Capitolo 9

1.1K 101 5
                                    

Luke e Ashton erano in salotto: mio fratello era appoggiato sul bracciolo della poltrona e Ash restava in piedi, braccia conserte e schiena verso la porta d'ingresso.

Quando sentirono la porta aprirsi e vedere sbucare me,  si girarono di scatto. Tirai un sospiro di sollievo.

-Ashton, Luke! -mi  avvicinai verso di loro. Volevo abbracciare Ashton, ma notai una strana espressione sulla sua faccia, che non avrei saputo decifrare. Eppure le espressioni di Ashton le avevo viste quasi tutte. Scossi al testa: era il momento di fare il punto della situazione e cercare di capirci qualcosa. 

-Tutto bene? -continuai, cercando dialogo. Loro non mi risposero, mi guardavano soltanto. Sentivo lo sguardo responsabile di Ashton sulla mia testa e quello di Luke non era su di me, ma lo sentivo comunque come se mi stesse facendo pressione. Ashton prese velocemente lo zaino dalla poltrona e se lo mise su una spalla e, senza dire una parola, andò verso  la porta d'ingresso. Io lo seguii e lo chiamai il suo nome, ma mi tenni distante. Ma perché scappava da me? Perché non dicevano nulla? Cosa stava succedendo?

Ashton mise una mano sulla maniglia della porta, la piegò verso il basso e, prima di uscire, regalò un'occhiata d'intesa a Luke, ignorando il mio richiamo, ma spostò comunque il suo sguardo su di me. Mi fissò dritto negli occhi, senza dire nulla, poi si morse un labbro e uscì,s offocando con la porta il mio secondo:  "Ash!".

Mi girai verso Luke, rimasto immobile sul divano, tenendo sempre gli occhi azzurri su di me.

-Luke, potresti spiegarmi cos'avete tutti e due, per favore?-imprecai esasperata. -E' tutto il giorno che vi cerco e sono venuta a sapere della rissa allo Swan e al Greenlight. Mi puoi spiegare perché ti debba cacciare sempre nei guai?! In qualità di tua sorella credo di meritarmi delle spiegazioni.

-Grace, non è successo nulla di grave, lo sai che mi infilo sempre in situazioni spiacevoli, anche senza volerlo. -(pausa) - Per quanto riguarda Ashton, é solo un po' strano, tutto qui.-concluse Luke, freddo e con lo sguardo volto da un'altra parte. 

Non ero per niente convinta della scusa di Luke e avevo paura che Ashton ce l'avesse con me per quello che gli aveva detto Kevin la sera prima su me e Niall, anche se non capivo l'esagerazione della sua reazione. Non doveva pensare quelle cose di me, anche perché dovrebbe sapere quanto vado piano in qualsiasi relazione e un pensiero così non dovrebbe neanche passargli per la testa.

-Sei sicuro, Luke?- provai, cercando di ottenere qualcosa di più. In caso contrario, sapevo che Luke non avrebbe aggiunto ulteriori particolari alla sua tesi per evitare che io sapessi troppo degli affari suoi.

-Andiamo, Grace.-si alzò per andare a prendere dell'acqua in frigo. -Cosa potrebbe avere se non questo? E poi è stanco, siamo stati tutto il giorno fuori. È da ieri sera che non chiude occhio. È soltanto stanco, fidati.- si sgolò metà bottiglia d'acqua dopo aver detto questo. 

Forse era così o forse no. Decisi di accettare le parole di Luke o almeno fino a quando non avessi parlato con Ashton. 

-Ora andava a casa?-domandai a Luke preoccupata.

-Penso di sì. -bevve un altro sorso d'acqua. -Con un letto come il suo ci starei tutto il giorno a casa mia. -soffocò una risata dopo aver bevuto ancora un sorso d'acqua.

-Mamma dove è?-indagai, cambiando discorso. 

-È andata da Ash. Steffi doveva parlarle. -mi informò.

Andai in camera mia a cambiarmi. Mi sarei fatta volentieri una doccia. Così presi il mio ricambio e mi infilai in bagno, sotto la doccia. L'acqua era gelida, ma una po' di fresco alla testa mi avrebbe fatto soltanto che bene. Avevo una tale confusione che quasi non riuscivo a sentire i miei pensieri. Non capivo nulla delle cose accadute nelle ultime 24 ore: Luke con quell'occhio viola, le due risse, Ashton che non mi parlava, cose fatte di nascosto, Kevin che aveva detto quelle cose e poi Niall. Il dolce ed affettuoso Niall. Almeno il giorno dopo sarei andata alla partita e... poteva succedere qualcosa? Ma soprattutto, avrei voluto che accadesse davvero qualcosa?  Mi sedetti nella doccia, facendomi arrivare il getto d'acqua fredda sulla schiena e tenendomi il viso fra le mani, con gli occhi chiusi. Mi sedevo spesso nella doccia. Mi rilassava  molto.

Tenni gli occhi, mentre mi lasciavo trasportare dalle canzoni che provenivano dal mio cellulare che avevo lasciato fuori dalla doccia con la musica. Nel frattempo pensavo, o almeno ci provavo. Soprattutto a Niall. Se c'era una cosa che mi piaceva di Niall era che a qualunque cosa pensassi, lui avrebbe sempre trovato il modo per sgattaiolarci dentro. Pensai anche a Martin. Ma a differenza di tutte le altre volte, non piansi. Le lacrime non si confusero con le gocce d'acqua sulla mia faccia. Sentii partire "Clocks" da fuori la doccia e nella mia testa, il viso di Martin si trasformò in quello di Niall, così bello, modellabile con il pensiero e il suo sorriso, una nuova fonte di luce per la mia vita. Mentre ascoltavo la melodia della canzone, mi ricordai di me e lui in macchina, mentre la cantavamo e la sera al ristorante e le ore prima passate con lui.  Non c'era stato ancora un momento che avrei voluto cambiare se avessi potuto. Cosa significava tutto questo? Non lo sapevo, ma mi era ben chiaro che non vedessi l'ora di passare altro tempo con Niall e mi piaceva come tutto stesse accedendo così con calma e naturalezza. 

A me interessava Niall, ma molto probabilmente non volevo ammetterlo per evitare di soffrire o farmi castelli mentali. In fondo, lo conoscevo davvero poco. In realtà, non capivo perché mi facevo tutti quei problemi. Probabilmente manco piacevo davvero a Niall, non serviva farsi tanti problemi. 

***

Mi ero addormentata sul letto, mentre leggevo. Mi svegliai con il suono del mio cellulare che probabilmente avevo lasciato accesso. Indugiai ancora un po' sul letto prima di allungare la mano sul comodino per prendere il telefono, mentre la luce del giorno filtrava dalle persiane.  Guardai lo schermo aprendo solo un occhio e lessi il nome di Niall. Mi raddrizzai sul materasso e sbloccai il telefono per vedere il suo messaggio.

"Ehi Gracy,  allora sta sera ci vieni alla partita?"

Sorrisi a quel meraviglioso buongiorno. 

"Ci sarò "

Era online e quindi mi rispose subito.

"Sono troppo felice che tu ci sia " mentre lo lessi mi aprii in un sorriso "Non prendermi in giro, ma se non tu venissi, io non ci andrei a giocare"

Mi si riscaldò il cuore. Era sempre così  dolce e carino. 

"Non ti posso prendere in giro per questo"

"Ti voglio vedere in prima fila"

"Sarò lì."

🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸

CIAO LETTRICI!

Volevo ringraziarvi per essere aumentate perché mi fa davvero tanto piacere.

Ho trovato il tempo di aggiornare, non so come ahah.

Il capitolo è un po corto, scusatemi🙈

Commentate e votate, mi raccomando!

Bye💕  

TWITTER : @/ancorani4ll

INSTAGRAM: @/saragerini_

||Thunderbolt|| niallhoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora