Clam e Lidojuma, dopo aver evitato i colpi nemici, riuscirono a sorvolare il muro che circondava l'intero complesso e ad atterrare sul tetto piatto del primo edificio disponibile.
- Sembra che nessuno ci abbia ancora notate. - disse Lidojuma, dal tono distaccato, osservando la strada sottostante.
- Ci staranno sicuramente aspettando. Non dobbiamo abbassare la guardia. - continuò Clam, prendendo il suo cellulare e cercando la mail del professor Shink. - Ora ci troviamo nell'angolo in basso a sinistra, secondo la mappa. Il primo obbiettivo è qualche piano sotto di noi, il secondo si trova sopra all'angolo in basso a destra e il terzo al centro del lato in alto.
- Quanto ti ci vorrà per hakerarli? - chiese l'altra, incamminandosi verso la porta che le avrebbe condotte all'interno.
- Circa dieci minuti ognuno. - rispose Clam, seguendola.
- Allora sarò costretta a proteggerti, come sempre. - riprese Lidojuma, dal tono sarcastico, aprendo la porta e scendendo una lunga scala.
- Se ti riferisci a quella volta al lago Tinkel, ti vorrei ricordare che sei stata te ad attirare il fuoco nemico. - disse, imbronciata, Clam.
Le due si intrufolarono all'interno dell'edificio, dai corridoi di un bianco latte, tendente all'azzurro grazie alle luci emesse dalle plafoniere sul soffitto di ogni piano. Non vi era nessuno, diversamente dalle aspettative, e l'intenso odore di benzene non fece altro che peggiorare la situazione, causando sonnolenza a Clam e una leggera nausea a Lidojuma.
In poco tempo arrivarono davanti ad una porta blindata, protetta da un sistema di scansione della retina.- Ci penserò io ad aprirla, intanto vedi se arriva qualcuno.
Clam, all'istante, comandò dei fili che fuoriuscirono dal suo frame. Controllandoli alla perfezione, li utilizzò per rimuovere la copertura del pannello.
Essi si attaccarono a delle prese USB, poste al bordo.- Capisco che questo odoraccio dia alla testa, però potresti anche evitare di dire delle ovvietà. - rispose la compagna, afferrando una delle mitragliette agganciate al suo aliante.
- Lo sai che odio i silenzi imbarazzanti, dovresti esserti abituata. - riprese, poco prima dell'apertura della porta.
La stanza, completamente illuminata da delle plafoniere di un blu intenso, era completamente vuota, ad eccezione di una colonna metallica dalle superfici ripiene di pulsanti, leve, lampadine accese e schermi di ultima generazione, spenti.
- Appena l'haking inizierà, il sistema di sicurezza sarà attivo. - continuò Clam, scherzosa.
- Lo so già. - rispose Lidojuma, dal tono esasperato, voltandosi verso l'uscita della stanza.
Clam si collegò analogalmente sulla superficie della colonna, utilizzano il doppio dei cavi USB e alcuni jack, avviando l'haking e chiudendo l'entrata con un solo pulsante.
- Perché non ci sono luci rosse e una sirena? - chiese Lidojuma, osservando le lampade da soffitto.
- Se ti stessero rubando in casa, te li informeresti che sai della loro presenza? Poi è un cliché stra usato in ogni film. - disse, sarcastica, Clam.
- Io li prenderei a pugni.
- Appunto, stanno arrivando senza farcelo sapere. Mancano otto minuti. - continuò, dal tono allegro.
Dopo qualche istante, la porta esplose e una decina di uomini dotati di astral suit grigie entrarono nella stanza, puntando le loro armi verso Lidojuma.
- Interrompete subito il collegamento o saremo costretti a sparare. - disse uno di loro, avvicinandosi.
Quest'ultima, dopo aver sollevato le braccia in aria, osservò attentamente tutti i presenti, prima di attivare la macchina del fumo sul retro del duo aliante. In pochi secondi, Lidojuma uccise tutti i presenti, riuscendo a procurarsi una lieve ferita alla coscia destra.
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I giustizieri corvini [In Revisione]
Sci-fiL'autorità della potente città-stato Tairiku, temuta in tutto il mondo, è messa a dura prova. Una neo cellula terroristica sfida le forze dell'ordine, derubandole delle loro armi più pericolose e mostrando in pubblica piazza gli effetti negativi del...