Archie p.o.v.
"Si sta svegliando" sbatto le palpebre per abituarmi alla luce del sole. Un gruppo di persone mi osserva dall'alto con il sorriso stampato in viso. "Buongiorno" parla Betty dolcemente e provo ad alzarmi fallendo nel mio intento. "Tranquillo, rimani steso" continua lei per poi passarmi qualcosa da mangiare. Sento Kevin parlare con mio padre, probabilmente lo informa del mio risveglio "come stai?" chiede ora Jughead che si è avvicinato per guardarmi meglio "mi fa male la testa" "ti ricordi cos'è successo?" scuoto la testa. In effetti ho un leggero vuoto in mente, forse causato dalla botta. Mi lasciano nel divano e per un po' fisso il soffitto bianco, servirebbe una verniciata adesso che ci penso.
"Campione" mio padre si siede accanto a me scompigliandomi i capelli. Ridacchio e sposto lo sguardo verso di lui "ciao papà, cos'è successo?" "volevi andare a salvare Rosemary, ma correndo si è riaperta la ferita" i flashback di quei momenti mi ritornano in mente uno dopo l'altro. "Oddio Rose!" urlo spaventando i presenti "calmati, è salva e sta bene" "voglio vederla" "non è il caso adesso..." risponde il mio amico tristemente. Lo osservo volendo delle spiegazioni e, dopo aver guardato Betty e Kevin, spiega tutto:di come la zia è stata l'artefice dei delitti insieme ad un altro. Ne è rimasta scioccata e non ha più aperto bocca, non ha voluto nemmeno dire l'identità del Blood Spreader. "Dove si trova adesso?" chiedo con voce tremante "è alla roulotte con papà" risponde prontamente Jug. Annuisco e afferro il brodo offerto in precedenza dalla bionda. "Oggi meglio non disturbarla, proveremo dei prossimi giorni" mi convince Kevin e per la seconda volta annuisco, non avendo niente da dire. "Dovrà testimoniare" commenta mio padre "saremo lì per lei" dice Kev sorseggiando una limonata.
[2 giorni dopo]
Rose p.o.v.
"Hey, prendi e mangia. Ti voglio in forza" mio zio per la cinquantesima volta entra nella camera per portarmi del cibo, ma ho lo stomaco chiuso. Scoprire che tua zia e tuo padre hanno ucciso e volevano ucciderti non è una notizia facile da mandare giù. Lo ringrazio e appoggio il piatto sul comodino, prendendo le ginocchia e portandole al petto. "Come ti senti?" "un po' meglio" "non sembra da come lo hai detto" dice lui sorridendo. "Non sono bravo con le parole, puoi anche immaginarlo, però capisco la tua situazione. Sono sconvolto anche io da tutto questo, ma so che sei forte e riuscirai anzi riusciremo ad andare avanti" gli sorrido e ritorno a guardare le mie mani che in questo momento sembrano interessanti. "Quando hai detto di aver riconosciuto il Blood Spreader...hai pensato subito a mio padre?" "erano occhi troppo familiari, inizialmente non capivo a chi potesse appartenere quello sguardo, ma...quando siamo tornati a casa l'altra sera, guardandoti negli occhi l'ho rivisto" "se eri sicuro della sua identità, perché non lo hai detto?".
Si gira ad osservare il muro bianco mentre cerca di formulare la frase corretta da dire "mi sembrava troppo assurdo, non lo vedevo da anni ed ero certo che avesse perso ogni contatto con Karen...o forse non volevo accettare che i suoi occhi fossero anche i tuoi". Segue un silenzio tra noi due prima che io chieda qualcos'altro a lui. "E mia zia? Dov'è adesso?" chiedo con voce flebile "in centrale, Keller le farà qualche domanda, ma servirà anche il tuo aiuto" d'istinto chiudo gli occhi e delle scene dei giorni prima mi si presentano davanti. Come hanno potuto fare una cosa così crudele?! "Parlerò, non posso tenermelo dentro" affermo sicura. Lui mi guarda sorpreso per poi lasciarmi in camera con i miei pensieri.
Da qui sento la porta d'ingresso aprirsi e Fp parlare con qualcuno. Mio zio ritorna nella mia stanza "Hey, ci sono i tuoi amici, vuoi vederli?"
-----------------------------------------
"Volete un caffè, del tè...o una birra?" offre mio zio "un tè è più che sufficiente" risponde Betty. La stanza viene invasa dalle loro voci a cui io non presto troppa attenzione. "Rose" sento la mano di qualcuno spingermi il braccio "eh?"chiedo ancora distratta "volevamo sapere cos'è successo dentro casa prima che arrivassero i serpens" parla Ronnie con cautela. "Ragazzi io...sono solo confusa ecco" metto una mano tra i capelli frustrata "mia zia è pazza, anzi bipolare, a quanto pare prendeva delle medicine. E la cosa che non capisco è il motivo per cui non mi ha detto niente, le sarei stata al suo fianco non l'avrei di certo abbandonata e poi...oltre a lei c'era il Blood Spreader". Kevin a quelle parole rimane con il fiato sospeso per poi parlare "lo hai visto in faccia? Sai la sua identità?" incrocio lo sguardo con mio zio che fa un cenno con la testa per farmi continuare a parlare. Guardo negli occhi il mio amico e allo stesso tempo lo sguardo di Archie mi perfora, pronto a reagire alla rivelazione dell'identità dell'assassino. "Il Blood Spreader è mio padre".

STAI LEGGENDO
𝑼𝒏𝒆𝒙𝒑𝒆𝒄𝒕𝒆𝒅 || 𝑹𝒊𝒗𝒆𝒓𝒅𝒂𝒍𝒆
Fanfic"Chi potrebbe averlo fatto era ciò che i cittadini si chiedevano, ma nessuno sapeva dare risposta. L'unica cosa certa, era che un nuovo periodo buio si stava abbattendo sull'ormai da tempo non più tranquilla città di Riverdale"