Capitolo 29

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Archie p.o.v.

Guardo il Blood Spreader dritto negli occhi mentre la lama del coltello penetra sempre di più nel mio addome. I miei occhi sono spalancati e lascio cadere la mazza da baseball. L'uomo mi guarda con un ghigno stampato in faccia ed estrae il coltello. Mi appoggia con la schiena al muro e rimango immobile, le braccia che mi ricadono lungo il corpo. "Non dovevi sottovalutarmi ragazzo" dice tirandomi i capelli e facendomi sbattere la testa contro il muro. Gemo dal dolore, sto perdendo troppo sangue e la vista si sta offuscando. "Il tuo amico è riuscito a scappare, ma credo che tu non riuscirai nel tuo intento" afferma alzandosi "questa la prendo io" prende infine  la mazza e si allontana nel buio del corridoio.

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SweetPea p.o.v.

Mi sistemo la giacca e prendo le mie cose. "Dove vai?" chiede Jughead assonnato "a cercare il tuo amico, prima lo troviamo meglio è" "ci vai da solo?" "tutti dormono" "io sono sveglio" fa notare lui "ieri abbiamo trovato Keller, dovresti rimanere qui con il tuo amico, io non servo" "Archie è il mio migliore amico, ci sono Moose e le ragazze qui ad aiutare Kevin" si affretta a prendere la sua giacca di pelle.

Gli metto una mano sul petto per bloccarlo "vado da solo, rimani qui". Sentiamo dei passi provenire dalle scale. "Cosa state facendo scegli alle 7:00 del mattino?" chiede Reggie entrando in cucina e massaggiandosi gli occhi "niente di tuo interesse" "andiamo tutti e tre a prendere Archie" diciamo le due frasi in contemporanea io e Jughead. Reggie non capendo niente si limita a darci uno sguardo stranito. "Ho detto che accompagnerai me e SweetPea a cercare Archie" ripete Jughead "Oh forte, quando andiamo?". Guardo con puro disprezzo Jug per poi rispondere "adesso". Mantle va di sopra a cambiarsi lasciando noi serpens da soli. "È l'ultima volta che collaboro con i Northsider" dico uscendo di casa sbattendo la porta alle mie spalle.

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"Allora, Kevin ieri ci ha mostrato la foto che ha fatto" inizia a parlare Jughead scrutando la foresta dietro di noi "il luogo in cui lo abbiamo trovato me lo ricordo" dico pensieroso, sembro menefreghista, ma sono preoccupato per Andrews. Ho il timore anche di ritrovarci faccia a faccia con l'assassino. "Andiamo" ordino tirando fuori dalla giacca il coltellino, meglio di niente.

[30 minuti dopo]

"Siamo sicuri che sia questa la zona?" chiede Reggie ruotando su se stesso "si è questa" dice Jug convinto. Riguardo nuovamente la foto. Dietro alla botola ci sono due pini, ma essendo una foresta questo indizio non serve a molto. "Siamo passati in questo punto già due vol-oddio" urla Reggie scivolando sui suoi piedi "che succede?". Io e Jones corriamo verso di lui per capire qualcosa, lo aiutiamo a rialzarsi e spalanco la bocca nel vedere la famosa botola che cerchiamo da quasi un'ora.

"Potevo fare da solo" commenta il ragazzo caduto mentre si pulisce con la mano il didietro. "È questa" dico non ascoltandolo. Ci guardiamo un secondo decidendo solo con lo sguardo chi deve aprire la botola posta proprio sotto di noi. Jughead fa un cenno con la testa indicandomi e con le labbra chiede a me di aprirla "fifone" sussurro. Mi avvicino e loro preparano le poche armi che hanno per entrare.

Con un piccolo scricchiolio la piccola botola si apre e una scala a pioli si presenta a noi come entrata. "Che ansia" Reggie mi ha stufato con questi commenti, mi viene voglia di dargli un calcio e lanciarlo dentro. Sbuffo e scendo all'interno seguito dagli altri. "Non si vede niente qua dentro" dice Reggie "è una specie di bunker, è più che ovvio che sia buio" rispondo scettico. Jughead accende la torcia del telefono e illumina due corridoi. "Da che parte ora?" "Mantle smetti di fare domande o ti faccio smettere io" "aggressivo il ragazzo" lo sento sussurrare a Jug.

𝑼𝒏𝒆𝒙𝒑𝒆𝒄𝒕𝒆𝒅 || 𝑹𝒊𝒗𝒆𝒓𝒅𝒂𝒍𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora