CAPITOLO XIX

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Il giorno dopo, ponte di comando, 11:30

Nell'aria aleggiarono malinconia e tristezza, seguite da un'insaziabile sconforto. I presenti, tra cui Nije, i cinque governatori, Laya e tre membri della sezione sociale, aspettarono con ansia di ricevere delle comunicazioni da parte del governatore della Regione Tair Wolong, visto che nessuno dei due eserciti sembrava voler continuare a combattere.

- Dovremo arrenderci di fronte all'evidenza, non possiamo vincere contro un'arma del genere. - disse il vecchio Skvel, cercando di rompere quel silenzio opprimente.

- Sapevamo della sua esistenza, eppure eravamo sicuri che non l'avrebbero usata. Siamo degli sciocchi. - accennò l'orientale, dal tono deluso.

- Io dico di provare con continui attacchi suicida, almeno potranno finire le loro scorte. - esordì la governatrice Melangiz, dal ghigno felice.

- In questo clima di tensione, nessuno si offrirebbe volontario per una cosa del genere e, sicuramente, nessuno obbedirebbe ad un ordine del genere. La maggior parte delle truppe si è ritirata nella propria stanza, compreso Lair, e gli unici che non si sono ancora dati per vinti sono tre cavalieri corvini e Vileni. In più Tasuke è fuggito con lo Yudoku. - rispose Nije, cercando di trovare una soluzione.

- Quel Tasuke, se non erro è un membro dagli albori. - disse la donna dagli occhi rossi, cercando di capire il perché delle sue azioni.

- Si è unito a noi insieme a Lair. Di sicuro è anche l'unico a sapere la sua identità. - continuò Laya, la quale si sedette sulle scale alla destra di Nije.

- Comandante, il governatore nemico vorrebbe avviare una videochiamata. - disse una donna della sezione sociale, interrompendo la discussione.

- Accettate.

All'istante, lo schermo sostituì le immagini in diretta dell'enorme cratere con quelle del governatore di Wolong, assistito da un uomo ed una donna in penombra, dei quali si potevano intravedere gli abiti di lusso.

- Ma guarda un po', non mi aspettavo di certo che vi sareste fatti vedere, traditori. - disse il governatore Teki Omona, osservando i cinque governatori, con tono allegro.

- Neanche noi ci saremmo aspettati una mossa tanto subdola come la tua. - ribatté Melangiz, con sguardo accusatorio.

- La mia era solo una dimostrazione di forza, non userò l'attacco orbitale un'altra volta, di questo potete esserne sicuri.

- Come se ci potessimo fidare di te. - continuò la donna, seccata.

- Potete credere a quello che volete, però c'è qualcosa di cui vorrei parlare con tutti voi e con Lair in persona. - propose, cercando di arrivare ad un compromesso.

- Lair al momento è ferito, quindi al comando ci sono io. Il mio nome è Nije Zapove. - disse Nije, fissandolo intensamente.

- Purtroppo non mi fido della registrazione del nostro colloquio, anche perché potrebbe essere alterato con degli sporchi mezzucci, quindi preferirei vederci di persona.

- Non accetteremo mai. - riprese il governatore Zhiuhi, adirato.

- Va bene. Come vorresti che ci incontrassimo? - chiese Nije, ignorando l'orientale, il quale rimase in silenzio per il resto della conversazione.

- La vostra aeronave è l'ideale per quello che voglio dirvi, quindi arriveremo il prima possibile. Sappiate che, se dovesse succederci qualcosa, vi verrà mandato contro l'intero esercito di Tairiku. - concluse il governatore Omona, interrompendo il collegamento.

Qualche minuto più tardi, un piccolo aereo si avviò verso la Sukugen. Al loro arrivo, i tre governatori, ovvero Teki Omona,  un uomo e una donna, e una bambina dai capelli dorati vennero scortati da quattro guardie del corpo disarmate fino alla sala riunioni.
L'uomo, dagli occhi castoni e dai capelli corti e neri, vestito in camicia bianca e giacca nera, si mostrò riluttante per tutto il tempo. La donna, dai capelli lunghi e rosati e dagli occhi azzurri, la quale indossava un lungo abito nero dalle sfumature rosse, lo intimò di avere un comportamento più adeguato.
Invece, la bambina, vestita unicamente con un panno bianco che le copriva l'intero corpo ad eccezione delle gambe e che portava un areola in testa, assunse un comportamento più consono rispetto ai due governatori.

I giustizieri corvini [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora