CAPITOLO XVII

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Tre giorni dopo, confine tra le Regioni Nembelas e Wolong, 10:00

Nije, situato al posto di Uso nel ponte di comando, prese le redini del gruppo in assenza di quest'ultimo, sfogliando brevemente il libro.

- Tutti i mech sono pronti? - chiese, preparandosi mentalmente ad ogni evenienza.

- Manca ancora qualche unità, però possiamo già procedere con l'avanzata. - rispose una donna della sezione sociale, seduta su di una delle posizioni laterali del piano superiore della sala.

- Perfetto, avviate i motori verso il centro della Città, sono sicuro che lo stanno proteggendo in nostra attesa. - continuò, per poi contattare Yori con la ricetrasmittente. - Aggiornami su Lair.

La ragazza, posta davanti all'entrata della stanza, osservò il vassoio che lasciò lì la sera prima, completamente identico a quando glielo portò. Appena sentì la voce di Nije, proveniente da un piccolo auricolare, fece un sospiro di preoccupazione e gli rispose:

- Non è ancora uscito dalla sua stanza e non ne vuole sapere di mangiare.

- Se è così, vuol dire che per questa volta sarò io a comandare. Qualcuno ha da ridire? - chiese, lasciando tutti i presenti in silenzio. - Molto bene. Ora puoi andare.

- Come desideri. - continuò lei, dal tono triste.

- Vedrai che quando vinceremo tornerà come prima, te lo assicuro. - concluse Nije, con tono delicato, rassicurandola.

La ragazza, sapendo che in quella battaglia sarebbero potuti morire tutti quanti, bussò più volte alla porta di Uso, senza ricevere nessun tipo di risposta. Alche, poggiò la testa sulla porta e disse, con le lacrime agli occhi:

- Tra poco inizierà la battaglia contro l'esercito di Wolong. Nije guiderà le nostre truppe e utilizzerà le strategie che gli hai scritto in quel libro. Ne ha parlato solo a me e a Shink, senza escludere quelle pagine che hai lasciato in bianco.
Abbiamo raccontato a tutti che sei ammalato, ma in molti pensano che tu abbia paura del governatore o che tu sia morto, quindi il morale non è dei migliori. Ti prego, per il bene di tutti quanti, esci dalla tua stanza e comandaci verso la vittoria, come il vero Uso farebbe. Non te lo chiedo in vece di tua guardia del corpo. - disse, senza ottenere una risposta. Dopo una breve pausa si toccò il ventre, continuando: - Senti, visto che non hai più voglia di combattere, che ne diresti se, dopo la battaglia di oggi, andassimo a vivere tutti e tre insieme?

Yori, dopo un inutile attesa di cinque minuti davanti alla porta, capì che nulla lo avrebbe smosso dalla sua posizione, così si diresse vero lo scafo per prepararsi al conflitto.

- A tutti gli ottocento mech frame all'ascolto, le condizioni di Lair sono migliorate e presto potrà tornare a guidarci al meglio. Per il momento io, Nije Zapove, sarò il vostro comandante finché non sarà tornato pienamente operativo.
La battaglia di oggi, oltre ad avere una rilevante importanza per la nostra causa, sarà dedicata a tutti coloro che ci hanno lasciato negli ultimi mesi, soprattutto il primo capo dei giustizieri corvini, il quale ci comandò ancor prima che acquisissimo questo nome, Daiki Tenaga e il comandante Ranik Sneje, morto quattro giorni fa per salvare la vita di Lair stesso. Confido che tutti voi vi impegniate al massimo, come loro due avrebbero voluto. - annunciò Nije, per poi chiudere il collegamento con tutti, imitando il tono che usa sempre Lair.

- Non era meglio dirgli che Lair sarebbe venuto il prima possibile per aiutarli? - chiese Shink, seduto sulla poltrona vicino all'entrata.

- Meglio non dare false speranze a chi ha il morale abbattuto. Per il momento staremo al suo gioco, ma se dovesse assentarsi per un altro giorno sarò costretto a prendere il comando definitivamente.

I giustizieri corvini [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora