I giustizieri corvini [In Revisione]

CAPITOLO XXIV

Uso, rimasto immobile dinanzi alla sfera, non fece altro che contemplarla per qualche minuto, ripensando a tutto quello che gli successe negli ultimi mesi.
Venire a contatto con l'occhio arcano Neif, l'incontro con Yori, Nije e Ranik, il suo primo discorso a tutta la Città-Stato, l'ultima volta che vide i suoi genitori, i cavalieri corvini, l'attacco alle industrie Samolet e a tutta la Regione Iku Nembelas, la morte di Yori, la fuga di Tasuke e tutti gli avvenimenti dell'ultimo mese.

La sua espressione compiaciuta, condita da delle lacrime amare, si rifletté sulla sfera fluttuante, la quale emanò un forte calore man mano che Uso gli si avvicinò.
Appena le lacrime si fermarono, afferrò il suo cellulare dalla tasca e registrò un audio, dicendo:

- E' qui che si conclude tutto. Vi ringrazio infinitamente per tutto l'aiuto che mi avete dato, Akami, Vileni, Eldiw e Helma. Clam, se sei viva e stai ascoltando questo messaggio, mi spiace di non poterti salutare di persona per un'ultima volta, ti devo tanto e non potrò ricevere da te quello schiaffo che mi avevi promesso.
Vileni, grazie per avermi colpito, è stata la cosa migliore che tu mi abbia mai fatto. Se tutto andrà come deve, potrai vivere senza rimpianti e senza il desiderio di uccidere chi ti infastidisce, almeno spero.
Helma, stai accanto agli altri nei primi momenti. Il mondo vi guarderà con occhi diversi d'ora in poi e se tutto va male, dovrai proteggerli. So che posso fidarmi di te, sei il giustiziere più forte che esista, dopotutto.
Eldiw, non abbiamo mai avuto dei rapporti così solidi, però devo dire che la tua compagnia mi ha sempre tenuto tranquillo. Segui la tua strada e svela tutti i misteri che aleggiano la tua seconda vita come spettro.
Akami, mi spiace per tutto quanto. Sapevo dei tuoi sentimenti fin dall'inizio, ma non li ho mai considerati, finendo per ferirti nel peggiore dei modi. Quando mi sono presentato a casa tua mi sono odiato. Vivi la tua vita senza di me, troverai qualcuno che ti merita davvero e che non ti farà soffrire come ho fatto io. Se rivedi Tasuke, salutamelo e dagli la scatola che ho lasciato sul divano del tuo appartamento.
Devo dire che questi ultimi mesi sono stati proprio uno spasso.

Dopo qualche secondo, Uso inviò il messaggio a tutti e, con fare spavaldo, lo spense e lo rimise in tasca, pensando:

"Sicuramente mi staranno riempiendo di messaggi, rovinerebbero l'atmosfera."

La pacata voce di Kashiko lo interruppe:

- Sei pronto per incontrarlo.

- Sì. Hai qualcosa da dirmi prima del gran finale? - chiese Uso, voltandosi verso di lei e mostrandole un sorriso innocuo.

- Ti prego di non perdere troppo tempo. Quando sarai abbastanza vicino, la sfera si aprirà e tu dovrai toccare l'oggetto che vi è dentro. - rispose la bambina, guardandolo con sguardo impassibile, indicandogli la sfera.

- Se è tutto qui, allora sarà facile. Però prima voglio sapere una cosa, quante sono le probabilità che io muoia?

- Dipende dalla tua scelta. - continuò, sedendosi a terra, fissandolo con impazienza.

Dopo qualche istante di esitazione, Uso si voltò verso la sfera e le si avvicinò finché quest'ultima non si aprì in due, mostrando un cristallo bianco fluttuante, a forma di scheggia, il quale emise una potente luce bianca.

- Quella scheggia è stata estratta da un prism anomalo, il suo colore bianco lo dimostra. Se non lo sapessi, i prism sono creatute cristalline che ogni tanto compaiono qua e là.

- So cosa sono, non crederti così superiore. Grazie al cielo non mi è capitato di incontrarne durante la mia vita, sono sicuro che avrebbero scompigliato i miei piani.

- Appena la toccherai chiudi gli occhi e privati di ogni pensiero, se farai la scelta giusta questo mondo te ne sarà eternamente grato. - riprese Kashiko, fissandolo per tutto in tempo e cercando di spronarlo a portare a compimento il suo viaggio.