Siamo nel parchetto dove il primo giorno abbiamo incontrato la signora col bambino che si era messo a ciucciare la linguetta della mia giacca e stiamo mangiando dei noodles e fa freddissimo e mi chiedo perchè cazzo Luigi abbia pensato fosse una buona idea mangiare all'aria aperta. La nebbia è fittissima e l'umidità mi ha fatto arricciare i capelli e le mie mani sono così intorpidite che faccio fatica a stringere le bacchette. Luigi non ha ancora smesso di parlare di Adéle e adesso mi sta dicendo quanto fosse simpatica e quanto sia triste che la sua vita sia andata così; inizia ad insultare il marito dicendo che non doveva farla impazzire, mi chiede come abbia potuto non credere all'abilità della donna che era così potente e così evidente e poi, arrabbiato e col viso tutto rosso, mi domanda perchè cazzo lei si sia lasciata trattare così, perchè abbia mollato, perchè non sia scappata con lui quando glielo ha chiesto. È la prima volta che sento Luigi così emotivamente coinvolto e, anche se in realtà mi interessa poco delle sue avventure sentimentali, decido di indagare perché sentirlo parlare di queste cose me lo rende più umano. Gli chiedo perchè si senta così legato alla donna e lui, senza guardarmi, mi risponde che è abbastanza chiaro, ai tempi era l'unica persona che aveva conosciuto che fosse sana di mente e che avesse una abilità particolare come l'aveva lui, < mi faceva sentire meno solo >, io sghignazzo e lui mi fulmina con lo sguardo, mi chiede perchè mi sia messa a ridere e io gli rispondo che mi pare strano che uno come lui abbia problemi di solitudine e allora lui mi chiede cosa intendo quando dico una persona come lui e io mi metto a guardarlo stupita, <è abbastanza ovvio no? > gli faccio poi, lui continua a guardarmi confuso,< non mi sembri una persona che ha bisogno di altri per stare al mondo > dico tanto per uscirne, < ah > fa lui fingendo di credere alla mia risposta, < anche io ho i miei momenti di debolezza. E poi avevamo una conoscenza in comune > lascia cadere là la frase e si mette a guardarmi, lo vedo che vorrebbe che gli chiedessi di più di questa conoscenza e sarei anche abbastanza curiosa di sapere di chi sta parlando, anche perchè se la mette così sul misterioso è probabile che sia una persona interessante, ma allo stesso tempo il solo fatto di compiacerlo e di mettermi a fare per l'ennesima volta quello che lui vorrebbe che io facessi mi fa imbestialire, quindi per qualche minuto mi metto a mangiare i noodles con fare disinteressato, ma alla fine la curiosità ha la meglio e con il tono più annoiato che riesco ad usare gli chiedo chi sarebbe questa conoscenza, lui si schiarisce la voce e si mette a mangiare i noodles prendendosi tutto il tempo che gli occorre per soffiare via il vapore e masticare gli spaghetti, < non tutto quello che so fare è un dono naturale > dice dopo un po', inclino la testa da un lato con sguardo confuso incitandolo a continuare, lui sbuffa e inizia a sfregarsi le mani sui pantaloni come se avesse freddo, c'è qualcosa nel suo atteggiamento che è strano, è agitato, si lecca le labbra di continuo e mi guarda come se volesse leggere ogni mia microespressione facciale, gli chiedo di spiegarsi meglio e lui sospira < sì > dice dopo un po'. Nonostante ci siano si e no cinque gradi il parchetto è pieno di bambini che giocano e che urlano e che piangono e c'è questo gruppetto di signore di fianco a noi che continua a guardarci e a guardare la panchina in cui siamo seduti e una di loro, magrolina e con i capelli corti rosso tinti, si sta lamentando ad alta voce che il parchetto non è per ragazzi cresciuti e che quella panchina dovrebbe essere destinata alle mamme che si vogliono sedere mentre osservano i loro bambini giocare e le altre donne iniziano ad annuire tutte convinte; io mi metto a fissarle e mentre Luigi attacca a parlare di qualcosa riguardante le sue capacità e di qualcuno con cui ha un lavoro in sospeso, la donna dai capelli rossi si avvicina, mi guarda a testa alta e con un sorriso del cazzo stampato sulla faccia, Luigi neanche se ne accorge, ha lo sguardo puntato sulla scatoletta di noodles fumante e dalla sua bocca continuano ad uscire parole, parla di un tizio che però non è umano che lo ha avvicinato circa duecento anni fa, e il sorriso della donna si incrina, si schiarisce la voce sperando di attirare la nostra attenzione, ma io continuo a fingere di essere completamente immersa nel discorso di Luigi e Luigi sembra completamente immerso nel discorso che sta mettendo su, la donna continua a schiarirsi la voce sempre più forte e sia io che Luigi continuiamo ad ignorarla fino a che lei non lei non sbotta e parlando un francese velocissimo ci dice qualcosa del tipo che ci dobbiamo alzare e Luigi interrompe a metà la frase che stava dicendo e fulmina la donna con lo sguardo e si alza dalla panchina con un gesto brusco e la donna si gira verso le amiche che adesso hanno anche loro quello sguardo fiero e quei visi all'insù e fa segno a loro di avvicinarsi, ma Luigi non ha intenzione di cedere la panchina alle donne e con un tono che mi fa rabbrividire e indicando con un dito pallido l'area giochi, chiede alla tizia quale sia il suo bambino e lei deglutisce e il suo sguardo si fa di pietra, gli risponde con un tono stridulo e tremolante che non si deve permettere, < se no? > fa Luigi, < ho degli amici nella polizia > fa lei,< suo marito lavora nella polizia > si corregge poi, indicando nel gruppo delle donne una tizia bionda e dai capelli cotonati e con un terribile ombretto azzurro sulle palpebre e poi, prima che Luigi possa dire altro, si allontana da noi a passo svelto e con occhi da cerbiatto va a riferire la conversazione al gruppo di amiche e tutte annuiscono preoccupate lanciandoci occhiatacce e la tizia bionda che la donna aveva indicato prima inizia a gesticolare animatamente e prende il cellulare dalla borsa e con uno sguardo allarmato si porta il cellulare all'orecchio e io mi accorgo di stare trattenendo il fiato perchè per quanto adesso sappia che è ridicolo sperare in un aiuto da parte della polizia vista la mia situazione, l'idea di poter parlare con un ufficiale e almeno il fatto di provarci a chiedere loro aiuto, mi fa scaldare il cuore. Luigi borbotta qualcosa del tipo che è meglio se ci leviamo dal cazzo e io senza tentare di nascondere la delusione annuisco.
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Nascita dell'Anticristo #wattys2019
HorrorUn ragazzo con un segreto, una spada da trovare e poteri terribili contro cui combattere. Chi sarà il vincitore?