Capitolo 18

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Raggiungo Betty davanti all'entrata della scuola. "Dimmi tutto" sono le prime parole che pronuncio da quando mi sono svegliata e dalla mia voce si può percepire la mia stanchezza. "non qui" mi trascina dietro la struttura.

"Mi spieghi che cos'hai?" "l'altro giorno quando è stato trovato il corpo di Ethel non ho detto una cosa allo sceriffo" rimango paralizzata alle sue parole "oddio B, non dirmi che sai qualcosa di così importante per risolvere il caso e non lo hai detto alla polizia?" chiedo scuotendo la testa per il suo comportamento. "ho visto qualcuno...o meglio ho visto solo una figura, non sarei in grado di identificare la persona" "perché non lo hai detto?" "quando ho visto quella figura sono stata presa dal panico, avevo paura, credevo fosse mio padre e che fosse tornato in una nuova veste abbandonando quella del Black Hood" le parole le si bloccano in gola "e...pur di avere una risposta sono andata a vedere mio padre e si trovava esattamente nella sua cella" "Betty dovresti essere sollevata dal fatto che non sia tuo padre, ma continuo a non capire il perché non hai informato lo sceriffo" "cosa gli avrei dovuto dire: salve sceriffo le ho mentito, in realtà ho visto l'assassino, era un uomo alto e aveva i vestiti ricoperti di sangue?!".

Vediamo in lontananza un gruppo di studenti, tra poco le lezioni iniziano. "ne parliamo dopo" dico dando un'ultima occhiata alla mia amica. Perché ha preferito mentire allo sceriffo? Ok che non sono grandi informazioni quelle che ha, insomma quante persone esisteranno a Riverdale che sono alte e il dato sul sangue è inutile, quel tipo ha ucciso una persona è ovvio che fosse sporco del liquido rosso vivo; ma a pensarci mi vengono i brividi.

Raggiungo Kevin agli armadietti. "Allora pronta per la nostra serata fantastica?" ammicca lui, con tutto quello che è successo mi sono quasi dimenticata di come avevamo programmato questa sera "se intendi il nostro tristissimo pigiama party che trascorreremo guardando Netflix e mangiando schifezze, allora si" "Hey, non è triste il nostro pigia-" la sua voce viene interrotta da un'altra proveniente dall'alto parlante. "-ma è Betty?" chiede Kev "sembra lei ma...perché sta parlando in modo sensuale a tutta la scuola?" percorriamo il corridoio e i vari ragazzi ridono della situazione. "Jones controlla la tua ragazza" mi giro per trovare Jughead irritato dai commenti delle diverse persone "sai Jones non mi dispiacerebbe avere un incontro con Betty" un ragazzo urla facendo ridere il suo gruppo d'amici.

Jug si scaglia su di lui, sferrando un pugno. Il ragazzo si tiene il naso sanguinante con le mani. "prova a dire qualcos'altro su Betty e ti spedisco in ospedale con tutte le ossa rotte" "cazzo Jughead, tu sei fuori di testa amico" dice un altro aiutando l'amico caduto a terra. Mio cugino, affannato, viene fermato da Kevin che lo prende per un braccio e lo porta lontano da loro. "Kev vado a cercare Betty" lui annuisce e passa la bottiglietta d'acqua a Jug.

Corro per i vari corridoi per cercare la mia amica o come minimo chi sta facendo sentire la sua voce a mezzo istituto. Ovviamente girando un angolo sono inciampata nella borsa di qualcuno. Perché devo fare sempre delle figuracce? "scusa non ho vis-" alzo lo sguardo per incontrare gli occhi di Cheryl. "oh Cheryl, è da un po' che non ci si vede" dico in imbarazzo, sono sicura che troverà delle parole per deridermi dopo aver visto la mia caduta "andiamo Rose non sei qui per fare conversazione, vai a salvare la reputazione della tua amica" risponde con tono freddo, non è mai stata gentile con me, ma dopo averla insultata qualche mese fa ha fatto di tutto pur di evitarmi e ammetto che questa situazione mi rende nervosa.

"Ascolta Cheryl, è passato molto tempo e sicuramente non è più il momento adatto per rimangiarmi le parole, ma quel giorno non intendevo offenderti o insultare la memoria di tuo fratello. Non sai quanto mi sia pentita delle mie parole, ma con te che mi evitavi e questo assassino a piede libero per la città non ho mai avuto modo di scusarmi..." non riesco nemmeno a guardarla negli occhi, impaurita dalla sua reazione. "sai non credevo che ti saresti mai scusata e come hai detto tu sei arrivata in ritardo, ma..." "ma?" la esorto a continuare "ma hai approfittato di questo momento per scusarti, significa che il mio dolore ti ha tormentata per settimane" risponde con un sorriso sfacciato. "quindi mi perdoni?" "si e sarò sincera la tua insolenza mi piace, sei l'unica a cui l'ho detto" "anche Veronica è andata contro di te" dico ripensando a cosa mi avevano raccontato i ragazzi quando sono arrivata a settembre "beh si, ma tu sei addirittura diventata una serpens, a proposito, quella tua amica dai capelli rosa è davvero carina" non sapendo esattamente come rispondere provo a pensare ad altro quando la mia mente viene portata alla realtà "adesso devo proprio andare a cercare Betty ci si vede, credo"

𝑼𝒏𝒆𝒙𝒑𝒆𝒄𝒕𝒆𝒅 || 𝑹𝒊𝒗𝒆𝒓𝒅𝒂𝒍𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora