CAPITOLO II

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Uso, dopo aver imparato a memoria l'intero manuale, attivò la mappa della sua ricetrasmittente. Essa gli mostrò quello che era il campo di battaglia, ovvero gran parte dell'area avanzata della Regione Iku Nembelas.
Appena il suo sguardo si poggiò sulla mappa, il potere dell'occhio arcano si attivò, mostrandogli migliaia di piccole fiamme. Esse erano la rappresentazione dell'anima di ogni persona presente sulla mappa, le quali si presentavano con un colore, in base allo stato d'animo, e al nome di quella stessa persona.

La prima cosa che fece fu ingrandire la mappa, utilizzando una rotella posta sul lato destro della ricetrasmittente, per poi osservare con maniacale attenzione ogni singolo spostamento nelle sue vicinanze.
Dopo essersi accorto della salvezza di Tasuke, osservò tutto ciò che gli sembrasse strano. Quello che suscitò di più la sua attenzione fu un'anima dal colorito viola, inseguita da altre dieci, che viaggiarono ad una velocità ben superiore a quella umana. Immediatamente pensò che si trattasse di undici mech frames, così decise di contattare quello inseguito.

– Yori Tsuyoi, se vuoi vivere segui le mie istruzioni. – disse Uso, guidando il suo frame all'esterno del palazzo distrutto.

– Chi sei? Come fai a sapere il mio nome? – rispose una voce femminile piuttosto agitata.

– Al momento il mio nome non ha alcuna importanza. Ascolta quello che ti dico e avrai tutte le risposte che cerchi.

Dopo pochi istanti di silenzio, la ragazza riprese a parlare:

– Cosa devo fare?

Il tono pacato con cui si espresse fece immediatamente capire a Uso che la ragazza si sarebbe fidata ciecamente di lui, qualsiasi cose le avrebbe detto; d'altronde non aveva altra scelta.

– Continua a svoltare alla tua sinistra per dodici volte senza imboccare in nessun vicolo. Questa manovra ti farà girare intorno ad un unico isolato per darmi il tempo di agire.
Alla tredicesima vai al secondo vicolo alla tua destra. In più vorrei sapere se Besko Ristan è un tuo compagno.

Uso stava guidando il frame rubato, arrampicandosi su di un palazzo abbandonato, alto sui seicento metri.

– Farò come dici, ma sappi che mi devi delle spiegazioni e sì, Besko è un mio alleato. – riprese Yori, irritata.

– Grazie per la disponibilità. Se qualcuno di loro cerca di farti un'imboscata te lo dirò il prima possibile. – concluse Uso, distogliendo l'attenzione dalla mappa e osservando un blocco stradale sull'autostrada dal quattordicesimo piano del palazzo.

"Fin'ora il piano fila liscio come l'olio. Giusto l'arrivo del frame grigio ha toppato, ma per il resto siamo alla perfezione.
L'unica variabile che può distruggere tutto quanto è l'astuzia del comandante nemico. Spero che studiare tattiche di guerra sia servito veramente a qualcosa, altrimenti quella materia è davvero inutile."

Dopo essersi preso qualche istante per riflettere, contattò la persona che citò alla ragazza. Era sicuro si trattasse di un terrorista dall'intensa paura che vide e dal suo nome, tipico delle parti più povere della Città.

– Besko Ristan, so cosa state architettando e ho deciso di aiutarvi.
Dirigiti dalla tua posizione attuale al punto R6, piazza delle mine anti-frames ai lati dell'uscita del vicolo alla tua sinistra e fuggi dove si trovano i tuoi compagni. Sappi che Yori Tsuyoi morirà se non fai come ti dico. – disse Uso, continuando ad osservare la situazione della ragazza.

Una voce profonda gli rispose. Non sembrava spaventato da come si vedeva sulla mappa.

– Per tua pura fortuna sono un tipo che sa quando fidarsi di uno sconosciuto. Sai troppo per essere delle forze dell'ordine.

I giustizieri corvini [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora