CAPITOLO XXIII

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Sul cielo svettava l'imponente aeronave del governatore Teki Omona, la quale trasportava ogni singolo governatore delle Regioni Tair. Appostata a meno di cento metri dal palazzo centrale, aspettò con pazienza l'attimo ideale.

Pochi istanti dopo l'annuncio, Vileni entrò in contatto con Uso, attraverso la ricetrasmittente, dicendogli:

- Non ci credo che ha funzionato davvero. Non hai idea di quante persone si stiano dirigendo qui.

- Era ovvio che accadesse. Senza più Lair tra i piedi e con i giustizieri corvini sotto il proprio comando, il Gran consiglio ha fatto tutto quello che voleva, applicando leggi severe e iniziando una caccia alle streghe tra tutti i simpatizzanti di Lair. Tutto quello che si doveva fare era accendere la miccia che avrebbe fatto scatenare la rivolta. È proprio vero che le persone danno il meglio di se quando combattono per un ideale. - aggiunse Uso, sorridente.

- Ancora non mi capacito a capire come siamo arrivati a tutto questo. - continuò Vileni, dal tono allegro.

- E' successo tutto grazie alla fiducia che Nije ha riposto in me. Voi siete pronti per l'attacco?

- Non vedo l'ora di assistere all'enorme cambiamento che accadrà stanotte. La gente si è portata di tutto per resistere alle forze dell'ordine!

- Mi raccomando, godetevelo anche per me. - concluse Uso, interrompendo la comunicazione.

In un solo istante di rammarico, si voltò si incamminò verso il centro del tetto. Akami lo aspettò impaziente, vestita con una astral suit completamente nera, appoggiata sulla gamba sinistra di un frame uguale in tutto e per tutto allo Shinrai.

- Quindi vuoi davvero che tutto finisca così? - domandò, singhiozzando.

- Non posso più tornare indietro, altrimenti lo avrei già fatto parecchio tempo fa. - continuò lui, abbracciandola per l'ultima volta.

- Mi spiace solo che Tasuke non sia qui con noi.

- Lo conosci meglio di me, tornerà. - disse Uso, con tono allegro, sicuro delle sue parole.

- Si arrabbierà molto con te. - riprese lei, sorridendo e immaginandosi la scena. - Uso, grazie per tutto quello che hai fatto.

- Grazie a te, per non essertene mai andata. - rispose il ragazzo, con tono malinconico. - Adesso andiamo, altrimenti ci perderemo tutto il divertimento. - concluse, aiutando Akami ad entrare nel frame.

La bionda, dopo aver acceso il mech, fece salire Uso sulla mano sinistra e reggendolo con la destra, partì in direzione della sede centrale del Gran consiglio.

Le strade, sede di un immensa rivolta, non erano più un posto sicuro per nessuno, nemmeno per i rivoltosi stessi. Uso sapeva bene cosa avrebbe comportato ciò ma, nonostante tutto, continuò imperterrito a osservare quello spettacolo che nella sua testa non era altro che stupendo.

In breve, i due arrivarono nei pressi del palazzo, alto sugli ottocento metri, dalle pareti in materiale vetroso dalle tinte bianche e dalla estremità a punta. Più precisamente, atterrarono sul tetto di una piccola palazzina, situata a pochi metri dal palazzo, dove li stavano aspettando Vileni e Helma, dentro ai propri frame, e Eldiw.

- L'esca ha svolto egregiamente il suo dovere. Possiamo andare. - disse Uso, facendo segno ai quattro di scendere.

In men che non si dica, i tre mech e Eldiw planarono fino a raggiungere la strada, per poi dirigersi verso l'entrata, sorvegliata da una manciata di guardie. Abbattendo l'ingresso, senza dare troppo peso a chi era nei paraggi, i cinque si diressero immediatamente alla lunga fila di ascensori posta al termine del corridoio.
Uso scese dal braccio del nuovo Shinrai e chiamò il primo ascensore che gli capitò davanti, senza controllare che fosse già in funzione. All'apertura delle porte, due uomini in giacca e cravatta e il governatore Lielisk saltarono dal terrore, osservando lo sguardo divertito di Uso, il quale rimase stupito dallo spettacolo:

I giustizieri corvini [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora