce, gli stessi capelli neri e lo stesso sguardo privo di emozioni. "perché sei qui?" "non posso fare visita a mia figlia?" ad ogni parola che dice si avvicina, il che mi fa indietreggiare fino a toccare con la schiena il muro insanguinato. "Sii sincero, perché sei qui?" ripeto con più sicurezza "sarà meglio partire dal principio".

*flashback – William p.o.v.*

[settembre]

Conclusa l'ennesima riunione di lavoro torno a casa. Poso le chiavi della macchina sul tavolino vicino all'entrata e vado in salotto. Il mio telefono squilla e una volta letto il nome di chi mi sta chiamando rispondo. "Karen, a cosa devo la tua chiamata, non ci sentiamo da molto" "Rosemary" dice dall'altro del telefono "è qui da me, volevo avvisarti" "perché è a Riverdale? L'hai contattata tu? Karen lo sai che il dottore si è offerto di venirti a fare visita più spesso, non hai biso-" mi interrompe prendendo parola "no, si è presentata ieri mattina, aveva programmato tutto, si era già iscritta a scuola".

Mi passo una mano sulla fronte, come può una sedicenne partire da sola senza chiedere a un genitore?! "Sai il motivo per cui è partita?" "non riusciva a stare a casa senza sua madre, inoltre ti accusa della sua morte" "ne sono consapevole, falla venire da me" "No!" dice leggermente arrabbiata "no? Perché?" "William, conosci la mia condizio-" "si la bipolarità ..." "il medico ha detto che essendo da sola dovrei stare con qualcuno, persino lui mi ha fatto capire che non può sempre stare al mio fianco e mi ha invitata a stare in una struttura" "continuo a non capire cosa c'entri mia figlia" "è un segno, ieri avrei dovuto dare conferma della mia presenza al dottore, ma si è presentata lei. Grazie alla sua presenza posso non stare in una struttura". Non l'ho sentita così felice da anni, forse da quando ha superato con il massimo dei voti un test, non posso rovinarle questo momento "va bene, può restare con te".

𝑼𝒏𝒆𝒙𝒑𝒆𝒄𝒕𝒆𝒅 || 𝑹𝒊𝒗𝒆𝒓𝒅𝒂𝒍𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora