Mi sveglio un minuto prima che la sveglia inizi a suonare e mi stupisco di quanto sia vero che il corpo ha un orologio interno e che se inizi a svegliarti ad un certo orario tutte le mattine, allora prima o poi della sveglia non ne hai più bisogno. Vado in cucina, apro il frigorifero e prendo il latte, lo annuso perché non mi ricordo da quanto tempo è là dentro e dato che dall'odore sembra a posto prendo una tazza e ce lo verso dentro, poi vado a prendere dei biscotti dal ripiano che sta sopra i fornelli e poi metto la tazza nel microonde e lo imposto a sessanta secondi, mentre il latte si scalda, comincio a mangiare i biscotti ( che sono con gocce di cioccolato) e mentre mangio i biscotti delle immagini strane iniziano a ronzarmi nella testa. Rimango col biscotto fermo a pochi centimetri dalla bocca, quando il viso di un ragazzo mi si disegna in testa e poi fuoco e dolore e io che urlo e tutto questo mi riempie talmente di panico che il mio cuore inizia a battere all'impazzata e le mani tremano così tanto che alla fine il biscotto mi cade sul tavolo, < tutto bene? > mi chiede Francesca che è una dei miei coinquilini e adesso mi sta guardando con i suoi giganti occhi azzurri spalancati, < stai bene? > mi ripete e allora io accantono un attimo i ricordi o quelli che io penso siano ricordi, ma che probabilmente sono solo lasciti di un brutto sogno e annuisco, < ho dormito malissimo > le faccio con uno sguardo da cane bastonato, adesso è lei ad annuire, < si vede > dice poi, < hai delle occhiaie terribili >, va verso il frigorifero e si prende un bicchiere di aranciata < davvero terribili >, continua mentre si siede sul tavolo davanti a me, < però questo non ti ha impedito di prendere di nuovo i miei biscotti > dice indicando il pacco di biscotti e dato che il biscotto che mi è caduto è ancora sul tavolo ed è mezzo mangiato e si vede perfettamente che è mezzo mangiato e che non è solo spezzato, perché anche se uno fosse distratto li vedrebbe benissimo che quelli sul biscotto sono segni di denti, io non posso proprio negare l'evidenza, < scusa > le dico, < giuro che oggi te li ricompro >, < brava > mi fa lei prendendosi il pacco di biscotti e iniziando a mangiarli. < Ieri ho finito Narcos > mi dice poi, < come era? > faccio io cercando di tenere lontane le immagini del sogno e promettendomi di ragionarci su in un secondo momento, perché per quanto sia stato solo un sogno ( ormai ho deciso che quello che ho fatto era solo un sogno), vorrei cercare di capire cosa mi ha portato a fare un incubo del genere, lei fa spallucce, < sarebbe dovuto finire alla seconda stagione >, poi attacca a parlare dicendo che secondo lei una buona serie tv deve avere un cattivo affascinante e che se ne hai uno che è praticamente perfetto perché è recitato da dio e scritto da dio ed è il meraviglioso direttore d'orchestra che rende tutta la serie tv davvero bella, allora poi se provi a fare un seguito, con lui che non c'è più e arriva un altro direttore di orchestra che non è altrettanto potente (vuoi perché è scritto male, vuoi perché l'attore non riesce a dare lo stesso spessore e la stessa carica magnetica al personaggio) allora non può che perdere e, anche se la stagione è comunque piacevole da vedere, il confronto con quelle prima puoi evitare di farlo < e al confronto non regge > conclude Francesca, < siamo proprio una spanna sotto >, io le dico che concordo pienamente e che la terza stagione non l'ho guardata proprio per questo motivo, lei mi risponde che ho fatto bene e poi inizia a parlare della festa di Stefano e del fatto che forse verrà più tardi perché in serata ha anche un impegno e allora io mi ricordo del gioco che sarei dovuta andare a prendere e poi tornano le immagini di un negozio e di qualcuno al bancone e di me che fisso una statuetta di legno e poi il mio cuore inizia di nuovo a battere all'impazzata e scaccio via le immagini, intanto Francesca mi sta guardando con un sorriso sul viso e capisco che deve essere in quella posizione da qualche secondo di troppo perché il sorriso adesso sembra tirato, < mi hai chiesto qualcosa? > le chiedo, < oggi non ci sei proprio > dice scuotendo la testa, ma prima che faccia in tempo a rifarmi la domanda le squilla il cellulare, < cazzo > dice, < sono in ritardo . Ci vediamo stasera ok? > poi esce e se ne va.
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Nascita dell'Anticristo #wattys2019
HorrorUn ragazzo con un segreto, una spada da trovare e poteri terribili contro cui combattere. Chi sarà il vincitore?