Harry si era caricato Niall sulle spalle e lo aveva portato fino al suo appartamento, mentre Niall era ancora in dormiveglia.
A me scappava da ridere, perchè Niall metteva le mani sulla faccia di Harry e diceva cose senza senso.
Prendo le chiavi che Harry mi aveva dato prima di caricarsi Niall sulle spalle e apro la porta dell'appartamento ed entro per prima. Aspetto che entrino anche loro due, dopodiché chiudo la porta d'ingresso e vedo Harry portare Niall nella sua camera da letto e sento il tonfo del suo corpo che cade sul materasso.
Harry esce dalla stanza e viene verso di me, che sono rimasta all'ingresso.
Lui si sistema i ricci ricaduti sulla fronte con una mano e poi si mette le mani sui fianchi e i nostri occhi verdi si fissano per qualche secondo.-Grace io mi vado a fare una doccia, sono sudatissimo. Tu fa come se fossi a casa tua.
-Io veramente...-inizio imbarazzata-...pensavo di tornare a casa.
Harry scoppia a ridere. - E come? Io ti accompagnerei anche, ma non posso lasciare Niall da solo e usare la sua macchina.
E che tu vada a piedi è fuori discussione.Io abbasso lo sguardo e lui sospira.
-Puoi dormire qui, Grace.
-Ma Harry non voglio darti fastidio, hai già fatto tanto.
-Smettila, piccola, non ti lascerò andare da sola in giro a notte fonda.
Io dormirò sul divano, non ti preoccupare.
Tu puoi dormire sul mio letto, Niall lo sposto su una brandina. Anche se...-mi guardò sorridendo-si meriterebbe la tua compagnia, Grace.-Cosa?-sbottai. -Harry, dai non...
-Nah, Grace, se non ci fosse stato lui chissà dove saresti a quest'ora.
Non ci voglio nemmeno pensare. -scosse la testa.Stavo per protestare, anche se aveva ragione. Niall mi aveva tirato fuori da un bel guaio e io non lo avevo ancora ringraziato.
Ma Harry interruppe i miei pensieri.-No, hai ragione Grace, era soltanto un'idea la mia. -mi sorride e si allontana verso quello che penso fosse il bagno e prima di entrare si sfila dalla testa la maglietta nera.
Io mi tolgo la giacca che Harry mi aveva prestato e inizio a prendere confidenza con la casa.
È proprio bella e per essere un 23enne all'ultimo anno di università e lavorando lo teneva proprio pulito e in ordine.
Qualcosa nell'arredamento mi ricorda Harry, come i mobili della cucina, moderni con legno marrone e bianco laccato.
Le finestre ampie tra il salotto e la cucina illuminavano la casa anche se era buio fuori e la luce della luna s'intrufolava in casa.Inizio a sbadigliare e guardo l'orologio: 3.22 AM.
'Forse è ora di andare a dormire', penso.
Ma non posso fare a meno della mia abitudine e mi preparo una camomilla, mettendo a scaldare dell'acqua in un pentolino cercando di non svegliare Niall e cerco le bustine di camomilla.
Dopo cinque minuti ho già la tazza in mano e faccio un sorso.Inizia a piovere.
Decido di andare verso la camera da letto.
Niall dorme a pancia in su, ancora con il suo vestito da Robin Hood addosso, mentre il cappello e le frecce sono andati dispersi durante lo scontro contro Spiderman. Chissà chi era quel ragazzo. E perché conosceva il mio nome?
Mi appoggio allo stipite della porta e non posso fare a meno di sorridere mentre lo guardo e bevo un po' di camomilla.Vedo il suo torace muoversi sù e giù mentre respira.
Un tuono illumina la stanza e i vetri della finestra tremano.
Niall corruga la fronte e inizia a borbottare qualcosa.
Così istintivamente mi avvicino, poso la tazza sul comodino vicino al letto e mi siedo sul letto vicino a lui, accarezzandolo cercando di tranquillizzarlo e sembro riuscirci.
Volta il viso verso di me, tenendo gli occhi chiusi.
Ha le gote che si sono schiarite e ora sono sul rosa pallido.
Ha qualche graffio sugli zigomi e uno vicino ai capelli.
Evito di passarci sopra le mani, temendo di svegliarlo nel caso gli facessero male.
La luce è spenta, ma il suo viso è illuminato dalla luce chiara della luna e le ombre delle gocce d'acqua sul vetro ricoprono tutto il nostro corpo sul letto dalle lenzuola bianche.
Niall avvicina la sua testa alla mia pancia e io gli continuo ad accarezzare il viso.
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||Thunderbolt|| niallhoran
FanfictionGrace Hemmings è al primo anno di università. Nonostante il nuovo inizio, sono esattamente 503 giorni che piange senza sosta ogni sera prima di andare a dormire. Un giorno però qualcuno cade nella sua vita, come un fulmine colpisce la terra durante...