Capitolo 20

368 18 0
                                    

Rose p.o.v.

Vengo svegliata dal motore di una moto, guardo l'ora e vedo che sono le 2 di notte. Mi alzo e vado in cucina a prendere un bicchiere d'acqua. Dalla porta principale entra mio zio. "Ancora sveglia?" "per tua informazione sei stato tu con la tua moto a rovinare il mio sonno" lui ride alla mia affermazione appoggiando sul bancone il suo casco. "Jug sta dormendo?" "in realtà non è qui" "ahh ho capito è con Betty" ammicca lui "era andato al Whyte Wyrm 4 ore fa e non è ancora tornato" "è impossibile, fino a un'ora fa ero li e non l'ho visto" si siede sul divano e prende il suo telefono per chiamarlo.

Dopo qualche minuto si rivolge di nuovo a me "non risponde". Lancia il telefono sul tavolino da caffè posto davanti al divano, si vede che è preoccupato. "Zio stai tranquillo, chiamo Betty, magari è con lei come dici tu".

Torno in camera da letto, afferro il mio telefono e chiamo la mia amica. "Rose, sono le 2 del mattino, che c'è?" chiede con voce stanca e leggermente irritata "Jug è con te?" "no perché?". Dovrei dirle che non è più tornato a casa o la farei preoccupare per niente? Decido di non dirle niente rispondendole con un "ah ok allora è ancora al Whyte Wyrm coi ragazzi"

Ritorno da mio zio che è ancora nervoso. "allora? È con lei?" "ehm no" innervosito si avvicina al frigo e prende una birra. Mio cugino mi aveva detto che quando è nervoso o arrabbiato si rifugia nell'alcol; mi avvicino a lui e levo dalla sua presa la bottiglia fredda. "Rose dammi la bottiglia" "non serve a niente bere, questo non ti dirà dov'è tuo figlio. Forza prendi quel casco e andiamo al bar, chiederemo a qualcuno se lo ha visto".

-----------------------------------------

"Guarda un po' chi si rivede" Toni si avvicina con un bicchiere in mani "ciao anche a te" "come mai sei venuta qui in piena notte?" "Jughead è stato qui?" "si, è andato via più o meno a mezzanotte per cercare SweetPea" mi volto a osservare Fp che entra nella conversazione. "dov'è andato?" la ragazza ci guarda con sospetto per poi rispondere "ha solo detto che lo raggiungeva a Greendale, ma non ha specificato più di tanto" Fp corre fuori e sale sulla sua moto "dove stai andando?" "a trovare mio figlio" "vengo anch'io" "Rose no-" "è mio cugino e sono preoccupata, quindi vengo con te" "ragazzi" la ragazza dai capelli rosa inizia "è colpa mia se lui è andato li, gli ho chiesto io di cercare SweetPea, quindi andiamo tutti"

-----------------------------------------

È passata quasi un'ora e stiamo ancora percorrendo la strada principale che ci porta alla vicina Greendale. I fari della moto illuminano due figure a terra. Fp ferma il mezzo e corre in contro alle due persone. "Jughead" lo sento sussurrare "figliolo chi ti ha fatto questo, Rose aiutami, la moto gli è caduta addosso" . Insieme riusciamo a togliergli il peso dalla gamba, mentre Toni corre al fianco di SweetPea. "Oddio, sta sanguinando, chiamate un ambulanza". Con le mani tremanti raccolgo il telefono che è caduto sull'asfalto "Betty, ho trovato Jug, corri in ospedale".

-----------------------------------------

Siamo seduti nella sala d'aspetto, da pochi minuti i ragazzi sono entrati nelle camere e il dottore sta facendo degli accertamenti. Le porte della sala si spalancano rivelando la signora Cooper, Betty, Fred e Archie. "Lui dov'è?" "Betty, è appena entrato in camera, tra qualche minuto potrai vederlo" delle lacrime scorrono sul suo fiso e si fionda tra le mie braccia. Mi ritorna in mente la scena che ho visto prima: i ragazzi svenuti e sanguinanti. Sento le guance bagnarsi e stringo ancora di più Betty che singhiozza bagnandomi la maglietta. Archie si avvicina e ci racchiude nelle sue grandi braccia "stanno bene, stanno bene" dice per rassicurarci.

Mezz'ora dopo il dottore arriva con il taccuino in mano, scruta tra i presenti e quando vede Fp si avvicina con passo svelto. "signor Jones" "mi dica, come stanno i ragazzi?" sistema gli occhiali sul naso e alza gli occhi su di lui" "stanno bene, sono svenuti quindi ci vorrà qualche ora per riprendere coscienza" "hanno ferite gravi?" chiedo preoccupata, Betty stringe la mia mano impaurita.

"l'altro ragazzo ha un taglio sul sopracciglio e abbiamo medicato la ferita che ha sul braccio, ma il gonfiore sull'occhio si è attenuato; suo figlio invece..." sposta lo sguardo su mio zio "suo figlio, avendo tenuto un peso così grande sulla gamba ha riscontrato una frattura lieve alla caviglia e dovrà portare il gesso per un po'" sento qualche merda borbottato dagli altri dietro di me. Chiediamo al dottore se possiamo visitarli e ce lo concede, ma dobbiamo aspettare qualche minuto.

"Vieni Rose siediti" seguo Arch e mi appoggio alla sua spalla "va tutto bene?" "Arch, ho paura che sia stata la stessa persona che ha ucciso Tallboy e Ethel" la sua mascella si contrae e scuote i capelli nervoso. "Sai, ci stavo pensando anche io infatti" chiudo gli occhi non avendo la forza di continuare a parlare e aspettiamo abbracciati qualsiasi notizia.

Il dottore riappare alla porta informandoci che solo quattro persone possono entrare; andiamo io, Fp, Betty e Toni; Archie invece segue il padre e vanno a prendere da mangiare visto che sarà una lunga notte. Varchiamo la soglia della porta e subito Betty e mio zio vanno da Jughead. "Hey Juggy" sussurra la bionda "sai chi ti ha fatto questo?" "ragazza, meglio non stressarlo per stanotte" Betty annuisce alla richiesta di Fp e stringe la mano del suo ragazzo. Mi allontano dalla scena affiancandomi all'altro letto dove sta riposando SweetPea. "Guardalo, giuro che se trovo lo stronzo che ha fatto questo lo ammazzo" "calmati Toni" "Rose come faccio, solo un mese fa è stato assassinato Tallboy e adesso sono stati attaccati loro due, come facciamo ad essere sicure che le prossime su questi letti non saremo noi?". Odio ammetterlo, ma queste parole sono intrinseche di verità. Anche SweetPea si era posto questa domanda al funerale di Tallboy e guarda dov'è adesso.

"Facciamo così, io rimango qui con Jug, voi tornate a casa a dormire" afferma mio zio guardando i nostri occhi stanchi. Betty decide di rimanere li per far compagnia a mio zio. "Toni rimani tu?" "si, voglio stare vicino a SweetPea" annuisco ed esco dalla stanza. Sono le 5 di mattina ormai e avrò delle occhiaie enormi.

In sala di attesa è rimasta solo Alice, la saluto e mi dirigo verso gli ascensori per uscire. Le porte si aprono ed escono Fred e Archie con dei sacchetti pieni di cibo. "stai andando a casa?" "si, rimangono gli altri qui" si propone di darmi un passaggio e Fred è più che sicuro di farlo venire con me. "prima di andare vuoi un panino?" "si grazie" prendo il panino di Pop e me lo mangio sotto il suo sguardo divertito. "Non vuoi andare a vedere Jug prima di andare via?" "no beh, mi è capitato di vederlo nella stessa situazione l'anno scorso e non è bello" dice in un sussurro. Veronica mi ha raccontato che è stato preso a pugni dai Goonies quasi fino a non respirare. Tolgo subito dalla mia mente la scena orribile. "Ma domani lo andiamo a trovare, vengono anche Ronnie e Kev" "si va bene, gli porteremo qualcosa da mangiare"

Usciamo dall'ospedale e andiamo a casa sua, visto che è più vicino. Ha iniziato anche a piovere, ma per fortuna aveva con se un ombrello. Durante la camminata mi accosto vicino a lui e ci baciamo sotto la pioggia che batte sopra l'ombrello che compre entrambi. Mi abbraccia tutta tremante, ormai con i capelli bagnati e corriamo gli ultimi metri per arrivare a casa sua.

"Togliti i vestiti, potresti prenderti un raffreddore o addirittura la febbre" "Arch ma sei scemo? Mi spoglio in bagno non in cucina" alza un sopracciglio e mi guarda confuso "ti ho già visto nuda" questo mi farà diventare matta "mi faccio una doccia".

Entro in bagno e appoggio sul lavandino una maglietta di Arch che userò per dormire e apro l'acqua per farla scaldare. Forse fare una doccia mi servirà per liberare la mente. Appoggio i vestiti bagnati, tolgo anche l'intimo e mi lancio letteralmente sotto l'acqua, ho aspettato questo momento da troppo. Sento la porta aprirsi piano, spero non sia Fred. Arch apre di colpo il box doccia, facendomi urlare per lo spavento "Dio che colpo" cerco di coprirmi come meglio posso "devo fare anch'io la doccia e ne abbiamo una sola" "e non puoi aspettare?" neanche mi ascolta che fa scivolare i suoi boxer lungo le gambe ed entra anche lui. Non riesco a ragionare molto con lui così vicino. Si gira per guardarmi e prende a baciarmi con foga, picchiettando la sua lingua sui miei denti per chiedere l'accesso, che ovviamente concedo. Appoggia le mani sui miei fianchi, mi adagia sul muro e sussulto al contatto del mio corpo con le mattonelle fredde.

Nel bagno di casa Andrews l'unico rumore udibile era quello dei gemiti strozzati dei due ragazzi che cercavano di distrarsi come meglio potevano dopo l'accaduto della sera stessa.

𝑼𝒏𝒆𝒙𝒑𝒆𝒄𝒕𝒆𝒅 || 𝑹𝒊𝒗𝒆𝒓𝒅𝒂𝒍𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora