NIALL'S POV
Sono così immensamente felice ed oggi è una giornata meravigliosa.
Sto facendo jogging e la musica che rimbomba nelle mie cuffie non fa altro che ricordarmi il dolce e amato viso di Grace. E' incredibile quello che sta succedendo. Stavo lì, fermo nella mia vita ad aspettare che qualcosa accadesse, dando importanza a cose futili prima che arrivasse lei, a rendermi immensamente grato alla vita, al mondo intero. Il sorriso non ne vuole sapere di dare un po' di sollievo ai muscoli della mia faccia. Voglio renderla felice almeno la metà di quanto lei rende felice me, ma mi sento un po' bloccato da una parte: dire che la faccenda di suo padre non stia inibendo la nostra spensieratezza sarebbe un'enorme e stupida bugia. Finché questa situazione non sarà risolta... mi sembra di averlo detto così tante volte. Per certi versi, non capisco nemmeno come si sia innamorata di me, dove abbia e stia trovando il tempo e la forza di pensare ad altro, di pensare a me. E' così potente: la sua energia esplode ad ogni suo respiro, è affascinante.
Correndo così sovrappensiero e coinvolto dall'immagine di Grace nella mia mente, non mi sono reso conto di quanto mi sia allontanato: sono finito vicino all'appartamento degli Hemmings, ma un po' più distante, in realtà. Ma certo: ci sono stato mille volte qui. Sono nel viale dove si trova la casa di Ashton e non posso non individuare subito, in fondo lui è... beh, non so se possa definirlo ancora amico. Di certo non mi sono dimenticato ciò che Grace mi ha detto e del bacio che lui le ha dato. Sinceramente, non volevo dare peso alla questione, più che altro per non creare un'ulteriore preoccupazione a Grace. Avevo deciso così di mettere da parte la cosa, facendo finta di niente, ma ora che mi ritrovo davanti a casa di Ashton non può che nascere in me una scintilla rabbiosa: proprio tra quelle pareti avevamo passato tanti momenti insieme, a ridere, scherzare, parlare di ragazze e tante altre cose indelebili ormai nella mia memoria. La scintilla di rabbia stava diventando... qualcosa di diverso: dovevo parlare con Ashton.
Così, mi avvicino alla staccionata, pronto a suonare il campanello, ma qualcosa cattura la mia attenzione: una voce di donna. Conoscevo molto bene la voce della madre di Ashton, Steffi, di cui non vedevo nemmeno la macchina parcheggiata vicino alla casa. No, quella voce non era la sua, eppure non mi è nuova. E poi subito dopo mi pare di udire anche la voce di Robert, il padre di Ashton. Il mio lato pettegolo o forse investigativo ereditato da mio padre mi spinge ad avvicinarmi.
'Non sono affari tuoi, Niall' sento dire alla mia coscienza, e scuoto la testa, scacciando via l'idea di avvicinarmi di soppiatto per capire di chi si tratti. Ma poi mi pare di sentire il nome di 'Grace' quando sto già prendendo la direzione del ritorno. A quel punto, mi chino e, accertandomi di non essere visto da nessuno, resto in quella posizione a livello della staccionata, che è coperta da cespugli e mi avvicino al punto di origine delle voci, cercando di non fare rumore. Provengono dal retro della villetta, dove si trova una veranda un po' vintage, come piaceva a Steffi. Mi viene in mente che quando andavamo a casa Irwin quella veranda era il posto preferito dalla madre di Ashton per far accomodare gli ospiti, che venivano subito accolti da cosa buone da mangiare e bevande calde o fredde, a seconda della stagione. Quell'angolo della casa la rendeva decisamente molto fiera del suo gusto estetico per il design, a partire dal portico e dai divanetti in vimini che aveva acquistato durante il suo viaggio di nozze insieme a Robert: ce ne parlava sempre.
Più mi avvicino, più riesco a sentire meglio le voci e ciò che viene detto, ma ancora non capisco il senso di ciò che le due persone si stanno dicendo. Trovato il punto giusto, resto il più accucciato possibile, sperando di non essere visto. Per fortuna, tra i cespugli riesco a trovare un piccolo spazio, che potrebbe permettermi di capire finalmente chi sia la donna con cui sta parlando Robert. Stringendo gli occhi ed affacciatomi in questo spazio, scopro con grande sorpresa Chee si tratta di Liz Hemmings, la madre di Luke e Grace. In un'altra circostanza, non ci sarebbe nulla di strano, in fondo so che le due famiglie sono molto legate tra loro, ma Liz è praticamente in lacrime e il suo volto sembra molto preoccupato. Non mi resta che concentrarmi ed ascoltare:
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||Thunderbolt|| niallhoran
FanfictionGrace Hemmings è al primo anno di università. Nonostante il nuovo inizio, sono esattamente 503 giorni che piange senza sosta ogni sera prima di andare a dormire. Un giorno però qualcuno cade nella sua vita, come un fulmine colpisce la terra durante...