Capitolo 26

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Archie p.o.v.

Il mal di testa mi sta tartassando le tempie. Apro lentamente gli occhi per la forte luce che penetra su di me. Mi guardo intorno non riuscendo a collocare questo luogo con uno già visto; è una stanza piccola, le pareti sono rovinate e da qui posso intravedere la muffa negli angoli alti del muro. Qua dentro non ci sono molti oggetti o mobili ad eccezione di una scrivania con sopra un pc malandato. Abbasso lo sguardo sentendomi stretto nella mia sedia.

Il mio corpo è legato da delle corde e i polsi stanno sanguinando "cazzo" sussurro più a me stesso che ad altri mentre cerco un modo per liberarmi "Arch, dove siamo?" qualcuno parla dall'altra parte della stanza "Kev, oddio sei tu" anche lui è legato allo stesso modo, si dondola sul posto cercando di slegarsi "siamo stati rapiti da quel tizio, oh no...no moriremo, non voglio morire così, sono giovane!" "Kevin calmati e aiutami a cercare un modo per slegarci e uscire da qui" lui prende un respiro profondo e osserva intorno.

Dei passi si fanno sempre più vicini e subito ci guardiamo preoccupati "sarà...?" guardo il mio amico e la serratura della porta scatta facendomi spaventare ancora di più. Un uomo incappucciato chiude la porta dietro di se e con passi felpati si posiziona davanti a noi "perché siamo qui? E chi sei tu?" urlo non controllando la mente e la voce, ma non risponde, ci guarda semplicemente con quei occhi neri come la pece e lo sguardo demoniaco. Apro la bocca per urlargli di nuovo, ma vengo interrotto "Arch smettila" mi supplica Kevin.

Serro la mascella e riporto la mia attenzione sull'uomo che ora ha abbassato lo sguardo "oh Archibald, lo sai che non mi spaventi vero?" fa lui con voce pacata, si allontana lentamente per poi afferrare una mazza da baseball. Cammina verso di noi con un sorriso diabolico, alza in aria l'oggetto e si scaglia contro di me colpendomi allo stomaco. La vista si offusca e sputo del sangue "smettila!" urla Kev "sai fare solo questo?" parlo al tizio che non aspetta altro per tirarmi un destro in faccia "falsi Northsider di merda" dice camminando verso la porta e uscendo.

Rose p.o.v.

Sono già venti minuti che aspetto Archie davanti alla porta di casa. Dove cavolo è finito? Torno dentro stanca di aspettare e mi siedo sul divano. "Rose perché già di ritorno?" chiede Betty seduta al tavolo confusa dalla mia presenza "ho aspettato Arch qui davanti e non si è presentato" "sta tranquilla, sarà solo in ritardo, aspetta provo a chiamarlo". Attendo che la bionda finisca la telefonata "Rose il suo telefono è irraggiungibile" si alza di scatto dalla sedia e va nella camera dove Jug sta ancora dormendo.

La seguo e la vedo svegliare il suo fidanzato "Betty cosa c'è?" dice sbadigliando lui "hai sentito Archie stamattina?" "direi di no visto che fino a cinque secondi fa dormivo, non lo sento o vedo da ieri come tutti voi, perché?" "doveva vedersi con Rosemary, ma come puoi vedere non c'è e non risponde al suo telefono" lui si alza e con le braccia si mantiene al letto. Controlla anche il suo telefono, ma niente. "Dove sarà andato?" dico in preda alla disperazione "state tranquille, lui ci fa che non risponde. Come minimo starà dormendo o suonando in garage" risponde mio cugino rassicurandoci. Spero che le parole di Jug siano vere.

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Ormai sono quasi le 23 e di Arch ancora nessuna traccia. "Rose mangia qualcosa, non hai toccato cibo da questa mattina" dice Fp guardandomi preoccupato "sto bene" abbasso gli occhi sul telefono per la milionesima volta "Rose" continua poi lui "non serve a niente osservare il tuo telefono in continuazione, mangia una fetta di pizza e vai a dormire, ci penseremo domani" "ho paura, non è da Arch fare così" un brutto presentimento si fa strada nella mia mente e delle visioni di lui morto si presentano davanti agli occhi.

"Lo so, ma non puoi restare qui ferma sperando che accada qualcosa" mi alzo e prendo la pizza rimasta e gli do un morso cercando di eliminare i pensieri negativi. Mio zio si avvicina per darmi un bacio sulla fronte ed esce per andare da Fred così da avere informazioni certe sul ragazzo dai capelli rossi.

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Non ho molta voglia di andare a scuola, ma magari Archie si farà vivo e i pensieri che mi hanno tormentata tutta la notte spariranno. Come mio solito raggiungo gli armadietti dove incontrare Kevin, ma stranamente non è ancora arrivato. Gli invio un messaggio e aspetto una sua risposta. "Hey bellezza" Veronica si fa strada verso di me "buongiorno" "cosa fai ancora qui? tra poco iniziano le lezioni" "sto aspettando Kevin" le rispondo guardandomi intorno sperando di vedere la faccia del mio migliore amico "sarà in ritardo, dai andiamo in classe".

"Pss...Moose" cerco di attirare la sua attenzione "Moose!" prendo un foglio di carta e lo appallottolo creando una pallina da lanciargli. Si gira subito dandomi uno sguardo confuso "hai visto Kevin?" scuote la testa in risposta. Guardo il banco vuoto accanto a me e poi sposto lo sguardo sull'ultima fila vedendo vuoto il posto di Archie...ma dove sono finiti?

Archie p.o.v.

L'uomo incappucciato è tornato durante la notte e ha deciso di sfogare la sua ira su Kevin che ora è pieno di lividi sulla faccia, si può dire che con lui sia stato clemente. Al contrario penso di avere come minimo una costola rotta e la fame si fa sentire ormai. "Tornerà?" chiede lui spaventato "spero di no".

Passano le ore e penso a mio padre che ormai sarà allarmato. Penso ai miei amici che si staranno chiedendo perché non mi sono fatto sentire o vedere e penso a Rose. "Ho voglia di pizza" afferma Kevin ad occhi chiusi, sorrido. Appena ho pensato a Rose, Kev ha detto una delle sue solite frasi che solitamente condividerebbe con lei. Penso sia il primo sorriso da quando sono qui. Un forte tumulto arriva alle mie orecchie rovinando il momento di pace che si era appena creato.

"È tornato" dico io sicuro. La porta, infatti, si apre e l'assassino di Riverdale trasporta all'interno un sacco nero che appoggia in un angolo. Ci guarda con un ghigno e apre il sacco per mostrarci il contenuto. "o porca-" urla Kevin sconvolto. La testa di un uomo morto fuoriesce dal sacco e la puzza del cadavere ha pervaso la piccola stanza. Riconosco la vittima grazie al distintivo che porta al petto, è un agente di polizia. Sembra averlo notato anche Kevin, i suoi occhi guardano un punto fisso, posso immaginare la sua paura, poteva essere suo padre. "i vostri amici potrebbero essere i prossimi" dice il Blood Spreader uscendo da qui.

Rose p.o.v.

Subito dopo scuola io e Betty siamo andate a casa sua e già che c'ero sono passata a casa Andrews. Ora mi trovo nel salotto con Fred che prepara del thè "tieni" mi avvicina la tazza sedendosi di fronte a me "è da molto che non ti vedo" dice lui "già ho avuto molto da fare. Siamo partiti..." sussurro le ultime parole e prendo in mano la tazza fumante. "signor Andrews, ieri è passato mio zio qui?" lui annuisce "non voglio spaventarla, ma ho un brutto presentimento" continuo poi "Archie non è tornato a casa giusto?" annuisce di nuovo "sono rimasta sveglia tutta la notte per aspettarlo, ma non so dove si sia e mi sto preoccupando" sorseggio la bevanda.

"Ho chiesto in giro, nessuno lo ha visto e non risponde alle chiamate" "Fp mi ha detto che anche il figlio di Keller è scomparso..." dice poi lui. Guardo il mio telefono e rileggo i messaggi che ho inviato a Kevin senza ricevere risposta. Riporto lo sguardo su Fred, non sa più cosa pensare, ma su una cosa siamo sicuri: dobbiamo assolutamente trovarli.

𝑼𝒏𝒆𝒙𝒑𝒆𝒄𝒕𝒆𝒅 || 𝑹𝒊𝒗𝒆𝒓𝒅𝒂𝒍𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora