Capitolo 23

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Entriamo nell'hotel, ha una hall piccola e una donna sulla cinquantina seduta dietro il bancone delle prenotazioni. Ci accomodiamo nei divani della sala mentre Arch prende le chiavi delle nostre stanze.

Le camere sono al quinto piano e per la mancanza dell'ascensore siamo stati obbligati a fare le scale. "Ditemi che siamo arrivati al nostro piano, non ne posso più di fare queste scale" si lamenta Kevin. Dopo una rampa di scale finalmente percorriamo il corridoio del quinto piano. Le camere sono poste tutte allo stesso lato, per comodità ci siamo divisi a coppie: io e Arch, Betty e Jug e infine Kevin e Veronica.

Iniziamo a sistemare le valigie quando sentiamo un urlo provenire dalla camera di Kev e Ronnie. Subito io e Archie corriamo nella stanza accanto, seguiti poi dall'altra coppia. "Kev cos'è successo?" "c'è una schifosa cimice sul letto!" non posso non ridere alla scena "e smettila di ridere, questa cosa è disgustosa!" Ronnie ha lo stesso tono arrabbiato e impaurito del suo compagno di stanza. "ho capito la toglierò io".

Jug si avvicina con un fazzoletto, ma l'insetto sembra averlo notato e gli vola sul cappello e poi accade l'ultima cosa che mi sarei aspettata: mio cugino che urla coma una ragazzina. "Qualcuno me la tolga di dosso, ORA!" Archie si leva una scarpa e inizia a colpire Jug in testa. "Archie attento a non uccidere la cim-" "in questo momento ti stai seriamente preoccupando di più della vita di un insetto rispetto a quella del tuo ragazzo?!" interrompe Jughead "lo stavo dicendo perché una volta uccisa emanerà una puzza" riprende il suo discorso Betty tappandosi il naso con la mano, già cosciente di come andrà a finire tutto questo "non voglio che la mia stanza puzzi di morte". Detto questo Kevin si lancia sul mio ragazzo per bloccarlo e intanto la cimice vola dentro la scarpa con cui Arch tentava di ucciderla.

Kev, notando la nuova posizione dell'insetto, afferra la scarpa e la getta fuori dalla finestra. "hai appena lanciato fuori la mia scarpa?!" domanda incredulo Archie, Kev alza le spalle come per dire "cos'altro avrei dovuto fare?".

"Ragazzi" Ronnie attira la nostra attenzione e ci voltiamo a guardarla, teneva il suo telefono puntato su di noi "dite ciao alla mia diretta su instagram" Quindi mentre combattevano contro una cimice lei ha ripreso tutto? Genio. Inizio a ridere, tutti i suoi follower hanno visto i ragazzi nel momento meno virile della loro vita.

Arch, Kev e Jug ci fissano male e tra le risate riesco a dire "scusate ragazzi, ma è stata la scena più indecente della mia vita" cerco di prendere fiato tra le risate "prima Kev che urla, poi...poi Jug che cade a terra impaurito e alla fine tu Arch...oddio con una scarpa? Seriamente? Ronnie non ti potrò mai ringraziare per aver immortalato questo momento" "si si è stato davvero imbarazzante, torno in camera" dice Jughead. Veronica chiude la live e prende la sua valigia. "Dove stai andando?" le domanda Archie "in camera vostra ovviamente, pensi che voglia rimanere in una camera dove potrei essere attaccata da un'altra cimice?!" "mi lasci qui da solo?" chiede Kevin preso alla sprovvista "no Kevin, tu starai con Betty e Jughead".

Torniamo alle nostre camere mentre Kevin segue la bionda. Ronnie si lancia sul letto per poi guardarci "scusate, ma stasera niente sesso".

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Abbiamo pranzato con un panino fatto al momento e il pomeriggio abbiamo deciso di fare un giro in città. Camminando in queste piccole strade mi ritornano in mente i ricordi della mia infanzia. "Questa era la strada che percorrevo tutte le mattine per andare a scuola" dico ripensando a quegli anni "e quello era il negozietto dove io e i miei compagni di classe ci fermavamo per comprare la merenda" indico il punto esatto "cavolo è chiuso" sbuffa Jug "dopo vi porto in un ristorante bellissimo" tutti approvano e continuiamo a girare in città.

Mi blocco notando una casetta lungo la via, mi sembra molto familiare. "Rose perché ti sei bloccata?" chiede Betty vedendomi confusa "questa" rispondo indicando davanti a me. Archie intanto si è affiancato a noi due. "è casa mia" dico con un filo di voce. È rimasta uguale a quando l'ho lasciata, anche perché mio padre è lontano e l'unica persona che può aver fatto visita alla casa è mia nonna.

"è molto bella" commenta Ronnie. Mi avvicino all'entrata e appoggio la mano sulla porta, non so se sono sicura di volerla aprire "vuoi entrare?" Jug si avvicina mettendo una mano sulla mia schiena. Controllo sotto un vaso vicino alle scale e trovo la vecchia chiave di scorta, la inserisco nella serratura e tremante apro. Ancora con gli occhi chiusi faccio un passo avanti sentendo sotto di me il parquet del salotto.

Lentamente li apro preparandomi a vedere la mia vecchia casa. Mia nonna, anche se non delle migliori, non ha portato via niente e il riscaldamento non è acceso, quindi è da un po' che non viene. "Bene, qui è dove ho vissuto per tutti questi anni" guardo i miei amici che curiosi fanno un giro nei due piani della residenza. Archie ha in mano una foto "oddio quella foto è orribile, mia madre però ci teneva tanto a immortalare quel momento" lui sorride guardando la vecchia me di 6 anni giocare nella neve con i miei genitori "non è brutta, sei adorabile anche con quella faccia buffa" imita la mia espressione facendomi arrossire dall'imbarazzo, rimetto la foto al suo posto e lo porto al piano di sopra.

"Rose questo bagno è fighissimo" urla Kevin dall'altro lato del corridoio facendoci ridere. Conduco Archie davanti a una porta, è di legno e si possono ancora notare i segni di alcuni adesivi attaccati sopra. "aprendola si entra in quella che era la mia camera" lui annuisce, afferro la maniglia e apro la porta. Nonostante il resto della casa sia stato ordinato nel corso dei mesi, questa stanza è rimasta nel suo disordine; la scrivania e le varie mensola strabordano di libri, non mi ero resa conto di averne così tanti. Archie osserva con curiosità la camera. "Non guardarti in torno con tanto stupore, è una semplice camera" dico sorridendogli "è che non ho mai visto la tua camera, il massimo che ho mai visto è quella della roulotte, ma è anche la camera di Jug quindi non ha niente di tuo, a parte i vestiti" dice continuando ad osservarsi in torno. "mi piace" commenta alla fine.

Inizia a sfogliare i vari libri che ho letto durante le estati e si siede sul mio letto testando la morbidezza. Mi siedo vicino a lui e guardo fuori dalla finestra non sostenendo lo sguardo "come ti senti?" fa lui abbracciandomi "mi ritornano in mente alcuni flashback, quando ancora mia madre era in forma e non doveva restare nel letto tutto il giorno" lui sospira e riprendo a guardare il paesaggio.

Arch si alza di scatto, posizionandosi davanti a me con le braccia lungo i fianchi. "Che fai?" chiedo ridendo. Lui lentamente avanza con un ghigno impresso sul volto, mi spinge leggermente per farmi distendere totalmente e si mantiene con le mani per non cadermi addosso. Appoggia la sua fronte sulla mia e azzero le distanze assaporando le labbra carnose.

Chiede accesso con la punta della lingua e il bacio diventa passionale. "Cosa ti farei" ansima tra un bacio e l'altro. Con le ginocchia si mantiene meglio cominciando a sfilare la felpa. Un rumore di nocche che battono sulla porta ci fa sussultare "ragazzi stiamo morendo di fame e il frigo è ovviamente vuoto perciò..." sentiamo la voce di Jug dall'altro lato della porta. Archie interrompe il bacio sbuffando, ma rimanendo nella sua posizione. Mio cugino avendo perso la pazienza apre la porta, ci guarda divertito per poi urlare con voce stridula "Archie ingravidami".

"Amico non è divertente" Archie si alza andandogli in contro sorridendo a poi esce dalla stanza. Jug si rivolge a me "e quella dovrebbe essere la mia voce?!" chiedo alzando un sopracciglio, lui scuote le spalle ridendo. "Dai andiamo a mangiare in quel ristorante che vi dicevo". Usciamo dalla casa, do un'ultima occhiata all'abitazione per poi lasciarla alle mie spalle.

𝑼𝒏𝒆𝒙𝒑𝒆𝒄𝒕𝒆𝒅 || 𝑹𝒊𝒗𝒆𝒓𝒅𝒂𝒍𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora