In foto il caro nonno Noah
Revisionato
Noah's POV
Siamo fermi sulla piccolo angolo di spiaggia nascosta degli scogli ad aspettare Jane, ci nascondiamo tra di essi per evitare di essere scoperti e nel frattempo ci concediamo attimi di silenzio ristoratore prima dello scoppio della tempesta vera e propria.
Oggi l'ho accusata senza nessuna prova e senza ascoltare la vera versione dei fatti, l'ho cacciata giurando di ucciderla se solo si fosse fatta rivedere dinanzi ai miei occhi quando lei ha salvato la vita della donna che mi piace scoprendo anche chi è la spia tra noi. Se vuole parlare con me ed anche con Alecxander vuol dire che ha preso una decisione ben precisa, dirà la verità al ragazzo al mio fianco e poi ci dirà come avrà intenzione di agire, se solo o in gruppo come ha sempre fatto.
Il mio timore è che scelga la prima opzione.
Oggi ho tirato troppo la corda e conosco mia nipote come le mie tasche, sicuramente ha deciso di spegnere i suoi sentimenti ed andare avanti con la spietatezza e il cinismo che la contradistinguono quando è il Diavolo Rosso e questo ci metterà in una posizione molto scomoda.
Ha avuto tutto il tempo di questo mondo per pensate, sarà arrivata alla conclusione che qualsiasi cosa lei faccia di buono per noi non verrà mai notata mentre i suoi sbagli verranno sottolineati all'infinito senza permettere repliche. Oggi io sono stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso, lo so. Quell'espressione ferita sul suo volto non la potrò scordare così facimente, non riuscirò più a dimenticare il sentimento di smarrimento che le si era dipinto sul volto a causa mia, io che ho preferito stringere tra le mie braccia una donna esterna alla sua visione di famiglia, una splendida signora che lei ha salvato per mantenere viva la mia felicità mentre Jane crollava dentro spingendola sicuramente verso scelte estreme che si rifletteranno su tutti noi.«Non è mai stato così perso nei suoi pensieri come oggi, signor Noah» parla proprio lui che non smette di guardare l'acqua dell'oceano perso nella sua labirintica mente con un pensiero comune ben fissato. Sospiro e seguo la direzione del suo sguardo, non posso negare che anche lui provi qualcosa per la mia ragazzina e tenergli nascosti i miei pensieri non ha senso, non in questo momento e soprattutto in questa situazione così delicata. «Mentre tu eri KO nel tuo studio, Gabriel è venuto a chiamarmi preoccupato accennando ad alcuni problemi con la tua domestica Adele. Non ci avevo capito molto ma sapevo che le era successo qualcosa, come dei fuggitivi siamo dovuti passare dalla vetrata esterna e quando sono arrivato ho visto la mia Adele piangere tra le braccia di Jane. Era spaventata e non riusciva neanche a formulare una parola sensata, ho subito dato la colpa a Jane pensando che l'avesse minacciata perché non accetta la nostra relazione. L'ho aggredita verbarlmente e detto cose orribili» il rumore delle onde che si scagliano contro il bagnasciuga mi fa fermare. Una tempesta è vicina, lo percepisco dall'aria leggermente più frizzante e dalle acque che lentamente si ingrossano, iniziando a formare i primi cavalloni che si infrangono contro gli scogli.
«Non sarebbe così pensieroso se fosse una semplice questione. Cosa le ha detto di preciso?» chiede accendendosi una sigaretta mentre posa il suo sguardo su di me. Non parlo subito, prendo un sigaro che tengo nella tasca della mia giacca e me lo porto alla bocca senza accenderlo, solo per gustarne il sapore. «Le ho dato del mostro, le ho detto che se non si fosse levata dalla mia vista in pochissimo tempo, l'avrei piantato una palottola in testa. L'ho minacciata di morte senza realmente sapere cosa fosse successo e lei ha lasciato casa con un espressione da cucciolo smarrito sul volto. Io, non so che cosa ho risvegliato» sgangio la bomba dinanzi ai suoi occhi indagatori ma non accenna a dire niente. Mi fa sentire piccolo con il suo silenzio, capisco ancor di più che ho sbagliato a fare quel che ho fatto oggi.
«Una volta le ha detto di essere orgoglioso di lei e della donna che è diventata. Cosa è cambiato ora da spingerla a dire quelle parole, soprattutto lei che ha un influenza maggiore su Jane» la sua domanda indiretta mi fa riflettere molto.
Cosa è cambiato dice?
Tante cose, in primis sono cambiato io e poi è cambiata anche lei, non riconosco più quella donna dagli occhi glaciali così simili ai miei. Non riesco a scorgere più la benché minima traccia di quella ragazzina che piangeva se falliva in qualcosa, non è più colei che gioiva quando si rendeva conto che stava diventando una delle guerriere più forti così simile ai suoi due idoli che l'hanno cresciuta come una principessa dall'armatura scintillante.
Non vedo più nessuna traccia della bambina solare che girava per casa imitando suo padre, soppressa da una freddezza e cinicità che ora più che mai le appartengono ma che fino a qualche anno fa le erano ancora un po' ignote. La rabbia e il senso di solitudine che le abbiamo fatto provare l'hanno plasmata, è stato questo il mio errore principale, renderla così simile a me ignorando le sue emozioni.
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.B.A.D. (In revisione)
RomanceLa mafia da secoli segue schemi prestabiliti dove l'uomo è al comando mentre la donna viene mostrata alle sue spalle come trofeo. James Cooper scavalca questi schemi imposti dalla società solo per la figlia e pur di metterla al sicuro da minacce ign...