Capitolo 11

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-Niall! Ashton! Smettetela!

Imprecai contro i due ragazzi che si stavano conciando male a vicenda. Si rotolavano sull'erba sintetica del campo da calcio, tirandosi pugni e calci. Ormai i colori delle loro magliette era svanito sotto il fango, così come i loro. visi e le loro espressioni non erano distinguibili. Harry accorse subito dietro di me, superandomi e arrivando prima di me sul punto della rissa, scavalcando la rete e tirando Niall per la maglietta. Ma Niall continuava a dimenarsi dalla presa di Harry, molto più imponente di lui. Ashton approfittò di quel momento per tirargli un altro ceffone, stuzzicando  Niall che si liberò dalla stretta di Harry, ributtandosi su di lui.

-Basta! Piantatela! -gridavo, cercando di tirare via l'uno dall'altro. A Harry si unì Zayn e ricominciarono a prenderli per la collottola. Zayn con una cicca di sigaretta tra le labbra prese Ashton per il colletto della maglia, mentre Harry continua occuparsi di Niall. I due si erano tirati su, anche se cercavano di azzuffarsi.

-Piantatela! -urlai nuovamente, mettendomi tra i due ora che finalmente ero riuscita a raggiungere il punto in cui si trovavano. Ashton smise di agitarsi, tranquillizzandosi tra le braccia di Zayn, ma continuando a fissare Niall, che invece contraeva la mascella. Il mio sguardo saltava dal viso di Ash a quello di Niall, incredula.

-Che cazzo vi prende? Avete perso la testa?

I ragazzi dell'altra squadra si godevano lo spettacolo.

-Allora?! Volete dirmi che vi é preso?

Ci fu un lungo momento di silenzio e notai che Ashton aveva abbassato lo sguardo. Niall invece manteneva ancora gli occhi blu sul viso di Ashton.

-Chiedilo a lui quello che è successo,  Grace.-mi suggerì Niall. Mi rivolsi ad Ashton.

-Ash?

Nessuna risposta.

-Ti ha chiamata troia. -disse congelato Niall, staccandosi dalla presa di Harry e senza guardarmi, tenendosi invece sempre concentrato su Ashton.

-Cosa?  -dissi quasi senza voce. -Ashton? Ma che...?

Avevo quasi le lacrime agli occhi. Come poteva aver detto una cosa del genere? Ashton si slegò dalla stretta di Zayn, che era rimasto a bocca aperta e se ne andò dal campo, con un labbro sanguinante.

Volevo seguirlo.

Ma non lo feci.

*

Niall uscì dallo spogliatoio con una maglietta bianca,  dei jeans chiari e delle Vans ai piedi. Portava il borsone da calcio su una spalla. I capelli bagnati, dei lividi sulle braccia e dei graffi sul viso.

Venne verso di me, tentando un sorriso debole.

Venni catturata dalla sua presa salda che mi circondò un fianco. I brividi scalarono la mia colonna vertebrale quando mi stampò un bacio sulla guancia, così vicino all'angolo della mia bocca che potei quasi avvertire il calore delle sue labbra sulle mie. Io portai le mie braccia dietro il suo collo e lo abbracciai. L'abbraccio durò forse qualche mese o settimana, forse giorni o forse pochi minuti. In realtà durò qualche secondo.

-Mi dispiace,  Grace.-mi sussurrò Niall all'orecchio.

-Fa niente.-mentii. -Pensavo fosse il mio migliore amico.

Sciogliemmo l'abbraccio. O meglio, lui lo sciolse. Fosse stato per me, sarei potuta morire tra le sue braccia.

-Penso dovresti parlarci, sai.

Da dietro le sue spalle, vidi uscire dagli spogliatoi gli altri ragazzi. Alcuni guardavano dalla nostra parte, altri correvano per tornarsene a casa. Doveva essere tardi. Forse rimanemmo da soli, sul campo verde.

||Thunderbolt|| niallhoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora